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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

"Agire per azienda unica trasporti del Grande Salento"

Questa la proposta di Umberto Uccella, dirigente del Pd ed ex presidente Stp di Terra d'Otranto, per superare la crisi e i tagli previsti dalla manovra Tremonti. A Gabellone: "Via i giudizi di parte"

LECCE - Un'azienda unica dei trasporti per il Grande Salento: solo così si possono fronteggiare i tagli al settore. L'idea arriva da Umberto Uccella, dirigente del Pd ed ex Presidente Stp di Terra d'Otranto, secondo il quale non si tratta più solo di compiere un'importante scelta di qualità, ma di prendere atto di "una necessità inderogabile" per ridurre drasticamente i costi che le attuali aziende sopportano ed attenuare il taglio alle risorse del settore che la Regione opererà a causa della pesante manovra finanziaria imposta dal Governo Berlusconi.

Per questo Uccella formula un nuovo appello al Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, perché possa riprendere la proposta che, in veste di Presidente di Stp, avanzò nell'ottobre dello scorso anno, chiedendo tuttavia pronunciamenti che esulino dalla sufficienza o dal rifiuto di una proposta proveniente dallo schieramento politico avverso: "Usciamo, dunque - afferma -, da ogni faziosità e rimettiamo al centro gli interessi di bilancio delle aziende e quelli di un servizio essenziale per i cittadini. Anch'io, ad ottobre, lontano da ogni atteggiamento propagandistico, consegnai la materia al Presidente di una Provincia conquistata dal centrodestra, senza che ciò potesse destare scandalo".

L'idea, per Uccella, è quella di pervenire ad una fusione societaria tra Stp di Lecce e Brindisi e Ctp di Taranto, ricomprendendo possibilmente nell'operazione Sgm, sia nella modalità del trasporto, che in quella della gestione di soste e parcheggi: "Questa operazione - puntualizza - è praticabile ed è fuori luogo ogni pigrizia politica, intellettuale e materiale buona soltanto per lasciare colpevolmente che le cose restino al punto in cui si trovano ora. Quello che occorre, invece, è una decisione politica, che vada oltre gli antagonismi di schieramento e sia volta ad avviare un processo che sia in grado di portare sul tavolo del Grande Salento un progetto che abbia lo scopo, da un lato, di produrre un'offerta pubblica di qualità nel trasporto urbano ed extraurbano e, contemporaneamente, di pervenire alla riduzione delle economie di scala, abbattendo costi ed oneri oggi pesantissimi".

In buona sostanza, per Uccella si tratta di salvare aziende che vivono in continue difficoltà strutturali, rilanciandone l'attività in un contesto più moderno ed avanzato, in grado di rispondere alle esigenze dei propri lavoratori ed a quelle del servizio ai cittadini utenti: "Un vettore pubblico di dimensioni importanti - spiega - sarebbe in grado di ottenere risparmi di gestione e di registrare una nuova e più razionale organizzazione del lavoro, dei servizi e dei rapporti con i fornitori. Un unico acquirente del carburante, un'unica attività di manutenzione ed un unico programma di esercizio che si integri con Trenitalia, Fse e con il sistema portuale ed aeroportuale inciderebbero, in modo decisivo, sul valore della produzione aziendale e ne esalterebbero un efficiente criterio industriale di conduzione. Aggiungendo, infine, che l'azienda unica del trasporto del Grande Salento, così rilanciata ed ammodernata, sarebbe in grado di attrarre nuovi capitali e, di conseguenza, potrebbero ridursi la quota e l'impegno della presenza pubblica".

Uccella chiede risposte serie e di non cedere ad abbaglia da "spirito di parte": "solo cosi - afferma - si comprenderà agevolmente la direzione di marcia da seguire, perché stiamo parlando di un'infrastruttura di tipo strategico meritevole di essere sostenuta dagli stessi fondi Fas".

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