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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Acque agitate su Porto turistico, i quesiti di Fasano

Gallipoli, lettera aperta e manifesto pubblico dell'ex primo cittadino a Venneri: "Di quale progetto di porto turistico stiamo parlando, dove sarà ubicato, e con quale socio privato si realizzerà?"

GALLIPOLI - Acque sempre agitate sulla ormai nota questione del nuovo porto turistico di Gallipoli che vede contrapposte le ragioni dello sviluppo turistico ed economico della Città Bella caldeggiate dal sindaco Venneri e da parte della sua maggioranza, e lo zoccolo duro della marineria gallipolina e dell'asse politico legate al deputato Pdl, Vincenzo Barba, che rispedirebbero volentieri al mittente la convezione con Italia Navigando e i relativi finanziamenti, pur di mantenere inalterata l'integrità del molo foraneo del porto mercantile. Tra ultimatum, inviti alla desistenza, e confronti pubblici ancora non celebrati, la città attende il responso definitivo che dovrebbe arrivare dal pronunciamento dell'Assise civica e baipassare tutta la querelle mediatica di questi giorni. Il primo cittadino per ora non ha ancora replicato, ed oggi incassa invece nuovi quesiti a cui è invitato a rispondere da parte dell'ex sindaco di Gallipoli e assessore provinciale, Flavio Fasano.

Una lettera aperta, che sarà anche a breve un manifesto pubblico in evidenza sulle plance cittadine, in cui l'ex primo cittadino si pone diversi interrogativi sulla natura e la bontà progettuale della convenzione tra il Comune e Italia Navigando appartenente al Gruppo Invitalia (ex Sviluppo Italia) ratificato nell'ambito dell'accordo di programma quadro sulla rete della portualità turistica pugliese licenziato (e finanziato) dalla Regione Puglia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quesiti ovviamente rivolti all'attuale inquilino di Palazzo Balsamo, Giuseppe Venneri, a cui in sintesi Fasano chiede di spiegare, soprattutto alla città, di quale progetto di porto turistico si stia parlando, di dove sarà la sua ubicazione, con chi (socio privato) si ha in mente di realizzarlo. Ovvero, è stato tutto deciso nelle secrete stanze? E senza coinvolgimento delle categorie produttive e della marineria gallipolina? Una sorta di amarcord per l'ex sindaco di Gallipoli che vide naufragare la sua progettualità portuale integrata tra turistica, commerciale e peschereccia della fine degli anni 90' e la caduta della sua seconda amministrazione proprio sul nodo del porto turistico, tra i "dubbi", le trasmigrazioni e i transfughi della sua stessa maggioranza. E così scrive Fasano nella sua missiva pubblica:

LA LETTERA APERTA DELL'EX SINDACO FASANO

"Caro Sindaco, come è noto a Te ed ai nostri Concittadini, nell'ormai lontano 1995, esattamente 11 dicembre, come sindaco dell'epoca, inoltravo alla Regione Puglia, all'epoca vi era un governo di centrodestra, richiesta di finanziamento, poi ottenuto, con i fondi Pop - Fesr Misura 6.6, Porti Turistici, per realizzare nella nostra città un porto turistico di stazionamento per 23 miliardi di vecchie lire, 12 milioni di euro attuali. L'ubicazione di quel progetto, finanziato in parte dalla Regione Puglia, come è noto, era in zona esterna al porto mercantile, tra la Capitaneria di Porto e la vecchia Distilleria, in quell'area definita "cala Fontanelle". In tal modo, il porto turistico, rispettava l'esistente portualità mercantile e, inserendosi con il porto peschereccio che pure fu da quella stessa amministrazione progettato di fronte al mercato ittico, all'epoca in costruzione, oggi così miseramente distrutto! avrebbe rappresentato, per la nostra Gallipoli, un sistema integrato di portualità tra: mercantile, turistica e peschereccia! Non voglio ora alimentare alcuna polemica, né sostenere le ragioni di quel passato, ma solo svolgere alcune considerazioni e farti alcune domande in forma pubblica:

"Oltre 6 anni fa, luglio 2003, fu deciso, anche allora, senza alcun coinvolgimento cittadino, di procedere, con la società imprenditoriale pubblico-privata "Italia Navigando", ad affidare la costruzione di un non meglio precisato ed ubicato porto turistico: dopo tutti questi lunghi anni di inerzia amministrativa, sembra corretto e trasparente, in totale solitudine, senza alcun confronto né con la città né con il Consiglio comunale, impegnare il Comune in una scelta così importante per l'economia cittadina? Come si fa a non sentire il dovere morale, prima ancora che giuridico, di aprire una discussione pubblica, quantomeno per verificare se, dopo 6 anni, sono ancora presenti le valutazioni tecnico-economiche, ammesso che all'epoca furono mai fatte, che portarono a quella scelta, nell'interesse della nostra comunità? Non ci si rende conto che già la - incredibile! - presenza di un approdo privato come quello della ‘Bleu Salento' nell'area del porto mercantile, così scabrosamente fatto nascere, rappresenta già da sola una impattante e grave modificazione della situazione che esisteva nel luglio 2003, per cui quell'accordo all'epoca deciso, oggi andrebbe comunque riconsiderato!?

E conclude: "Vedi, caro sindaco, queste considerazioni sono finalizzate a far sentire coinvolti nelle scelte esiziali per lo sviluppo ed il futuro della città tutti i nostri concittadini, ai quali è, e deve essere, diretta l'azione amministrativa; e mi piace farlo soprattutto sapendo che a rappresentare oggi la società imprenditoriale, Italia Navigando s.p.a., è una persona della mia stessa area politica: quando i cittadini mi hanno conferito l'onore di rappresentare la loro Gallipoli, io non ho mai piegato l'interesse della città a personalistiche logiche affaristico-imprenditoriali, semmai ho cercato di piegare queste ultime alle finalità pubbliche. E questo, sono certo, anche alla luce dei fatti, è risaputo e riconosciuto da tutti!"

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