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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Barba: "Venneri perde pezzi. Una Giunta da rottamare"

Gallipoli, dopo le dimissioni del neo assessore al Turismo e Cultura, Casalini, il deputato Pdl intravede segni di "cedimento" della nuova maggioranza: "Il sindaco sbanda, altro che turbodiesel"

GALLIPOLI - Se l'amministrazione Venneri è in brusca frenata o continuerà la sua marcia verso il governo della città lo si vedrà prossimamente. Per ora le dimissioni del neo assessore alla Cultura. Turismo e Spettacolo, Carlo Casalini, vengono confermate dal diretto interessato come riconducibili a ragioni solo "personali". Certo in politichese potrebbe anche essere tutto e il contrario di tutto, ma per ora non ci sono altri elementi che facciano propendere per altre motivazioni legate agli assetti della nuova maggioranza. Elementi di rottura e di "sfilacciamento" invece sono lampanti per il deputato cittadino Vincenzo Barba che annovera l'ultima decisione rimbalzata da Palazzo Balsamo come iol segnale evidente della "inconsistenza dell'azione politica e amministrativa" intrapresa dal primo cittadino all'indomani della crisi e della ricomposizione di una nuova maggioranza. Una amministrazione quella di Venneri che "perde inesorabilmente pezzi, e che sarebbe soltanto da rottamare" commenta Barba.

Che aggiunge: "Notizia dell'ultima ora sono le dimissioni dell'assessore al Turismo Casalini, in una città a vocazione turistica. La coincidenza o la presa di responsabilità di Casalini è tutta rintracciabile nella frase con cui esordì al suo insediamento: "Venneri non è un diesel, è un turbodiesel!". Delle due l'una: o Casalini non aveva alcuna competenza riguardo alle quattro ruote, oppure il turbodiesel, anche con il suo personale contributo, si è trasformato in un motore ad un cilindro. Che ad andarsene dalla Giunta sia stato il più entusiasta sostenitore la dice lunga sullo stato di crisi di un Governo Cittadino che sta in piedi solo e soltanto per una promessa fatta ad una società privata. È doveroso complimentarsi con Casalini per la recuperata dignità e la tempestiva capacita intellettiva che lo hanno portato, al primo annusamento di puzza di bruciato, a rendersi conto dei rischi a cui sarebbe andato incontro, rischiando di restare con le mani nella marmellata".

E secondo il deputato cittadino quanto sta avvenendo nelle ultime ore non è altro che la "naturale" conseguenza di quanto preannunciato da chi si è dissociato dalla nuiova rotta intrapresa dall'amministrazione Venneri. "Il catorcio venneriano" continua Barba, "era uscito dalla fabbrica già con enormi difetti di costruzione, poiché nel momento in cui si era dissociato dal Pdl, il Sindaco aveva automaticamente perso la garanzia di qualità e di solidità che l'aveva portato al volante di quell'autovettura che non solo non può macinare i chilometri che millanta Venneri, ma è destinata inevitabilmente allo sfasciacarrozze. Sono bastati i primi 50 metri di percorso a far comprendere a tutti che Venneri non era un pilota e che la sua autovettura non era certamente una fuoriserie".

E conclude con una auspicio finale: " Quando anche gli altri assessori e il gruppo-accozzaglia tutto si renderanno conto della trappola in cui sono caduti, il catorcio venneriano, che a fatica ha compiuto i suoi primi metri, si fermerà definitivamente e la nostra città si libererà da una zavorra che ne ha frenato mesi di possibile crescita e soprattutto di certo sviluppo".

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