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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta filobus: udienza al Riesame per il professor Giordano Franceschini

Dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame hanno discusso il procuratore aggiunto Antonio De Donno e l'avvocato Andrea Sambati, che ha chiesto la revoca degli arresti in merito alla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza

 

LECCE – Udienza davanti al Tribunale per il Riesame di Lecce, questa mattina, per la vicenda giudiziaria legata al professor Giordano Franceschini, arrestato il 21 novembre nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di tangenti legato al progetto del filobus e che ruota intorno alla figura del professor Massimo Buonerba, ex consulente legale dell'allora sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. L'accusa ipotizzata nei confronti dell'ingegnere originario di Padova, 45enne docente presso l'Università di Perugia, è di truffa aggravata. Dinanzi ai giudici del Riesame (presidente Vincenzo Pellerino) hanno discusso il procuratore aggiunto Antonio De Donno e l’avvocato Andrea Sambati, che ha chiesto la revoca degli arresti in merito alla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, essendo insussistente il reato di truffa. I magistrati si sono riservati se accogliere o meno la revoca chiesta dal legale del docente universitario.

L’ingegner Franceschini, 45 anni, si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Perugia, dopo aver trascorso sette giorni nel carcere di Borgo San Nicola. Era stato il gip Antonia Martalò, lo scorso 28 novembre, ad attenuare la misura cautelare (parere favorevole era stato espresso anche dalla Procura) in virtù dell’atteggiamento di collaborazione e “resipiscenza” dimostrato dal professore dell’Università di Perugia, sia in sede di interrogatorio di garanzia che nei due interrogatori fiume sostenuti dinanzi al procuratore aggiunto Antonio De Donno.

Secondo l’ipotesi accusatoria quella di Giordano Franceschini sarebbe una delle figure chiave nell’ambito della presunta truffa legata all’affaire del filobus a Lecce. Lo stesso gip scrive, nell’ordinanza di custodia cautelare, che “vi sono alcune circostanze che avvalorano l’ipotesi di un massiccio utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte di Franceschini, volte a indurre il Comune di Lecce a effettuare erogazioni in favore della Psgr srl, società da lui amministrata, per opere non effettuate nell’ambito della realizzazione del filobus, i cui proventi sembrerebbero essere stati smistati a persone, come Buonerba, non estranee alla stessa amministrazione comunale leccese”. Persone e nomi su cui si starebbero concentrando le indagini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lecce, guidato dal colonnello Vito Pulieri.

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