Se il linguaggio irride le scelte sessuali: seminario per usar bene le parole
Al Fondo Verri, sabato 9 maggio dalle 15 alle 19, un incontro per sensibilizzare addetti ai lavori e non solo ad un corretto utilizzo del linguaggio quando si trattano temi che hanno a che fare con persone, ad esempio, di orientamento omossessuale
LECCE - Si svolgerà sabato 9 maggio, dalle 15 alle 19 presso il Fondo Verri di Lecce, "Lgbtqi: persone oltre una sigla", seminario sul linguaggio corretto e rispettoso delle persone lgbtqi ,proposto dall'associazione LeA-Liberamente e Apertamente. Rivolto in particolare a giornalisti e comunicatori,il seminario è aperto a tutti coloro che vogliono approfondire il tema del corretto linguaggio da utilizzare quando si parla delle persone lgbtqi per comunicare senza discriminare.
Dopo i saluti di Stefano Cristante (Uni Salento) e l'introduzione di Stefania De Donatis (DifferenteMente),seguiranno gli interventi di Elena Tebano (Corriere della Sera),Francesca Vecchioni (Diversity Lab) e Chiara Reali (Le cose Cambiano): partendo dalla rappresentazione sulla stampa italiana di casi legati a personaggi omosessuali celebri, analizzando il modus operandi della stampa estera, si vedranno le buone pratiche per una comunicazione senza pregiudizi e si arriverà a parlare del Media Prize, che premia i prodotti mediali che si sono distinti nel rappresentare in modo attento e rispettoso le persone gay,lesbiche,bisessuali e transessuali.
Il progetto dell'associazione LeA-Liberamente e Apertamente è realizzato grazie al contributo del Csv Salento e gode del patrocinio del Comune di Lecce, dell'Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, dell'Ordine dei Giornalisti di Puglia e del Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell'Uni Salento e della partnership di DifferenteMente, Agedo Lecce, Seyf, Officine Culturali Ergot e Fondo Verri.