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Sabato, 27 Aprile 2024
Eventi Squinzano

Il "Rock'n'roll Robot" di Camerini all'Istanbul Cafè

Musiche innovative e mimica caratteristica per Alberto Camerini, uno dei personaggi più estrosi della musica italiana degli anni '80, che torna ad esibirsi nel Salento. A Nardò, flamenco e cabaret

SQUINZANO - Alberto Camerini approda, sabato 2 ottobre, con inizio alle 22 e biglietto d'ingresso a 5 euro, all'Istanbul Cafè di Squinzano. Con lui, in uno dei più longevi ed apprezzati live club del Salento, dj set di Postman Ultrachic. Artista attento ai mutamenti dei gusti musicali in chiave punk dei primi anni ottanta, Camerini è considerato l'arlecchino del rock italiano per la gestualità che caratterizza le sue esibizioni dal vivo (che richiamano le movenze stilizzate della maschera bergamasca) e per la diretta citazione che ne ha fatto in uno dei suoi brani di maggior successo: "Rock'n'Roll Robot", presentato al Festivalbar 1981. Il testo della canzone è interessante anche per i numerosi riferimenti alle innovazioni tecnologiche derivanti dall'allora nascente informatica. Il tema di Arlecchino farà spesso capolino nel corpus artistico di Camerini, come ad esempio nel brano "Serenella" e nell'ampio monologo per il teatro "Il Buffo alla Moda".

Nato in Brasile, il 16 maggio 1951, a San Paolo, da genitori italiani, a undici anni, nel 1962, rientra in Italia, come racconta nella sua canzone autobiografica "Alberto". Grazie alla sua esperienza nel circuito giovanile metropolitano milanese negli anni ‘70, firma un contratto con la Cramps di Gianni Sassi e Gigi Noia, che pubblica il suo primo singolo nel maggio del 1976, "Pane quotidiano / In giro per le strade", seguito dopo pochi mesi dal suo primo album "Cenerentola e il Pane Quotidiano", che evidenzia sonorità rock metropolitane con influssi della musica brasiliana in canzoni come Maracatu o la stessa Pane Quotidiano.

L'anno successivo, pubblica "Il Gelato Metropolitano", con tematiche politiche ed ambientaliste, prodotto da Ares Tavolazzi e Giulio Capiozzo, rispettivamente bassista e batterista degli Area: memorabile al proposito una lunga tournée nei circoli Ottobre, Palazzetti dello Sport e teatri con lo stesso gruppo. Nel 1978 chiude l'esperienza Cramps con l'album "Comici Cosmetici", prodotto da Shel Shapiro, tra il vecchio ed il nuovo stile, più marcatamente elettronico, in cui si avvertono già le sonorità del nascente punk rock londinese ed influenze glamour, frutto dell'esperienza di Alberto nella scuola di mimo "Quelli di Grock", diretta da Maurizio Nichetti.

Dopo la vendita della Cramps alla Phonogram, Camerini passa alla multinazionale CBS, con la direzione artistica di Fabrizio Intra e Piero La Falce, e gli arrangiamenti di Roberto Colombo, e si avvia un periodo artisticamente fecondo. Nel 1980 viene pubblicato "Alberto Camerini", il cui brano di punta è "Skatenati", ispirato allo ska allora imperante, e dove compaiono canzoni come "Serenella", "Il Re di Plastica" ed altre ancora. Il grande successo arriva l'anno successivo, 1981, con "Rock'n'roll Robot", tratto dall'album "Rudy & Rita" (registrato da Piero Bravin), brano che porta Camerini sulla vetta della hit parade: il personaggio di Arlecchino, maschera del Carnevale veneziano (ma anche di quello brasiliano), il linguaggio comico, le tematiche sul cibo (i maccheroni, il gelato etc), la mimica sul palco da rockstar alla Mick Jagger, il gusto delle trovate sceniche (manichini sul palco, scritte al neon etc.) sono le caratteristiche dello stile di Camerini.

Seguono passaggi televisivi, Rai e Mediaset: Festivalbar, Vota la voce, Happy Circus, Popcorn, La Vela d'Oro, Festival di Sanremo. Il successo è bissato l'anno dopo con l'album "Rockmantico", top ten nelle classifiche di vendita, da cui il singolo "Tanz bambolina" (1982), "Maccheroni Elettronici", "Fanatico di Rock'n'roll", mischiati ad una poesia del '500 di Tristano Martinelli, celebre Arlecchino Italiano. C'è un accenno di mini opera in un gruppo di tre canzoni "Questo Amore", "C'è un giardino", "Arlecchino educato dall'Amore" ispirate alla omonima commedia di Marivaux, autore francese del '700, che scrisse a Parigi per la compagnia del teatro de Les Italiens.

