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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Alta capacità nel Salento dentro al Piano per il Sud

Il governo Berlusconi inserisce l'alta velocità fino a Lecce e Taranto nelle opere per il Mezzogiorno: trionfalistici i toni degli esponenti Pdl. Ma Poli Bortone e Lorenzo Ria temono l'ennesimo bluff

ROMA - Pareri contrastanti attorno al Piano del Sud, annunciato dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi: soddisfazione e toni trionfalistici per gli esponenti del Pdl, a partire da Cosimo Gallo che parla di una Puglia e del Salento che "tornano protagonisti" e di Mezzogiorno che "respira finalmente aria di cambiamento e di crescita con il Piano per il Sud approvato in Consiglio dei Ministri": "A fronte di un pressoché unanime consenso delle parti sociali e delle Regioni c'è - spiega - qualche piccola eccezione da parte di chi si vede rubare l'osso mal spolpato delle risorse comunitarie sperperate o lasciate nei cassetti o da parte di chi forse oggi rimpiange di aver lasciato una maggioranza e un partito che dimostra con i fatti di pensare al Mezzogiorno per comiziare contro il Governo ‘leghista'".

"Il Salento - dice Gallo - è inserito con l'alta capacità fino a Lecce fra le tre priorità ferroviarie infrastrutturali e strategiche e questo di per sé basterebbe a far entrare nella storia un ministro (Fitto) e un intero governo che per la prima volta pensano davvero al Sud e alla Puglia". Di visione diametralmente opposta, Lorenzo Ria dell'Udc: "Ci fa piacere - puntualizza - che il governo abbia deciso di darsi una mossa sulle questioni importanti per l'Italia dando il via libera al leggendario Piano per il Sud. Ciò non vuol dire, però, che si siano mantenute tutte le promesse, come sostiene Berlusconi. Anche perché, finché non si chiariscono i contenuti del Piano, siamo solo di fronte all'ennesima accelerata pubblicitaria per mascherare l'inevitabile crisi del suo Governo".

Per Ria sono fuori luogo i "toni trionfalistici utilizzati" soprattutto in questo periodo di difficoltà economica per tutto il paese ed in particolare per il Sud: "È ora - chiarisce - di mettere in pratica i buoni propositi, perché il Mezzogiorno è stanco di sentirsi ripetere ogni sei mesi che è pronto il Piano, salvo poi vedersi scippare periodicamente le risorse che invece gli spetterebbero di diritto. Basti pensare all'annuncio della Banca del Sud a inizio legislatura. Serve un'azione di responsabilità perché le consistenti risorse annunciate ci siano davvero e, soprattutto, serve chiarezza sul se, il come e il quando saranno utilizzati questi fondi".

Non sembra molto convinta Adriana Poli Bortone di Io Sud del Piano governativo per il Mezzogiorno: "Questa è bella- commenta ironica -, siamo assolutamente d'accordo con Berlusconi che ha sottolineato l'incapacità delle amministrazioni del Mezzogiorno nell'utilizzo dei fondi messi a disposizione dell' Europa. Proprio così! Berlusconi ha trovato l'interlocutore giusto per chiedergli eventualmente quanti fondi comunitari è riuscito a spendere tra il 2000 e il 2005 quando era governatore della Puglia".

"Questa pioggia di miliardi - aggiunge - solo ed esclusivamente per il Sud è molto sospetta, specifica la senatrice, sarebbe ben gradita se fosse vera, ma contrastante con il rigore di Tremonti e con tagli effettuati in maniera molto pesante su scuola, università, enti locali, infrastrutture ed enti locali. Sarebbe singolare, molto singolare inoltre che non si trovino i soldi per restaurare la Casa dei Gladiatori di Pompei o per assumere ricercatori dell'università e poi, d' un tratto spuntano 100 miliardi per il Sud. Ciò significa che da lunedì quando andremo a discutere in Commissione bilancio sulla legge finanziaria saremo autorizzati a sperare che vengono approvati tutti gli emendamenti in favore del Sud considerato che il ministro Fitto ce ne assicura la copertura finanziaria. Se così non sarà, ecco servita l'ennesima bugia o bluff da disperata campagna elettorale".

