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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Caro sindaco, la discarica di Poggiardo va chiusa"

Se non si avranno risposte certe circa l'avvio del nuovo impianto complesso per i rifiuti a Poggiardo, il Il consigliere regionale Aurelio Gianfreda chiede nel frattempo la chiusura della discarica

POGGIARDO - "I cittadini di Poggiardo hanno sopportato con spirito di solidarietà i disagi per i cattivi odori provenienti dal malfunzionamento dell'impianto di biostabilizzazione di Poggiardo. Ma poiché non si ha nessuna certezza circa l'entrata in funzione del nuovo impianto complesso per i rifiuti a Poggiardo e poiché una soluzione individuata come provvisoria in piena emergenza, nell'estate del 2006, si protrae ormai da tre anni, è il caso di ottenere la chiusura dell'impianto".

Lo ha scritto il consigliere regionale Aurelio Gianfreda in una lettera indirizzata al prefetto, al commissario per l'emergenza ambientale, Nichi Vendola, al presidente della Provincia, Antonio Gabellone, al presidente dell'Ato Lecce 2, al sindaco di Poggiardo, Silvio Astore e a tutti gli organi di stampa.

Gianfreda ha chiesto quindi al sindaco di emettere un'ordinanza di chiusura dell'impianto, se entro breve termine non arriveranno risposte certe circa la data per l'avvio del nuovo impianto complesso per i rifiuti previsto a Poggiardo e se entro il 31 dicembre non saranno attivati i controlli sulle emissioni da parte di Provincia, Arpa e gli altri enti autorizzati, visto che fino ad oggi gli unici controlli sono stati affidati alle centraline della stessa ditta che gestisce l'impianto (stando a quanto certificato sino ad oggi dalla Asl).

Ecco allora che il consigliere regionale chiede alle autorità di attivarsi subito anche per il trasferimento dei rifiuti agli impianti in funzione in provincia di Lecce, cioè a Cavallino e a Ugento, per evitare che invece siano portati nelle discariche delle province di Brindisi e di Taranto con ulteriori aggravi dei costi per gli enti pubblici e quindi per i contribuenti.

Scrive Gianfreda, nella sua lettera, sottolineando lo spirito di solidarietà dei cittadini e la responsabilità del sindaco di Poggiardo, Silvio Astore: "I cittadini di Poggiardo hanno sopportato con spirito di solidarietà i disagi per i cattivi odori provenienti dal malfunzionamento dell'impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, pur manifestando con civile compostezza, non hanno mai impedito il conferimento dei rifiuti in un impianto siffatto".

Il sindaco, da parte sua, si sarebbe comunque impegnato per evitare che nel Salento si registrasse un'emergenza rifiuti al pari di Napoli e Palermo: "Il primo cittadino di Poggiardo - sottolinea il Gianfreda - non ha mai eseguito le ordinanze del Tar e del Consiglio di Stato che gli hanno dato ragione in merito alla chiusura dell'impianto. Egli ha piuttosto preferito seguire il cronoprogramma istituzionale sancito dalla Prefettura, dimostrando un alto senso di responsabilità istituzionale".

Ma fino ad oggi non si hanno certezze circa l'attivazione del nuovo impianto complesso previsto a fine 2009 e inizio 2010. Inoltre il commissario ha ulteriormente prorogato il funzionamento dell'impianto di biostabilizzazione fino al 28 febbraio 2010. Ecco perché il consigliere regionale chiede al sindaco di emettere l'ordinanza di chiusura della discarica. Il rischio è che una soluzione provvisoria, individuata in piena emergenza nell'estate del 2006, diventi definitiva.

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