Il 1983 vede il singolo "Computer Capriccio" che immagina un mondo futuro, poi avveratosi, dominato dai computer e dai video giochi, quando i computer allora erano il Commodore 64 ed i video giochi il Pacman o Space Invaders. Nel 1984 partecipa al Festival di Sanremo con "La Bottega del Caffè". Dopo la rottura tra Alberto Camerini e la CBS records, seguirà un periodo di tante feste di piazza, 1987- 1995. Alberto Camerini realizza quindi nel 1994 un cd per la Duck Record, "Dove l'Arcobaleno Arriva", influenzato dalla musica brasiliana.

Nel 2001 pubblica l'album Cyberclown col gruppo punk degli Skidsoplastix con il chitarrista Luca Musso, inaugurando la nascita dell'etichetta indipendente 316records e uno stile nuovamente rock punk elettronico. Nel passaggio dalla disco music al punk rimangono però le tematiche favolistiche che avevano contraddistinto la sua naturale ispirazione. L'esperienza di Cyberclown lo porterà nel 2005 a rinnovare la collaborazione con gli Skidsoplastix con l'uscita dell'album "Kids Wanna Rock" dove Camerini riesce a realizzare quelle sonorità punk americane che aveva solo sfiorato nel precedente Cyberclown. "Kids Wanna Rock" è un album con sonorità di chitarra elettrica solamente e rappresenta la continuità della favola techno elettronica iniziata con "Cyberclown".

A seguire l'esibizione di Camerini uno dei primi animatori della scena indipendente salentina, Postman Ultrachic, archivio vivente, enciclopedia di suoni e generi musicali: da più di 20 anni dietro ai piatti non è solo un dj ma un cultore e un ricercatore di nuove sonorità possibili.

Al Vite!, vinotecheria musicale di Nardò, proseguono gli appuntamenti della rassegna Jazz Club Night, che ha visto passare sul palco del locale numerosi musicisti e dj. Venerdì 1° ottobre, con inizio alle 22 ed ingresso gratuito, il Vite ospita il chitarrista flamenco Checco Leo. Nato come chitarrista classico e sassofonista jazz, dopo un lungo soggiorno in Spagna, è approdato in ultimo nel vasto mondo della chitarra flamenco.

Tappe fondamentali del suo percorso musicale sono gli incontri con Brandford Marsalis per il sax, Maurizio Colonna per la chitarra classica, Oscar Herrero e Juan Lorenzo per la chitarra flamenco. Con questi si specializza nell'accompagnamento al Baile, intraprendendo così una lunga serie di esibizioni, sia come solista che come accompagnatore. Sempre spinto dall'amore per la musica etnica, frequenta con successo presso il Conservatorio "T. Schipa" di Lecce il ‘Corso triennale di Musica popolare', tenuto, per la specializzazione di chitarra, dal maestro Maurizio Colonna.

Al fianco del Maestro J.Lorenzo svolge una certo numero di concerti. Contemporaneamente Leo si impegna seriamente nel campo della ricerca etno-musicogica scoprendo tutta una serie di analogie e parallelismi tra le culture musicali dell'Andalucia e del Salento. Mette così in piedi un progetto dal nome "Tra Flamenco e Salento" dal quale nascerà un vero e proprio spettacolo musicale dall'omonimo titolo. In seguito crea una vera e propria compagnia dal nome ‘Jaleo' con la quale si esibisce in tournèe su tutto il territorio italiano ed in particolare nelle piazze ed i teatri salentini.

Musicista poliedrico, si muove agevolmente all'interno di ritmi e armonie popolari andaluse, mediterranee e latino-americane (Cuba, Brasile, Ande) facendo uso, tra l'altro di strumenti etnici a corda (Charango, Cuatro Venezolano) e a fiato (Quena, Sikus, Ciaramella). La tecnica della chitarra flamenco, che sapientemente fonde con l'armonia popolare salentina, lo fa apparire musicista non soltanto virtuoso, ma anche squisitamente moderno.

Sabato 2 ottobre, sempre al Vite, terzo appuntamento della rassegna di improvvisazione di teatro e musica Sabato Jazz cabaret. Sul palco, musicisti e comici interagiranno nello spirito più puro dell'improvvisazione, in un appuntamento da non perdere, un esperimento fra note, comicità e teatro/canzone. Questa settimana spazio a Mauro Tre che presenta "Quel Tales", dove il piano farà da tappeto alle parole di Borges, Beckett, Khayyam, Al Bajan, Deleuze e molti altri. Ricca la programmazione di ottobre, che prevede la presenza, venerdì 8, di Davide Arena & Michele Colaci in "Jazz Stop", sabato 9, di Roberto Gagliardi in "Smile and Music", venerdì, 15, Luca Alemanno e Marco Bardoscia in "Bim Bum Bass", sabato 16, chat Noir, venerdì 22, Giorgia Santoro duo, sabato 23, Italian Swing Connection trio, venerdì 29 Livio Minafra "Solo", sabato 30 - Andrea Baccassino.

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