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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cucina

Il croccante di mandorle “La cupeta”

Tre giorni di festa per Sant'Oronzo il santo patrono di Lecce, affiancato da San Giusto e San Fortunato. Tanti gli appuntamenti tra sacro e profano ma soprattutto un fervido ancoraggio a tradizioni e cultura

 

Tre giorni di festa per Sant'Oronzo il santo patrono di Lecce, affiancato da San Giusto e San Fortunato. Tanti gli appuntamenti tra sacro e profano ma soprattutto un fervido ancoraggio a tradizioni e cultura.

Ingredienti:

500 g di mandorle senza pellicina

500 g di zucchero semolato

250 ml di acqua

mezzo limone

Preparazione:

tostate leggermente le mandorle in forno, fino a colorirle un poco.

In una pentola dal fondo spesso (polsonetto) versate lo zucchero e bagnate con l'acqua, lasciate sciogliere a fuoco moderato mescolando con un cucchiaio d legno. Appena lo sciroppo raggiunge un colore ambrato chiaro unite le mandorle e rigirate sul fuoco per far aderire bene il caramello.

Appena le mandorle con lo zucchero sono brunite, riversate su un piano di marmo unto d'olio e con un grande coltello a lama liscia sul quale avrete strofinato il mezzo limone stendetele lavorandole.

Per far raffreddare il croccante continuate a lavorare con il coltello raggruppando e distendendo di continuo fino a formare un unico strato di circa 1 cm di altezza.

Una volta intiepidito tagliate a strisce larghe 5 cm ed ancora in pezzi.

Lasciate freddare completamente prima di conservare in barattoli di vetro o di latta.

Si conserva a lungo.

Tempo di preparazione: 30’ c.

cottura: 20’ c.

difficoltà: alta

stagioni consigliate: tutte

Varianti: può essere preparato con nocciole, pistacchi, pinoli, arachidi o semi di sesamo.

Vino consigliato: Passito

Curiosità: è il dolce delle feste patronali salentine, in particolare a Lecce per Santa Lucia e per Sant'Oronzo.

Questa versione del torrone ha origine araba (voce qubbat-cubaita), conosciuto già al principio del secolo X e giunto in Italia al tempo delle Crociate.

Il Del Tufo nel 1588 scriveva “Diverse cose portate in Napoli.....copeta e marzapan di passi rari de la provincia di terra di Bari....”

Nei secoli a seguire tanti i nomi e le ricette di famosi copetari.

Viene ancora preparato in strada con una maestria ed un profumo di caramello che pervade ed inebria i fortunati avventori.

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