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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Alliste

Consiglio contro sentenze Corte europea sul Crocifisso

Il consiglio comunale di Alliste vota all'unanimità delibera contro la sentenza della Corte europea dei diritti umani di Straburgo sul crocifisso nelle aule istituzionali, su proposta di Adamo (Udc)

ALLISTE - Il Consiglio Comunale di Alliste ha votato all'unanimità la delibera presentata dal Consigliere Cosimo Adamo, Commissario Cittadino dell'Unione di Centro, contro la Sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, che, nelle scorse settimane, ha stabilito che il Crocifisso, presente nelle aule scolastiche e nella gran parte degli uffici pubblici, sarebbe una violazione della libertà di religione, ordinando la rimozione.

Secondo Adamo, il Crocifisso "è la trascrizione simbolica di una confessione religiosa che nel nostro Paese e nel nostro Comune non può rimanere secondaria alla vita stessa delle istituzioni e dei cittadini, tanto che la stessa storia della nostra cultura e delle nostre istituzioni risulterebbe incomprensibile se si ignorassero o se si negassero le radici che l'hanno generata".

"La sua funzione simbolica - prosegue - esprime, a prescindere dalla religione professata, il fondamento dei valori civili della tolleranza, del rispetto reciproco, della valorizzazione della famiglia, dell'uomo e dei suoi diritti, e quindi rappresenta un simbolo ricchissimo di significati per chiunque, in quanto emblema della sofferenza degli ultimi che lanciano un grido di speranza al quale tutti gli uomini sono chiamati a rispondere".

Per Adamo, il Crocifisso, essendo un "simbolo muto di un'umanità tradita, venduta e martoriata", non discriminerebbe alcuno, ma, "nei vari luoghi in cui abbiamo occasione di vederlo, ci provoca a farci carico di tutti i crocifissi in carne ed ossa che quotidianamente continuano ad essere traditi, venduti e martoriati": "La nostra comunità - specifica - ha da sempre sostenuto e sostiene i valori della tolleranza, della difesa dei più deboli, del riconoscimento di tutte le culture e di tutte le religioni, nel rispetto della legge, fornendo assistenza alle famiglie in difficoltà e alle persone che vivono in situazioni di disagio, senza distinzioni di religione, stato sociale e provenienza".

Il Crocifisso, secondo Adamo, non appartiene ai partiti o alla politica e non deve essere strumento da usare contro qualcuno o a favore di qualcun altro, perché "la chiarezza del suo messaggio non esclude nessuno". Il Consiglio Comunale ha dunque deliberato che il Crocifisso debba restare nelle aule delle scuole, perché "la storia, la tradizione e la sensibilità dei cittadini allistini e fellinesi, siano adeguatamente interpretate e che contemporaneamente l'integrazione nelle scuole di Alliste dei bambini e dei ragazzi di altre confessioni cristiane, di altre religioni o di nessuna religione, sia considerata una priorità".

Ha deliberato inoltre, che il riconoscimento dei cittadini provenienti da altri paesi con altre culture e altre religioni e la sensibilità nei loro confronti dovranno continuare ad essere le regole auree che ispireranno il comportamento dell'amministrazione, e che gli ultimi rappresentati dal Crocifisso, e cioè quanti bussano alle porte delle istituzioni per chiedere ciò che non riescono a procurarsi da soli, saranno al centro delle azioni che guideranno tutta l'attività amministrativa.

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