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Sabato, 27 Aprile 2024
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"I tagli su misura per Palazzo Carafa". L'anno zero secondo Salvemini

Dal risanamento finanziario del Comune, dalla riorganizzazione degli uffici dell'ente e dalla revisione dell'organico dei dirigenti, parte la ricetta del candidato di Sel, La Puglia per Vendola e Federazione della Sinistra

LECCE - Poichè il risanamento dei conti è un percorso obbligato - e nel caso di Lecce, lo era prima ancora che lo dicesse il governo Monti - allora non si può che ripartire da una sostanziale tabula rasa a Palazzo Carafa. Inizia dall'analisi della cruda realtà, la ricostruzione che Carlo Salvemini, che il 22 gennaio contenderà a Sabrina Sansonetti e Loredana Capone il ruolo di sfidante del sindaco Paolo Perrone in rappresentanza del centrosinistra, immagina per Lecce.

 
Revisione delle spese, utilizzazione degli immobili di proprietà del Comune invece che alienarli, mettere mano al numero di dirigente in organico e ai finanziamenti a Lupiae ed Sgm. Questi gli obiettivi principali dell'azione di rinascita amministrativa di Palazzo Carafa. "Bisogna agire su due leve fondamentali - spiega il promotore di Lecce2.0dodici -: la lotta agli sprechi da una parte, il recupero dell'evasione dall'altra; eliminare l'Istituzione dei Servizi Sociali una struttura che s'è dimostrata inutilmente costosa, indipendentemente dai meriti di chi vi lavora;  centralizzare gli acquisti con la creazione di un provveditorato; utilizzare gli immobili di proprietà comunale come sede degli uffici, risolvendo i contratti di affitto, cioè esattamente il contrario di quanto si sta facendo; rivisitare i contratti Telecom, Enel, Aqp, Gas, spazzatura e conferimento; rideterminare la dotazione organica per quanto attiene i dirigenti; rivedere i corrispettivi versati alle società miste Lupiae ed Sgm per i servizi loro affidati; recuperare effettivamente l'evasione tributaria attraverso la realizzazione di una gestione centralizzata ed uniformata dell'anagrafe dei contribuenti, un sistema integrato di gestione delle entrate tributarie, un portale dedicato al cittadino".
 
Un altro aspetto sul quale Salvemini era già intervenuto più volte, marcando streddo la condotta contabile dell'amministrazione Perrone sin dal suo insediamento, è quello legato alla nuova riforma della pubblica amministrazione; "Anche a Palazzo Carafa sarà necessario restituire protagonismo a trasparenza e merito, per troppo tempo dimenticati. In questi ultimi quindici anni, sono stati spesi centinaia di migliaia di euro senza tenere conto di chi ha lavorato di più e meglio. Mettere a confronto le retribuzioni dei dirigenti di Palazzo Carafa con quelle dei loro colleghi di altre città provoca obiettiamente stupore"
 
Per Salvemini non è una questione di giudizi o censure sulle professionalità e capacità di ciascuno, "ma porsi, doverosamente, un obiettivo di contenimento della spesa, di trasparenza, di responsabilità. E’ quindi necessario cambiare, partendo da alcune scelte strategiche. Ribadire l’omnicomprensività della retribuzioni dirigenziali per evitare il ripetersi di ingiustificate anomalie: lo stipendio percepito da ciascun dirigente remunera le diverse attività eventualmente prestate per conto dell’ente; ridurre l’ammontare complessivo dei cosiddetti premi di risultato allineandolo alle medie nazionali; determinare obiettivi di dettaglio che devono essere misurati e verificati dotando il nucleo di valutazione di strumenti e mezzi adeguati". 

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