Pronta la replica alla presidente di Io Sud del senatore Gallo: "Per una volta che un Governo approva un atto importante ed inserisce nelle priorità infrastrutturali del Paese l'Alta Capacità fino a Lecce, piuttosto che fare quadrato tutti insieme c'è chi, come la senatrice Poli Bortone cerca a tutti i costi polemiche e rivendicazioni. Da quando è finito il Consiglio dei ministri, la senatrice Poli Bortone ha cercato il pelo nell'uovo e in serata è incappata pure in una bugia. Mentre non vi è memoria dell'emendamento di cui parla, gli atti dicono che a fine 2008 lei che era appena stata eletta nella lista del Pdl al Senato, firmò con noi la mia mozione che impegnava il Governo a portare l'alta capacità ferroviaria fino a Lecce; quando nel 2009 votammo quella mozione, lei che nel frattempo aveva lasciato polemicamente il Pdl non partecipò nè alla discussione nè al voto. Vi è di più: per l'approvazione di quella mozione - dice - furono determinanti i voti dei colleghi della Lega, a dispetto delle polemiche pretestuose. Consiglio alla Poli - conclude Gallo - di rilassarsi e rassegnarsi. E' abbastanza triste vedere che oggi prova solo rabbia perchè a firmare il Piano per il Sud è il ministro Fitto".

Secondo il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, con l'alta velocità ferroviaria sull'asse Napoli-Bari-Lecce-Taranto, tra le grandi opere finanziate dal Piano, arriva una svolta per il grande Salento: "Il rilancio del Sud - afferma - riparte sostenendosi sulle basi solide di ben 80 miliardi di euro di interventi, cercando di reggersi su tutti i pilastri, dalle infrastrutture ai trasporti, dall'istruzione alla fiscalità di vantaggio, sino all'innovazione finanziaria della Banca del Mezzogiorno. Uno sforzo e un successo per il meridione da ascrivere alla pragmatica e costante azione del Ministro per le Regioni Raffaele Fitto".

Secondo Gabellone "nessun governo nazionale della politica recente del nostro Paese ha dimostrato, al di là di strumentalizzazioni e polemiche pretestuose, un interesse così concreto, reale nella direzione di un appianamento del costante e crescente divario storico tra lo sviluppo del Settentrione e del Sud Italia".

Per Salvatore Greco della Puglia prima di tutto, con questo Piano per il Sud, "la questione meridionale diventa una questione che riguarda tutto il Paese e il fatto che il Governo abbia assunto la regia degli interventi che saranno cantierizzati per un importo di cento miliardi di euro è la conferma di questo. Il Piano per il Sud e l'avvio della Banca per il Mezzogiorno rappresentano misure concrete e imponenti, per la prima volta dopo decenni di iniziative-spot senza efficacia strategica".

Luigi Lazzari, parlamentare del Pdl, evidenzia come l'alta velocità fino a Lecce e Tarano sia "una delle grandi notizie tra le grandi opere previste dal Piano per il Sud": "Le grandi opere previste sono quelle che servono per colmare il gap infrastrutturale del Sud. E' la prima volta, con il Governo Berlusconi, che la Puglia e il Salento divengono oggetto di programmazione strategica. Ringraziamo il Presidente Berlusconi, il ministro Fitto e il ministro Tremonti. Questo Piano dimostra quanto false e pretestuose siano le polemiche delle Regioni rosse e sprecone e quanto insulse siano le critiche sul fatto che il Piano si limita a riprogrammare risorse già assegnate. ... e vi pare poco!?"

Soddisfatto anche il consigliere regionale, Roberto Marti: "Le priorità per lo sviluppo del Sud individuate nel Piano approvato oggi dal Consiglio dei ministri, sono le attuali debolezze: sicurezza, infrastrutture, responsabilità e pubblica amministrazione più efficiente sono quel che serve per ottimizzare gli investimenti e garantire sviluppo. Chi dice che non ci sono risorse non vuole chiaramente ammettere di non aver saputo cosa farne fino ad oggi. Le risorse ci sono e sono quelle che le Regioni non sono riuscite a spendere efficacemente e nei tempi europei".

"Credo - aggiunge - che con l'allungamento della linea di alta Capacità ferroviaria fino a Lecce, poi, il Salento potrà finalmente uscire dall'isolamento e dal gap infrastrutturale che lo vedeva penalizzato rispetto al resto della Puglia".

E anche il movimento per la regione Salento accoglie positivamente l'approvazione in Consiglio dei Ministri del Piano per il Sud: "L'auspicio è che il Piano Sud - afferma il responsabile Paolo Pagliaro -, che condividiamo nel metodo, possa definitivamente intervenire nel merito, sconfiggendo l'isolamento infrastrutturale del nostro territorio, non solo dotandolo dell'alta velocità, ma anche potenziando i porti di Taranto e Brindisi e gli aeroporti del Salento".

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