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Economia

Vendemmia 2009, uva di alta qualità. Ma solo per pochi

Condizioni climatiche e parassiti non hanno reso quest'anno vita facile ai produttori salentini di uva e vino da tavola. Peronospora e Oido, le malattie che colpiscono gravemente foglie e grappoli

LECCE - Condizioni climatiche e parassiti non hanno reso quest'anno vita facile ai produttori salentini di uva e vino da tavola. Peronospora e Oido, malattie che colpiscono gravemente foglie e grappoli dei vigneti, hanno costretto i coltivatori di uva a utilizzare trattamenti chimici sulle piante, per cercare di preservare il frutto dalle lesioni, facili bersagli degli insetti dell'uva, come la Tignoletta e la Drosofila. Ma per chi ha scelto i giusti trattamenti, senza dubbio la qualità del raccolto sarà alta.

Vincenzo Parisi, agronomo del Consorzio di difesa e valorizzazione delle produzioni intensive dell'ambiente e del territorio rurale della provincia di Lecce.

Parisi, che tipo di annata sarà quella della vendemmia 2009?

"Un'annata difficile, a causa delle piogge frequenti e abbondanti, che non hanno consentito di effettuare i trattamenti necessari e che hanno favorito la diffusione di Peronospora e Oido, due malattie che hanno intaccato l'uva all'avvio della vegetativa e durante la fase di sviluppo del grappolo. Solo chi ha avuto la possibilità di intervenire con i trattamenti adeguati ha avuto la possibilità di portare avanti il vigneto in condizioni fito-sanitarie soddisfacenti, mentre gli altri hanno subito le infezioni, vedendo precipitare la qualità dei loro vigneti. Negli ultimi giorni, per di più, si è verificato un ulteriore problema: sugli acini già lesionati dalle malattie, si stanno diffondendo marciumi acidi, infezioni batteriche che si diffondono grazie all'azione della Drosofila, un moscerino che porta i batteri da un grappolo all'altro".

I danni provocati dalle infezioni sono ingenti? Si riuscirà ad ottenere del buon vino?

"La situazione di malattia dei vitigni sembra purtroppo abbastanza diffusa nella provincia, ma i danni effettivi non saranno quantificabili prima della vendemmia, durante la quale ci si potrà render conto delle reali quantità del prodotto sano in grado di dare un vino di qualità. Oltretutto il recente andamento climatico, caratterizzato da umidità relativa sempre alta, soprattutto durante le ore notturne, a causa della persistenza di venti meridionali, quali lo scirocco e il libeccio, favorisce l'attacco di funghi e batteri, che diventano più aggressivi quando trovano condizioni microclimatiche particolarmente favorevoli, sviluppandosi nel giro di pochi giorni e arrecando gravi danni al prodotto, in termini di qualità e quantità. Senza dubbio, però, chi è intervenuto costantemente sulla pianta, trattandola secondo le esigenze dell'annata, raccoglierà uva sana e otterrà vini di alta qualità".

A che punto è la maturazione delle uve?

"In settimana si inizierà a vendemmiare il Primitivo, nei tempi canonici di maturazione di questa tipologia, subito dopo si procederà con la vendemmia del Negramaro. La tempistica di maturazione delle uve è nella media rispetto agli altri anni, e si prevede che tutto il prodotto sarà raccolto nel mese di settembre, sconfinando al massimo ai primi giorni d'ottobre".

Analizzando l'annata 2009 a livello nazionale, inoltre, emerge una sostanziale omogeneità tra le diverse regioni. Quasi tutte, infatti, si collocano sul livello produttivo dello scorso anno o su uno leggermente superiore. Per la vendemmia di quest'anno è previsto, infatti, un raccolto complessivo di 46,6 milioni di ettolitri, di poco in crescita rispetto al 2008. L'aumento produttivo, però, non spinge affatto all'ottimismo le aziende, in quanto sul settore grava oggi il problema del costante calo dei consumi interni e la preoccupante riduzione anche sul fronte dell'export, pari a un -9% in valore nel primo trimestre dell'anno.

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