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Barba junior si presenta, il Pd pungola sul "Barocco"

Stasera convention del Pdl allo Schipa per le regionali. Schirosi e compagni: "Contesta i fondi al Premio? Dimentica lo sperpero dello zio sindaco…". Barba senior: "Il Pd? Un triste gerontocomio.."

Campagna elettorale e polemiche ancora vive in riva allo Ionio. E così mentre stasera i vertici del Pdl leccese si ritrovano al Teatro Schipa per una convention di presentazione del candidato al consiglio regionale, Antonio Barba, alla vigilia riecheggia ancora il botta e risposta avviato ormai da giorni tra il circolo del Pd e il deputato gallipolino Vincenzo Barba. L'ultimo tema del contendere rimanda direttamente alle polemiche legate ai contributi pubblici da elargire (o meno) per manifestazioni di richiamo quali il Premio Barocco e sul proliferare dei comitati elettorali spuntati in ogni dove nella cittadina ionica. L'argomentazione sui finanziamenti comunali al Premio Barocco, "esiliato" ormai da un triennio dalla "città bella" fin dai tempi dell'amministrazione Barba, è stata al centro di un passaggio del confronto televisivo che ha visto impegnati nei giorni scorsi tre dei quattro candidati alle regionali in terra gallipolina: Antonio Barba (Pdl), Sandro Quintana (Udc), Tommaso Scigliuzzo (Idv). E proprio sulla presa di posizione di Barba junior si è concentrata l'attenzione del gruppo consiliare del Pd che non ha disdegnato di "pungolare" il nipote del deputato gallipolino Vincenzo Barba

Il Pd e la memoria corta del Pdl: "Antonio Barba dimentica i 300 mila euro per D'Alessio e una sfilata di moda"
Rammentano, dal loro punto di vista, i consiglieri comunali del Pd gallipolino: "Durante un dibattito televisivo Antonio Barba, candidato alle Regionali per il centrodestra, ha giustificato il fermo diniego al Premio Barocco per il contributo (circa 70mila euro) che il nostro Comune avrebbe dovuto erogare per l'evento, un appuntamento annuale che i nostri responsabili istituzionali hanno in prima fila frequentato per quasi 40 anni per poi sbarazzarsene per le ‘note' ragioni. E intanto vanno erogati 75mila euro annui per il Carnevale! Ha asserito, con grande convinzione, che un amministratore, come un buon padre di famiglia, non può sperperare denaro pubblico. Non si possono, a dire del nostro candidato, spendere 70mila euro a fronte di una semplice diretta nazionale! È strano! Eppure garantiva alla nostra bellissima città un'inestimabile vetrina nazionale, con tanti spot promozionali che cominciavano una settimana prima e che superavano di gran lunga l'impegno economico del Comune.

Nell'imperversare della campagna elettorale, quello che continua a stupire è la poca memoria non solo di Barba Senior, ma anche di Barba Junior. Dimentica infatti il nostro candidato che suo zio, il deputato Barba, quando era sindaco della nostra città, è stato mandato a casa per una variazione di bilancio di 300 mila euro fatta per favorire un concerto di Gigi D'Alessio ed una sfilata di moda. Allora non si conosceva forse il principio del buon padre di famiglia? La nostra città langue, vittima e prigioniera di veti e ripicche di carattere strettamente personale, il cui lungo elenco è a tutti noto. Ci auguriamo che finalmente i gallipolini aprano gli occhi, perché purtroppo i fatti ci insegnano che non basta essere gallipolini per fare gli interessi della nostra Gallipoli. Anzi vorremmo oggi sapere, giacché siamo in tema, di quali vantaggi socio-economici in quest'ultimo decennio la città ha potuto godere grazie a chi, gallipolino doc come si autocelebra, è stato eletto nell'assemblea regionale, a Palazzo Madama e a Montecitorio".

Barba senior replica alle polemiche sull'abbuffata di comitati elettorali
Sul versante del Pdl, Vincenzo Barba non si è fatto pregare più di tanto ed ha puntualmente replicato alle varie esternazioni del circolo Pd, puntando l'indice non tanto sul tema Barocco e contributi, ma per lo più sul tema delle "contestate" inaugurazioni a iosa dei vari comitati elettorali in città. Dice Barba: "Quanto pallore, quanta tristezza, quanto grigiore traspaiono dalle parole del Circolo Pd di Gallipoli, diventato ormai un gerontocomio in cui non si ha più nemmeno memoria dei tempi che furono. Come fanno quei signori vetusti, limitati, non amanti del bello e con le bende agli occhi a dimenticare lo sfarzo che nella città profondevano a piene mani, quasi come un'autentica dimostrazione di forza, i loro big, i loro leader e i loro comitati? Come fanno a dimenticare cosa accadeva quando c'erano i potenti di turno, adesso mandati in pensione o nel Museo paleontologico della Politica? Noi che abbiamo memoria ricordiamo perfettamente quando, con il vento in poppa, solo qualche anno fa c'erano più ‘comitati rossi' che attività commerciali durante il periodo elettorale. Noi ricordiamo perfettamente quando sponsorizzazioni particolari e foraggiamenti vari consentivano ai comitati del centrosinistra di sorgere come funghi. E ricordiamo tutto ciò non perché siamo seguaci di Pico Della Mirandola, bensì perché certi fatti accadevano solamente 12, 24, 36 mesi fa… E che dire, poi, degli inutili fuochi d'artificio, delle faraoniche coriandolate, delle mirabolanti ospitate di attori e attrici? E le pantagrueliche cene elettorali a casa di quello o di quell'altro amico? Tutto dimenticato? Tutto messo in soffitta? È passato così in fretta il tempo per questi signori, avvezzi ormai soltanto al semolino e al livore politico, pronti solo e soltanto a sbirciare ed origliare in casa altrui?

La verità è che, andati in pensione i big, i signori della sinistra si sono afflosciati come palloncini sgonfi e non fanno altro che vedere scheletri negli armadi e fantasmi all'orizzonte. Dimostrino, carta e fatti alla mano le loro calunnie, altrimenti saranno considerati per sempre come menzogneri denigratori. Quanto a noi, è bene che quei signori sappiano che siamo in procinto di aprire altrettanti comitati e altrettante sedi politiche, poiché l'entusiasmo e la condivisione della gente nei nostri confronti meritano l'attivazione di questi momenti di democrazia e di dialogo. Al contempo ci scusiamo con i tanti gallipolini e con i tanti salentini che vorrebbero metterci a disposizione le loro location, ma che a causa della mancanza di tempo e di materiale elettorale non possiamo contribuire ad allestire".

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