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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Dall'Udc parole chiare al Pd: "No a Vendola candidato"

Casini chiude l'assemblea programmatica, chiedendo discontinuità e reciprocità al Partito democratico: "Serve il modello Brindisi". Pd ora ad un bivio, mentre Vendola è già in campagna elettorale

BARI - Se Vendola sarà il candidato del centrosinistra alle prossime regionali, l'Udc non farà parte della coalizione. Il fulcro dell'intervento di Pierferdinando Casini all'assemblea programmatica regionale dell'Udc è questo ed è un chiarimento che inferte un duro colpo alle strategie del Pd pugliese, convinto di poter strappare un'adesione dello scudo crociato, senza pagare alcuno scotto. Patti chiari, dunque, e amicizia lunga. Casini chiude la partita su Vendola, sottolineando di avere stima per il governatore, "persona perbene", ma evidenziando che la strada da percorrere sia quella della "discontinuità", per dare alla regione un progetto più ambizioso e duraturo, bilanciato sulle reali esigenze del territorio.

Non fa nomi neanche Casini, sullo stile di Sanza, ma la presenza e l'intervento di Adriana Poli Bortone nell'assemblea sanno di "predestinazione": una vera e propria ovazione per la leader di "Io Sud", che ribadisce anche lei di non voler parlare di "nomi", ma di "programmi". Sembra un disco imparato a memoria da chiunque calchi il palco: peccato che alla fine quello che davvero sembra interessare al momento è la ricerca del nome, finendo sempre a parlare di Vendola. Del resto, senza nome, sembra che non si riesca ad uscire dall'empasse che lo stesso scudo crociato sta manifestando in questi giorni, gongolante tra le offerte del Pdl e del Pd.

L'Udc vuole rilanciare il "modello Brindisi" con un'alleanza del Sud, di cui facciano parte sia "Io Sud" che il Partito Democratico. Ma non ci sta a blindature sul nome di Vendola. Perciò, dal partito si dicono pronti ad andare da soli, appoggiando ancora una volta il nome della Poli come proprio candidato. La senatrice, che ha scaldato la platea parlando del percorso comune che l'ha unita ai valori dell'Udc, ha raccolto attestati di stima importanti da tutto il partito (da Buttiglione ad Adornato allo stesso Sanza). Ma è forte il sospetto che possa anche non essere lei la vera carta dell'Udc per le Regionali: in platea non è parsa casuale la presenza dell'ingegnere Nicola De Bartolomeo, presidente di Confindustria regionale, che qualcuno ha già accostato ad una possibile candidatura.

Fatto sta che la richiesta di Casini al Pd è chiara: "reciprocità", non si decide da soli, ma si costruisce insieme. L'invito è indirizzato a Massimo D'Alema, con cui era stato formalizzato un accordo sulle strategie per le regionali, proprio sulla base di quanto avvenuto con la candidatura di Massimo Ferrarese alla provincia di Brindisi: serve, dunque, un candidato esterno anche alla politica, per rilanciare un progetto comune. Altrimenti il banco salta. Alea iacta est. Con Vendola, no grazie. Ora la palla passa al Pd, che deve replicare, cercando di risolvere questa patata bollente di non poco conto.

Anche perché, proprio quest'oggi, Nichi Vendola salirà sul palco dello spazio 7 in Fiera per "La fabbrica di Nichi", ossia il lancio ufficiale della propria ricandidatura alle regionali 2010. Il problema, però, resta a questo punto con quale schieramento, visti i dubbi amletici che assillano il Pd.

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