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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il rapporto di Legambiente: Neviano nell'elite dei comuni "rifiuti free"

Non solo differenziata oltre il 65 percento, ma anche una produzione pro capite annua di frazione secca non eccedente i 75 chilogrammi. Lecce tra le buone pratiche per la proposta di ospitare un impianto pubblico di compostaggio

LECCE - Neviano è l'unico comune della provincia di Lecce tra gli otti che si collocano nella categoria "Rifiuti free" all'interno del XIII Rapporto "Comuni Ricicloni" di Legambiente Puglia, su dati riferiti al 2020.

In questa "elite" ci sono solo i comuni che centrano due obiettivi: oltre al superamento della soglia minima di differenziata fissata al 65 percento, anche una produzione pro capite di secco residuo non eccedente i 75 chilogrammi annui. Il piccolo comune salentino si è attestato al 78,8 percento per quanto riguarda la differenziata, circa 7 punti in più dell'anno precedente, e a 74,8 chilogrammi per abitante.

Ricicloni: 11 "new entry"

Tra i "Comuni Ricicloni", invece, compaiono Galatina al 22esimo posto col 77,1; Leverano al 24esimo con il 76,7; Salice Salentino al 29esimo con il 75,8; Collepasso al 30esimo con il 75,7; Alezio al 35esimo il 75; Calimera al 39esimo con il 74,3 (ma l'anno prima solo al 41,1); Aradeo e Tuglie al 41esimo e 42esimo con il 73,8 (per Tuglie non ci sono i dati del 2019); Copertino al 47esimo con il 73,1; Trepuzzi al 49esimo con la stessa percentuale ma con una produzione di residuo secco più ampia; Nardò e Novoli al 55esimo e 56esimo con il 72,5; Castri di Lecce al 58esimo con il 72,3; San Pietro in Lama al 61esimo con il 71,8; Veglie al 64esimo con il 71,3; San Cesario di Lecce al 68esimo con il 71; Guagnano al 70esimo con il 60,8; Squinzano al 73esimo con il 70,4; Campi Salentina al 75esimo con il 70,23; Carmiano all'83esimo con il 69,4; Sannicola all'88esimo con il 69; Alliste al 91esimo con il 68,6; Seclì al 94esimo con il 68,4; Lizzanello al 97esimo con il 68; Porto Cesareo al 99esimo con il 67,5; Lequile al 100esimo con il 67,1; Galatone nella posizione numero 102 con 66,8; Melendugno in quella successiva con il 66,7; le ultime tre dalla 111 alla 113 sono per Maglie, Monteroni di Lecce e Parabita rispettivamente con il 65,5, il 65,3 e il 65 percento. I comuni citati per la prima volta nella classifica sono Calimera, Tuglie, Castri di Lecce, San Pietro in Lama, Alliste, Monteroni di Lecce, Lizzanello, Porto Cesareo, Melendugno, Maglie e Parabita.

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Le città più grandi: solo Barletta oltre il 65 percento

Per quanto riguarda invece i capoluoghi di provincia, Barletta è l'unico ad aver superato la soglia del 65 percento con il 70,9 mentre Lecce, al secondo posto, si ferma al 61,9. Andria è appena sotto, con il 61,4 percento mentre tutte le altre grandi città sono al di sotto del 50 percento, con Foggia fanalino di coda al 21,9. 

Il capoluogo salentino è citato tra le buone pratiche regionali per la proposta avanzata dall'amministrazione comunale di ospitare un impianto pubblico di compostaggio sul proprio territorio. La provincia di Lecce, che ne è priva, per chiudere il ciclo dei rifiuti avrebbe bisogno di due impianti di compostaggio per la frazione organico del rifiuto solido urbano. Nel rapporto si dà atto della contestuale opposizione dei comuni di Surbo, Trepuzzi e Squinzano.

"Affinché la Puglia sia una regione ‘Circolare’, – ha commentato Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia - è fondamentale realizzare impianti seri per il trattamento dell’organico, così come quelli delle frazioni secche. Soprattutto impianti di tipo anaerobico in cui i rifiuti, attraverso un processo di ‘digestione’, vengono trasformati in biogas utilizzabile per la trasformazione in energia termica o elettrica, oppure, con un ulteriore processo di purificazione, divenire biometano. Per far questo è fondamentale far cadere i campanilismi e le barricate ideologiche e attraverso la partecipazione iniziare a dire più sì a una Puglia verde e circolare”.

Gli "indifferenti": 13 sono salentini

Infine ci sono 37 comuni pugliesi definiti "indifferenti" perché non hanno superato nemmeno il 10 percento di raccolta differenziata oppure non hanno fatto la registrazione sul portale dell'Osservatorio Rifiuti Regione Puglia. Per la provincia di Lecce in questa non certo onorevole classifica ci sono Arnesano, Bagnolo del Salento, Casarano, Castrignano de' Greci, Cavallino, Miggiano, Ortelle, San Donato di Lecce, Santa Cesarea Terme, Supersano, Surbo, Taurisano e Vernole.

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