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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Consiglio di Stato su 275 sorride alla Regione Puglia

Il giudizio del consiglio di Stato premia la Regione Puglia e ribalta l'espressione del Tar in merito alla Maglie-Leuca: bocciati i sei km finali e la Provincia di Lecce. La Capone: "Vince il Salento"

ROMA - L'ennesimo ribaltone sul caso 275 è servito. Dopo il batti e ribatti dei mesi scorsi e il parere favorevole alla provincia di Lecce, emesso dal Tar, è stato accolto, nella mattinata, dal Consiglio di stato il ricorso presentato dalla Regione Puglia sulla Maglie-Santa Maria di Leuca, per mano dell'avvocato leccese, Gianluigi Pellegrino, che ha sostituito il padre, per difendere le ragioni del governo pugliese sulla vicenda. In buona sostanza, dunque, il raddoppio tanto contestato, che divide i favorevoli e contrari, si farà, ma soltanto fino a Gagliano.

Restano esclusi dalla realizzazione dell'opera i famigerati ultimi sei chilometri, quelli che prevedono la realizzazione del viadotto e che hanno rappresentato l'elemento di maggiore polemica tra Regione Puglia e provincia, a livello istituzionale, e tra comitati spontanei contrapposti rispetto alla logica dell'infrastruttura. Il Consiglio di Stato dà il via libera alla 275, escludendo l'ultimo tratto: accolte le motivazioni della Regione Puglia, contraria agli ultimi sei km, perché ritenuti dannosi e alteranti per l'ambiente ed il paesaggio, tra i più caratteristici dell'intero Salento.

Arriva una svolta fondamentale nella vicenda, con la strada che si realizzerà fino alla ss 210, ma che eviterà quello che per i ricorrenti appare "lo scempio del viadotto e delle gigantesche rotatorie sul capo di Leuca". Il consiglio di stato ha inoltre indicato il rilievo del ruolo della Regione nell'approvazione del progetto definitivo e l'assoluta illegittimità delle motivazioni con cui la posizione della regione non è stata tenuta presente. Esce duramente sconfitta dalla lunga querelle giuridica la provincia di Lecce, che, dopo essersi illusa con il responso del Tar, di fatto raccoglie un duro colpo in quella che era diventata una battaglia tra istituzioni.

Ed arrivano i primi commenti politici rispetto all'ordinanza del consiglio di Stato. Loredana Capone, vicepresidente della Regione Puglia, dichiara: "Il Consiglio di Stato ha bocciato le ragioni della Provincia di Lecce e superato, nel merito, la sentenza del Tar. L'intenzione della Regione era quella di eliminare il viadotto-mostro e di realizzare una strada-parco per tutelare il meraviglioso paesaggio da San Dana a Santa Maria di Leuca, meta di turisti affascinati da uno scenario mozzafiato".

"Oggi - ha aggiunto - vince il Salento che rispetta l'ambiente, realizzando le infrastrutture. Vince il Salento che vuole spendere bene i suoi soldi. Vince la Regione che tutela il meraviglioso paesaggio salentino investendo sulle attività produttive e sul turismo. Il raddoppio della strada statale 275 andava realizzato fino all'intersezione con la provinciale 210, come tutti i Comuni e la Provincia di Lecce avevano convenuto nel 2007 con un accordo poi ingiustamente violato dal Cipe attraverso l'approvazione di un'opera che devasta il promontorio di Leuca. Ora finalmente è assodato che non c'è ragione di attendere".

Negro (Udc): "Ora uno sforzo per avviare i lavori"

"Archiviate le vicende giudiziarie sulla 275 e scongiurato l'ennesimo scempio ambientale ai danni del territorio pugliese, la politica deve fare ora uno sforzo per cantierizzare i lavori e mettere in sicurezza questa importante arteria, onde evitare ulteriori drammi". Questo il commento del presidente del gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, a margine della sentenza del Consiglio di Stato, la quale "va nella direzione auspicata anche dall'Udc, tutelando quella parte di territorio da San Dana a Santa Maria di Leuca, il cui paesaggio naturale conserva ancora un fascino particolare e rappresenta una delle mete privilegiate del turismo in Puglia".

"Eliminati gli ostacoli giudiziari - ha concluso Salvatore Negro - restano ora quelli burocratici e politici per la realizzazione di questa importante arteria che garantirà la sicurezza degli automobilisti e il decollo economico del sud Salento, oggi in una situazione di isolamento ed emarginazione rispetto al resto della provincia a causa degli scarsi collegamenti con la città capoluogo ed il resto della Puglia. La cantierizzazione dei lavori, che noi auspichiamo possa essere fatta per lotti, in modo tale da far partecipare le imprese locali, consentirà anche di ridare ossigeno a queste e all'economia della regione".

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