Tragedia della solitudine. Anziana trovata morta nel vano scale di casa

LECCE - È l’ennesima tragedia della solitudine quella che si è consumata nel pomeriggio odierno in uno stabile del centro cittadino, a due passi da piazza Mazzini. Il gesto estremo in una giornata d’estate, calda e quieta, uguale a tante altre. Ma non troppo. E forse proprio questo potrebbe essere il motivo alla base di una scelta così drammatica.

La donna, che aveva già compiuto 98 anni, viveva in un piccolo condominio di via Sardegna, nei pressi della Torre del Parco, abitato da poche famiglie, gente semplice e cordiale, che ha fatto la macabra scoperta al rientro nel palazzo.

L’anziana, infatti, ha deciso di porre fine ai propri giorni proprio nella tromba delle scale comuni, dove, stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia, si sarebbe impiccata ala ringhiera. I vicini, sconvolti dall’accaduto, non hanno voluto commentare ma pare che la donna fosse in buona salute. Non aveva figli ma pare che ci fossero dei parenti che l’andavano a visitare e a prendersi cura di lei. Cosa che non dev’essere stata sufficiente per la donna che aveva sulle spalle i gravami quotidiani di quasi un secolo.

Sul posto, per chiarire i particolari di questa triste vicenda, sono intervenuti gli agenti della questura, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Lecce.

La cosa che rileva, al di là dell’amarezza che una tale notizia porta inevitabilmente con sé, è che nel momento più difficile, la signora abbia scelto di uscire da casa propria, chissà, magari proprio per paura che nessuno si accorgesse di lei anche alla fine. Aspetto che riporta al recente fatto di cronaca avvenuto nel pieno centro abitato di Genova, in un condominio di cinque piani, in cui durante lavori di straordinaria manutenzione è stato ritrovato il cadavere mummificato di un uomo, ancora seduto sulla poltrona di casa sua, dopo ben sette anni dal decesso.