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Economia Otranto

Castello di Otranto, da “monumento” a “contenitore culturale” in tre anni

Tracciato un bilancio dall'aprile 2009 ad oggi dei risultati della nuova gestione del prezioso monumento: oltre 165mila i visitatori paganti, 27 le mostre realizzate e una reversale all'ente comunale superiore ai 220mila euro

OTRANTO – Da semplice monumento a contenitore culturale: è questa l’esito di tre anni di nuova gestione del castello aragonese di Otranto, nell’analisi presentata questa mattina dall’A.t.i. costituita dall’agenzia di comunicazione Orione di Maglie e dalla società cooperativa Sistema Museo di Perugia, che dal 17 aprile 2009 ha preso in “consegna” le sorti del prestigioso maniero, cuore e anima del territorio idruntino.

Le due società, aggiudicatarie della gara di appalto indetta dal Comune di Otranto si erano proposte di sviluppare una politica tesa al rilancio della fortezza nel suo insieme: dall’immagine ai servizi di base, dall’allestimento dell’area accoglienza alla dotazione di strutture per ospitare mostre temporanee, dallo sviluppo di un sistema di identità visiva per la comunicazione integrata delle attività del castello alla realizzazione di un moderno progetto di servizi educativi.

E, presentando i dati di tre anni di gestione, sottolineano come le “missioni” prefissate siano state raggiunte, in quanto la struttura risulta essere “un polo di attrazione culturale e turistica, aperto tutto l'anno”, che ha nei numeri la propria forza: oltre 165mila i visitatori in tre anni, richiamati dalla programmazione di attività ed eventi.

Le mostre realizzate sono state 27, nonostante la richiesta fosse quella di solo due all’anno. Tra queste, spiccano quelle dedicate ai maestri del '900 come Mirò, Picasso e Dalì, accompagnate dalle rassegne collaterali con le esposizioni di artisti nazionali e locali.

Inoltre nelle sale espositive del castello è stata data visibilità alle produzioni artistiche e culturali del territorio, tra le altre L’arte del presepe nelle ceramiche di Grottaglie, Dalla Chioma di Athena di Giancarlo Montelli, Ice, glaciazioni contemporanee di Marino Ficola, Sedute d’autore di Fabio Novembre, Chiodo Fisso di Romano A. Rizzo, Surreali dell'entusiasmo di Massimo Pasca, Pittuscultografica di Pasquale Pitardi, The Shape of Mood in The Barber Shop di Monica Righi, Carlo Cego, Questo è il mio paese, Gitanistan - La viaggiante nazione di Claudio Cavallo Giagnotti, Maestri in mostra. Gino Marotta per Carmelo Bene.

Quarantaquattro le sale che sono state rese fruibili, di cui 39 accessibili al pubblico. Le ore di apertura al pubblico sono state 8.350 ed hanno generato una reversale a favore del Comune di Otranto di 221.258 euro.

 

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