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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'evento

“Premio Pascali 2023”: il riconoscimento a Edward Burtynsky

La venticinquesima edizione del riconoscimento con la giuria che ha assegnato il premio all’artista canadese che ha documentato il disastro ecologico della xylella

LECCE - La commissione del Premio Pino Pascali è lieta di annunciare che il vincitore della XXV edizione è l’artista canadese Edward Burtynsky. La mostra Xylella Studies sarà inaugurata presso il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce il 17 giugno 2023, alle ore 19, e sarà visitabile fino al 10 settembre 2023.

La Commissione del Premio Pascali, presieduta da Stefano Zorzi, presidente della Fondazione Pascali, Luigi De Luca, direttore del Polo Biblio-museale di Lecce, e Giuseppe Teofilo, direttore della Fondazione Pascali, ha così motivato la scelta: “L’azione umana ed il suo impatto sull’ambiente, catturata e presentata nelle sue prerogative visive e semantiche, costituisce l’indagine totale di Edward Burtynsky. L’artista affronta da sempre questo tema, articolando la propria ricerca in soluzioni fotografiche di forte coinvolgimento emotivo, immersivo, diretto. Focalizzandosi sull’azione irruenta e negligente dell’uomo sul pianeta, i fenomeni antropocentrici diventano per Burtynsky il fulcro per ridefinire la spiritualità della natura e del precario equilibrio tra gli esseri viventi”.

La mostra Edward Burtynsky: Xylella Studies documenta il disastro ecologico che ha colpito gli ulivi in Puglia ed è il frutto di una commissione e di una partnership con la Fondazione Sylva, ente no-profit che si occupa di rigenerazione ambientale attraverso attività di riforestazione. Un anno fa la Fondazione, che è nata nel 2021 proprio con lo scopo di rigenerare il paesaggio pugliese, ha ospitato in residenza nel Salento il fotografo canadese autore di Anthropocene, affidandogli il compito di tradurre in immagini e video la distruzione del patrimonio arboreo millenario e del paesaggio pugliese causata dal batterio della xylella. I lavori del maestro saranno allestiti in stretto dialogo con la collezione archeologica del Museo Castromediano, che documenta le radici della cultura sociale, antropologica e artistica di un intero territorio.

Edward Burtynsky è tra i fotografi contemporanei maggiormente apprezzati a livello internazionale. L’artista ha dedicato quarant’anni della sua carriera alla testimonianza fotografica dell’impatto che l’industrializzazione ha avuto sul nostro pianeta. I suoi lavori si trovano nelle collezioni di oltre ottanta musei tra i più rinomati al mondo, come la Galleria Nazionale del Canada, il Museo di Arte Moderna, il MoMA ed il Guggenheim Museum di New York, il Museo Reina Sofia a Madrid, il Tate Modern di Londra, ed il Los Angeles County Museum of Art in California.

L’allestimento al Museo Castromediano comprende 12 fotografie di grande formato e un video, allestiti in modo diffuso tra i Paesaggi di Mare, di Terra, del Sacro, dei Vivi e dei Morti che costituiscono il percorso museale permanente del Castromediano. Il dialogo, cercato e naturale, con i reperti archeologici che raccontano dei diversi paesaggi salentini, formatisi nei millenni dall’interazione tra Uomo e Ambiente, rafforza l’accento sui temi della Natura e della Sostenibilità, oggetto di particolare interesse da parte del Castromediano. Su di essi, infatti, convergono oggi molte della attività e della progettualità del museo, dalle proposte didattiche del progetto “ADD_L’Arte Diminuisce la Distanza + Natura” alla collaborazione con la Fondazione Sylva per la campagna di raccolta fondi “Aiutiamo il bosco ad andare un po’ più in la” dedicata alla riforestazione di alcuni tratti del territorio salentino. In tutto questo, le immagini di Burtinsky documentano un disastro ecologico che non colpisce solo gli ulivi di Puglia ma anche l’intero paesaggio culturale e identitario pugliese.

Xylella Studies, il backstage

In contemporanea alla mostra di Edward Burtynsky, sul perimetro esterno del Museo Castromediano sarà allestita una mostra di Daniele Coricciati, uno dei più rinomati artisti-fotografi salentini che documenta da anni il nostro territorio, con una significativa selezione degli scatti realizzati durante le giornate in cui Burtynsky ha lavorato in Salento.

Scrivono dalla Fondazione Sylva: “Nel settembre del 2021, abbiamo avuto l'onore di accompagnare il grande Edward Burtynsky tra le campagne salentine. Lo abbiamo visto cercare, indagare, cogliere e fermare instantanee indelebili, trasportare cavalletti tra l'erba alta e manovrare droni tra alti rami secchi, trasformando quella grande sofferenza in immagini. L'occhio sensibile e attento di Daniele Coricciati, fotografo nativo di queste terre, per conto della Fondazione, ha potuto cogliere il lavoro di Ed, restituendoci una sorta di backstage del viaggio di Burtynsky in Salento, un documentario in bianco e nero sulla nascita degli scatti immortali del progetto “Xylella Studies”.

Racconta Daniele Coricciati: «“Send me a pin” era la frase ricorrente di quei giorni, in cui con Ed, Mark e Jim, suoi preziosi collaboratori, ci scambiavamo ‘posizioni’, sperduti tra le campagne salentine, tra uliveti secolari e grandi giganti rimasti ormai monumenti di una storia e di un paesaggio mai più uguale a se stesso. La Fondazione Sylva, nello spirito della sua mission, attraverso lo sguardo di Burtynsky, maestro, nel mondo, del racconto delle trasformazioni del paesaggio nell'era dell’Antropocene, mi ha chiesto di fermare questa esperienza. Le foto che saranno esposte lungo il perimetro del Castromediano sono il frutto di quelle giornate vissute insieme».

Inaugurazione: 17 giugno 2023 ore 19

Apertura al pubblico: 17 giugno 2023 – 10 settembre 2023

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