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Martedì, 30 Aprile 2024
Teatro

Ai Cantieri Koreja va in scena la storia delle prime calciatrici italiane

"Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il duce" è diretto da Laura Curino, tratto dal romanzo di Federica Seneghini e dai saggi di Marco Giani. Spettacolo in programma il 6 aprile

LECCE - Lo spettacolo teatrale "Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il duce" andrà in scena sabato 6 aprile alle ore 20.45 presso i Cantieri teatrali Koreja. 

Rosetta, con i suoi sedici anni e nell’animo il sacro fuoco del calcio. Giovanna, per cui l’avventura della squadra è anche un gesto politico. Marta, saggia e posata ma determinata a combattere per la libertà di giocare. E poi la coraggiosa Zanetti che dà il calcio d’inizio, la stratega Strigaro che scrive ai giornali, la caparbia Lucchi che stenta a vincere l’opposizione paterna. Sono le amiche che all’inizio degli anni Trenta danno vita al Gruppo femminile calciatrici milanese, la prima squadra di calcio femminile in Italia. Ma l’Italia di allora è fascista e man mano che il gruppo si allarga, diventa una vera formazione e comincia a far parlare di sé sui giornali, il regime entra in allarme.

Certo, queste giovinette si sono date tempi di gioco più brevi e regole più leggere, assicurando di non voler compromettere la loro “funzione primaria” di madri. Scendono in campo con i calzettoni e la gonna nera per non offendere la morale. Ma sono comunque donne e il calcio è uno sport da maschi.

Tratto dal romanzo di Federica Seneghini e dai saggi di Marco Giani, lo spettacolo è stato adattato da Domenico Ferrari con la regia di Laura Curino, pluripremiata attrice e co-fondatrice del Teatro Settimo di Torino.

Si tratta di una storia di amicizia, di gioco e di lotta tra esaltanti vittorie, umilianti battute d’arresto, alleati inattesi e irriducibili nemici. Uno scorcio avvincente del  passato e una riflessione preziosa sulle ingiustizie ancora pericolosamente vive il presente. Volto storico del teatro di narrazione, Laura Curino lavora da sempre per le donne, con le donne e scrive da un punto di vista femminile come conseguenza naturale.

La trama

Il 1932 è il decimo anno dell’era fascista. Tre amiche poco più che adolescenti sono ai giardini di Porta Venezia, una di loro rimanda il pallone dei ragazzi che stanno giocando a poco lontano. Sulla panchina di quel parco, quelle ragazze lanciano un’idea: giocare a calcio. Ha inizio così la storia che porterà a fondare il Gruppo femminile calcistico di Milano, il primissimo esperimento di calcio femminile in Italia. In breve il Gfc raccolse intorno a sé decine di atlete. La loro fu una sfida alla mentalità dominante che vedeva nel calcio l’emblema della virilità fascista.

La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza mostrando come certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà passi anche attraverso lo sport.

Al termine dello spettacolo sarà possibile incontrare la compagnia per un momento di confronto e scambio sui linguaggi teatrali a cura dell'associazione Palchetti Laterali e Radio Aracne.

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