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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Fare verde" fa pesca grossa di rifiuti nel mare d'inverno

“Pesca… ai rifiuti”, prima parte. La manifestazione dell’Onlus Fare Verde si è svolta il 31 gennaio anche in Puglia. Per la provincia di Lecce, scelte Casalabate e Santa Maria al Bagno

LECCE - “Pesca… ai rifiuti”, prima parte. La manifestazione dell’Onlus Fare Verde si è svolta il 31 gennaio anche in Puglia. E non si contano i chili di spazzatura scovati sulle spiagge di diverse località marittime. Per la provincia di Lecce, i volontari si sono mossi fra Casalabate per l’Adriatico e Santa Maria al Bagno per lo Ionio. Gli altri centri interessati sono stati Campomarino, Carovigno, Ostuni (Lido Camerini) e Bari (Lungomare IX maggio). In azione, 500 volontari dei nuclei di Oria, Francavilla Fontana, Novoli, Nardò, Carovigno, Ostuni, Bari e Bitonto con guanti e rastrelli, i quali hanno raccolto e censito i rifiuti presenti sul litorale. Inutile dire che, purtroppo, spadroneggia soprattutto la plastica.

“Quella di Fare verde non è stata una pulizia per preparare il litorale all’arrivo dei bagnanti, ma per ricordare che il mare e le spiagge non esistono solo con l’arrivo della stagione balneare e subiscono l’inquinamento dell’uomo per dodici mesi l’anno”, afferma il presidente di Fare verde Puglia, Francesco Greco. “Inoltre quest’anno, si è voluto dire un forte no alle scellerate decisioni del governo Renzi in materia ambientale, quali la miope autorizzazione alle trivelle petrolifere, che potenzialmente mette a rischio la vera ricchezza della Puglia, il turismo, e la possibile costruzione di nove nuovi inceneritori di rifiuti che, in un ciclo virtuoso dei rifiuti, sarebbero inutili”.

“A meno di non ammettere il totale fallimento nella riduzione dei rifiuti e nella loro corretta raccolta differenziata”, prosegue Greco. “Motivi per i quali non è stato richiesto il patrocinio del ministero dell’Ambiente, ritenendo l’operato dell’onorevole Galletti peggiore di quello di Attila”.

Al termine della “caccia”, volontari hanno stilato anche una graduatoria dei rifiuti più frequenti riscontrati. A Campomarino: venti sacchi riempiti con molte bottiglie, tappi e bicchieri di plastica, polistirolo, scarpe, diverse retine di plastica per pesca, centinaia di cotton fioc di plastica (sebbene da quindici anni ormai se ne producano siano in materiale biodegradabile). E ancora, davvero tanti pezzetti di plastica, sintomo della disgregazione in acqua di vecchi contenitori, un pericolo per i pesci che li equiparano al plancton

A Santa Maria al Bagno, dove hanno collaborato gli scout del Gruppo 1 Nardò e i ragazzi di Blocco studentesco: quindici sacchi di plastica frantumata, lattine di alluminio, blister medicinali, bottiglie di plastica, corde in nylon, ciabatte estive. A Casalabate (presente il nucleo di Novoli): 600 bottiglie di plastica, un centinaio di bottiglie di vetro, quarantacinque lattine d’alluminio,
una bombola di gas, un tubo corrugato incatramato, un altro di ferro, una boa galleggiante, varie scarpe, ciabatte e reti per mitili.

Mare d'Inverno 2016 FV Puglia Nucleo Ostuni-2A Carovigno: quattordici sacchi di bottiglie di plastica e di vetro, lattine in alluminio, il resto materiale legnoso. A Ostuni: venticinque sacchi grandi prevalentemente di plastica, tra cui davvero tante retine per la pesca (circa 550), bottiglie e flaconi di plastica, bottiglie in vetro, lattine in alluminio, cotton fioc, un neon, un materassino da barca, due tappeti, bombolette spray, imballaggi vari di plastica e un numero indefinito di cicche di sigarette.

A Bari: venti sacchi di oggetti prevalentemente di plastica, tra cui un centinaio di bottiglie, e molto polistirolo, bottiglie in vetro e lattine di bibite, alcune batterie di fuochi d’artificio, e stivali. In questo caso, il Comune di Bari ha patrocinato la manifestazione, ma a quanto s’è registrata l’assenza dell’Amiu (fatto che Fare verde ha stigmatizzato).

Rispetto allo scorso anno, i volontari hanno riscontrato spiagge più pulite, forse per le forti mareggiate dei giorni scorsi, anche se nella zona di Punta Prosciutto proprio le correnti hanno sospinto molti rifiuti.

Il tutto s’è svolto nell’ambito della manifestazione nazionale “Il Mare d’inverno”, con il patrocinio della Commissione europea – Rappresentanza per l’Italia - e dei Comuni di Bari e di Maruggio. L’iniziativa si concluderà il 7 febbraio, con le spiagge di Brindisi (ex Lido Poste) e Marina di Chieuti, Foggia.

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