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Eventi Castrignano de' Greci

Tonino Zurlo e Les Troublamours

Serata dedicata a due delle cinque nuove produzioni di Anima Mundi con il cantastorie di Ostuni e il gruppo gitano. In apertura sarà proiettato il documentario Le storie cantate

Venerdì 17 agosto Castrignano dei Greci ospita una serata dedicata alle nuove produzioni di Anima Mundi, l'etichetta discografica tutta salentina, un'esperienza unica nel nostro territorio. L'etichetta diretta da Giuseppe Conoci intende creare con il suo lavoro nuova memoria, un archivio di suoni provenienti dal Salento e non solo. Un modo per promuovere in maniera diversa e innovativa la musica tradizionale salentina, quella che ad essa si ispira, o semplicemente quella vicina al cuore. Nel mese di giugno e luglio Anima Mundi ha pubblicato ben cinque nuove produzioni: Ofidea degli Avleddha, Ama l'Acqua dei Troublamours, Tis Klei di Ninfa Giannuzzi, Nuzzole e pparolu di Tonino Zurlo e Mandatari di Dario Muci. I cd, ben curati negli arrangiamenti e nella produzione, hanno una veste grafica preziosa (ideata da Big Sur) e sono in distribuzione in tutte le librerie e i negozi di dischi del Salento. Da settembre prenderà il via la distribuzione nazionale.

Alle 21,00 la serata prende il via con la proiezione di Le storie cantate, un documentario sui più grandi cantastorie pugliesi del regista e location manager Daniele Trevisi e del giornalista e critico della Gazzetta del Mezzogiorno Nicola Morisco. I due hanno voluto rendere omaggio alla musica popolare pugliese, tracciando e delineando le figure dei musicisti cantastorie con disarmante realismo. Obiettivo del progetto è quello di presentare al grande pubblico le origini della tradizione musicale pugliese, scritta e non scritta, mantenendo nella sua realizzazione le "coloriture" dialettali dei diversi personaggi. Protagonisti sono i cantastorie simbolo del panorama meridionale da Uccio Aloisi a Tonino Zurlo, da Enzo del Re alla formazione corale dei Cantori di Carpino, per concludere con Matteo Salvatore. Accanto agli interpreti-autori spiccano i preziosi contributi dell'etnomusicologo e musicista Antonio Infantino, del regista ed autore Moni Ovadia, del jazzista partenopeo Daniele Sepe e del regista ed attore Michele Placido.

Alle 22.00 spazio alla musica di Tonino Zurlo che presenterà i brani del suo nuovo cd Nuzzole e pparolu (semi e parole). Secondo Moni Ovadia, "Tonino è l'erede di una immensa tradizione e la incarna come prima di lui Matteo Salvatore. La voce di Tonino viene da lontano e va lontano, erompe dalle radici profonde di una cultura bassa, dalle viscere della terra di una storia secolare entra nelle sonorità odierne che si inchinano davanti al nerbo del suo talento e hai la netta impressione che ogni possibile invenzione tecnica e stilistica del futuro sarebbe onorata di mettersi al servizio della sua nobile arte "cafona" che è simultaneamente passato, presente e futuro".

Tonino Zurlo è uno straordinario cantastorie e poeta popolare di Ostuni, città in cui è nato nel gennaio del 1946. Si è sempre occupato di restauro e di antiquariato. All'età di 25 anni inizia a suonare la chitarra, improvvisando i brani musicali secondo la sua filosofia: "non è importante il ritmo del metronomo, ma quello del cuore". Oramai in attività da oltre trent'anni, Tonino inventa canzoni per "un mondo diverso", in cui l'anima dell'uomo, la sua coscienza profonda possano tornare a guidare i suoi gesti. Osannato da artisti importanti (tra cui Moni Ovadia e Giovanna Marini) ha pubblicato nel 2003 per le edizioni musicali de Il Manifesto il cd "Jata Viende" (Soffia Vento). Fra la tradizione letteraria dialettale pugliese, la musica popolare orale, e le sue originali intuizioni sul mistero della natura umana e sull'assurdità del nostro tempo presente, le composizioni di Tonino Zurlo sono uno squarcio di umanità rivolto all'Uomo contemporaneo che abbia voglia di mettersi in cammino, in viaggio verso una nuova Terra, verso un mondo migliore che come dice Tonino "esiste già e ha soltanto bisogno si essere riconosciuto e svelato, attraverso la creazione di quelle giuste tensioni da parte di coloro che dentro di se si sentono spinti, motivati, chiamati a manifestarle…"

Alle 23.00 i francesi Les Troublamours presentano il nuovo cd Ama l'acqua. Ospiti della serata Giorgio Distante(tromba) e Maria Mazzotta (voce). Nel nuovo cd i Balcani incontrano le percussioni del sud Italia, nei ritmi di tarantelle, pizziche e tammuriate dall'emozione accesa, che a loro volta si intrecciano con caldi tappeti ritmici di matrice africana, ai quali si aggiunge il canto, che si fa affermazione di una gioia selvaggia, panica, ed espressione di un blues gitano.

La tarantella Gitano Guinguette è la musica tradizionale di Tadgiguinia sparsa ai quattro venti dai suoi ambasciatori Troubadours: Les Troublamours! Gli ingredienti di questa musica sono, un po' di tarantella, pizzicata per i ritmi indiavolati dalle virtù terapeutiche, un po' di spirito gitano portato dagli Zigani venuti dall'est che sanno attingere nei repertori tradizionali dei paesi attraversati per rivisitarli; e infine, un po' di influenza delle guinguettes della belle époque dove la fisarmonica faceva ballare e cantare. Le sensibilità musicali diverse di ciascuno dei Troublamours danno vita alla Tarantella Gitano Guinguette, musica e parole vi si intrecciano, humour, speranza e rivolta si avviluppano. Sul palco Bruno Bernès (Tamburello, Derbuka, Voce), Eric Chafer (Tuba, Contrabbasso), Emmanuel Ferrari (Fisarmonica, Voce), Simon Ferrari (voce, sassofono, ciaramella), Michæl Fernandez (percussion).

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