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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Truffa di via Brenta, vanno a processo dodici imputati

Il gup Maurizio Saso ha ammesso la costituzione di parte civile dell'Assoconsum, del Comune di Lecce e della Selmabipiemme. E gli imputati vanno tutti a giudizio. Il processo inizierà il 3 maggio

LECCE - Tutti rinviati a giudizio il prossimo 3 maggio davanti alla seconda sezione del giudice monocratico per la vicenda di via Brenta. Il giudice per l'udienza preliminare Maurizio Saso ha mandato a processo i dodici imputati per la presunta truffa della compravendita sui palazzi del Tribunale civile.

A processo con le accuse di truffa e falso sono finiti l'ex dirigente del settore economico e finanziario del Comune di Lecce, Giuseppe Naccarelli, l'ex assessore al Bilancio Ennio De Leo, il consulente legale dell'allora sindaco Adriana Poli Bortone, Massimo Buonerba, l'ex direttore generale Piergiorgio Solombrino, il costruttore dei due edifici Pietro Guagnano, il funzionario della Selmabipiemme Vincenzo Gallo, il rappresentante di zona della stessa Nicola Baldassarre, l'amministratore delegato Renato Kobau, il dirigente della società Fabio Mungai, il tecnico Maurizio Ricercato e il geometra Roberto Brunetti.

Le parti civili, nel frattempo, sono entrate ufficialmente nel processo. Respinte, quindi, le eccezioni preliminari che erano state mosse per escludere da un eventuale giudizio l'Assoconsum (rappresentata dall'avvocato Rocco Vincenti dello studio legale Prontera), il Comune di Lecce (assistito dall'avvocato Andrea Sambati) e la finanziaria milanese Selmabipiemme. Assente il pubblico ministero titolare dell´inchiesta, Imerio Tramis, attualmente in servizio presso la procura dei minori. Al suo posto, il procuratore aggiunto Antonio De Donno.

Tutto gravita intorno alla difformità dei due palazzi attuali sedi del tribunale civile rispetto alla normativa urbanistico edilizia: sarebbero state taciute al Comune tutte quelle irregolarità, fornendo per conto della Socoge ai tecnici comunali, che dovevano procedere alla loro valutazione, dati numerici e planimetrie non corrispondenti alla realtà. Così come evidenziato dal consulente tecnico del pubblico ministeri, l'ingegner Pierpaolo Fiorentino, i due edifici risultano in gran parte privi di certificazioni antincendio e di agibilità; le volumetrie complessive sono risultate superiori rispetto a quelle ammesse dagli strumenti urbanistici, mentre alcuni locali usati come uffici erano originariamente destinati a deposito. Per non parlare del fatto che il piano regolatore del Comune prevedeva in quella zona la realizzazione di complessi residenziali e non uffici pubblici.

Del collegio difensivo ganno parte gli avvocati Pasquale e Giuseppe Corleto, Luigi Rella, Gaetano De Mauro, Massimo Manfreda, Fabio Vitale, Sabrina Conte, Viola Messa, ed Angelo Pallara.

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