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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Copertino

Copertino, Udc e Pd chiedono le dimissioni al sindaco Giuseppe Rosafio

Duro attacco dei gruppi di opposizione che fotografano lo stato desolante dell'amministrazione con i debiti fuori bilancio attestati intorno ai 400mila euro: "Siamo allo scontro di potere plateale per il controllo delle risorse"

COPERTINO – “Rosafio si dimetta”. Non c’è speranza o gesto di “clemenza” politica nella nota congiunta, diffusa dall’Udc e dal Pd di Copertino, nel prendere atto di quella che sarebbe, a loro dire, l’unica svolta possibile per l’attuale amministrazione. Le ragioni del fallimento della giunta sono affidate ad un elenco, in cui si sottolineano gli errori del governo locale: “Il patto trasversale Pando – Rosafio ha prodotto il fallimento della nostra città. Immobilismo, incapacità, gestione opaca e improduttiva, comportamenti irresponsabili e superficiali sono le peculiarità dell’amministrazione”.

Con conseguenze, secondo i partiti, evidenti: “isolamento interno ed esterno della comunità”, “assenza totale di credibilità”, “progettualità azzerata da anni”, “degrado delle attività economiche e produttive”, “incertezza e insicurezza dei cittadini”, “dissesti finanziari”. Un quadro che definire “desolante” sembra persino riduttivo. Ma il giudizio offerto da Udc e Pd è questo. Lunedì 27 agosto, dopo quattro mesi dall’ultima seduta, si doveva riunire il consiglio comunale per discutere i debiti fuori bilancio per 400mila euro, ma la maggioranza, com’è noto, non si è presentata.

Un fatto ritenuto “gravissimo” dalle opposizioni e che solleva domande “inquietanti sulla trasparenza della gestione amministrativa e sulla capacità di Rosafio e alleati di garantire risposte risolutive”: “Mercoledì il Pdl – prosegue la nota - ha disertato la commissione bilancio dove la giunta ha depositato la richiesta di altri inasprimenti fiscali sulle aliquote Irpef (oltre 300mila euro) e sull’Imu per la seconda casa. Un conto salatissimo a carico dei soliti e noti contribuenti, da pagare a causa di mancati risanamenti, di una mai avviata riqualificazione della spesa e di inefficienze sistematiche”.

Dal Pd-Udc sono certi: “La parte di cittadini che ha votato Rosafio in buona fede oggi non gli confermerebbe la fiducia. La sua stessa maggioranza lo attacca. Siamo allo scontro di potere plateale per il controllo delle ultime risorse. Così come miseramente è stato stipulato il patto trasversale di potere, altrettanto miseramente è fallito. Dal nulla non può nascere che il nulla. Ma non è sufficiente prendere coscienza dei fallimenti. È indispensabile anche ricominciare a ricostruire e assicurare un nuovo futuro”.

“La crisi economica, pesante per le imprese e dolorosa per i più deboli – chiariscono -, impone iniziative e slanci generosi. Gruppi dirigenti da rinnovare, riforma dei servizi comunali, eliminazione della spesa improduttiva, tasse da abbassare, qualità delle azioni, responsabilità dei comportamenti: è il percorso da intraprendere con rapidità perché la nostra città possa avere il ruolo che merita”.

Per Pd ed Udc una “rinnovata comunità politica” e il rilancio delle attività economiche e sociali fanno parte di un “unico obbligo morale e civico”. Ma, per avviare il tutto e al più presto, occorre, secondo le opposizioni, un gesto semplice: le dimissioni del sindaco.

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