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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Tra le campagne otrantine fioccano mini discariche

Il cattivo costume di abbandonare rifiuti nelle strade di campagna non lascia immune nemmeno Otranto, nonostante gli appelli degli ambientalisti. E dietro il campo sportivo, spuntano le barche

OTRANTO - Mini discariche a cielo aperto: non è una novità in assoluto, frutto del malcostume di una parte di cittadinanza nei confronti dell'ambiente e della scarsa attenzione da parte delle pubbliche amministrazioni, nel rilevarle e nel combatterle. C'è poi chi si scopre ambientalista a corrente alternata, si scandalizza davanti a una foto (perché in genere si preferisce non constatare di persona), ma poi, messo da parte, il dissenso, torna a disinteressarsi del tutto. Otranto, ovviamente, non è immune da questa situazione: qui, Legambiente, da anni, continua a cercare di sensibilizzare una mancanza di educazione civica, che è alla base del sorgere e proliferare di nuove discariche.

Gli ambientalisti finiscono spesso per essere ignorati, inascoltati, qualche volta ritenuti persino grilli parlanti e fastidiosi, non solo su questi allarmi, ma anche su altri temi. Nemo profeta in patria, sosteneva qualcuno. Ma nessun dorma. E, infatti, battendo il territorio otrantino, la situazione conferma quanto avviene sempre più frequentemente in zone del Salento: basta girare in molte campagne, poderi e zone ricadenti persino nel Parco naturale, per riscontrare come le discariche a cielo aperto, piccole e grandi, siano collocate un po' dappertutto.

Da Mamma Casella, così come nell'area retrostante al santuario di Santa Maria dei Martiri, in prossimità della zona artigianale, e in numerose strade di campagna, è possibile ritrovare di tutto, dai classici materassi a biciclette abbandonate, ad elettrodomestici, arredi di vario genere, filtri, taniche di oli meccanici, sedie a sdraio, materiali generici. Il quadro è piuttosto ampio: tra l'altro, nei paraggi della tensostruttura, monumento all'immobilità e alle buone intenzioni andate al macero di numerose amministrazioni otrantine, nell'area retrostante il campo sportivo, c'è un sito dove sono approdate (è il caso di dirlo) alcune barche in cattivo stato.

Non si tratta di uno strano caso di bassa marea, ma un mini deposito di natanti, in quella che assume a tutti gli effetti l'aspetto di una discarica a cielo aperto. Il sito, già in passato, era stato segnalato per la cattiva abitudine di essere adoperato da ignoti come un'area dove bruciare rifiuti di vario genere. E, anche oggi, oltre alle barche lì depositate, è possibile scorgere in diversi punti rimanenze di ogni tipo. Insomma, il fenomeno cresce e va affrontato e combattuto. Certamente, la bonifica delle aree rappresenta un punto di partenza, ma serve ancora di più il buon senso e l'amore civico da parte di chi abita i luoghi, al fine di evitare che posti meravigliosi di questo splendido territorio non siano ridotti ad una pattumiera a cielo aperto.

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