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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Edilizia popolare: via libera per tre regolamenti ma resta il nodo delle case parcheggio

Approvate all'unanimità le delibere sull'autogestione degli alloggi popolari, sulla ripartizione delle spese e sulla perdita dei requisiti. Per la prossima seduta l'assessore Monosi conta di approvare anche l'ultimo documento, il più delicato

LECCE – Il consiglio comunale che si è tenuto oggi a Palazzo Carafa non ha potuto dirimere la matassa più scottante in tema di edilizia popolare. Argomento che negli ultimi mesi ha suscitato anche l’interesse della Procura della Repubblica, relativamente alla presunta compravendita di voti denunciata nella scorsa primavera dal consigliere comunale Antonio Rotundo e dalla deputata Teresa Bellanova, del Pd.

Sui banchi dell’assise comunale, infatti, non è arrivata la delibera relativa agli alloggi parcheggio, per quanto in commissione se ne sia parlato almeno una dozzina di volte. L’assessore con delega al ramo, Attilio Monosi, ha dichiarato che l’inconveniente si è verificato solo per mancanza del tempo necessario a limare gli ultimi dettagli.

L’amministrazione comunale vuole correre ai ripari con un regolamento che non c’è mai stato. Ma quando i criteri oggettivi degli articoli sostituiranno la discrezionalità che si è avuta fino ad oggi, inevitabilmente i nodi verranno al pettine. Quella abitativa è un’emergenza non secondaria nella città di Lecce e la gestione di questa fase transitoria sarà molto delicata. Inevitabilmente ci saranno delle posizioni non conformi alle regole e dovranno essere risolte.

Intanto la minoranza attende ancora di sapere dall’ufficio Casa quanti sono gli alloggi nella disponibilità del Comune, quanti quelli assegnati in base ad un provvedimento, quanto quelli occupati e quante le procedure di sfratto in corso. E senza conoscere quei numeri non voterà in consiglio. Posizione oggi ribadita da Antonio Torricelli, del Pd, che ha invitato il governo ad aprire un tavolo di “concertazione” e ad affrontare politicamente e socialmente la questione che presuppone una forte assunzione di responsabilità nei confronti di chi non ha la possibilità di garantirsi un tetto sopra la testa.

Carlo Salvemini, di Lecce Bene Comune, ha invitato la maggioranza a non limitarsi al “compitino”, cioè all’approvazione del regolamento, ma di fare in modo che le regole poi vengano effettivamente rispettate per porre fine alla discrezionalità e anche ai condizionamenti. Per farlo, ha detto, bisogna dotare l’ufficio Casa ( che da qualche giorno non è più diretto da Antonio Naccarelli, sospeso in seguito alle note vicende giudiziarie) del personale adeguato così come previsto dalla legge, evitando che la gestione sia demandata a personale preso in prestito dalla Lupiae Servizi come avvenuto fino ad oggi. 

Nella seduta odierna, però, si è registrato il via libera all’unanimità al regolamento per la costituzione e autogestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, a quello per la rendicontazione delle spese accessorie, per la ripartizione degli oneri tre ente gestore e assegnatari, per il riparto delle spese tra gli utenti e per l’autogestione della manutenzione ed infine a quello che elenca i requisiti senza i quali si perde il diritto ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica.

Leggi il regolamento sulla perdita_requisiti

Leggi i due regolamenti_erp

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