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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Decreti salva liste, sondaggi, lavoro: i temi del voto

Regionali, ricche di numerosi temi di discussione: dal decreto del governo salva liste all'attendibilità dei sondaggi, ai lavoratori, sino allo scontro a due Palese-Vendola sulla statale Maglie-Leuca

LECCE - La campagna elettorale per le regionali si presenta sempre più densa di appuntamenti, ma anche in Puglia fa capolinea il caso delle liste escluse del Pdl e del "decreto interpretativo" lanciato dal governo Berlusconi. E se Emma Bonino ha sostenuto l'incostituzionalità del decreto, il Ministro, Raffaele Fitto difende la scelta del governo e definisce "singolare" ed "indecente" la polemica. Duro il commento anche di Massimo D'Alema, che ha parlato senza mezzi termini di "un atto di arroganza che non ha precedenti e interviene per cambiare le regole del gioco", ma i toni più forti li ha usati Antonio Di Pietro che ha sostenuto l'idea di "impeachment", in cui sarebbe coinvolto lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, se effettivamente partecipe attivo della stesura del testo. Renato Schifani, presente in Puglia, ha invitato tutti ad abbassare i toni.

A Fitto ha replicato Adriana Poli Bortone, candidata del Terzo Polo, che ha sottolineato come la gestione della fase pre-elettorale del Pdl dimostrerebbe "un partito senza capo né coda", anche se in realtà "il capo c'è ed è Berlusconi, mentre è tutto il resto che manca". Inoltre la senatrice definisce "indecente l'assurdità del ricorso a un decreto per risolvere dall'alto dissidi interni al Popolo della libertà e una dose enorme di approssimazione che investe i vertici nazionali e regionali dei partiti".
Del resto, la Poli ribadisce come i 15 milioni di italiani "ai quali questo decreto, secondo il ministro, consentirebbe di votare avrebbero votato ugualmente, nel rispetto delle regole, quelle liste che hanno rispettato le norme, i tempi e le modalità stabilite dalla legge, che era chiarissima anche prima di questa toppa peggiore del buco".

Critico anche Vendola sul decreto. Il governatore afferma che si tratta di "un atto di gravità inaudita" e che "è un pezzo di fascismo": "Questo decreto è inaccettabile - ha dichiarato - e fa il paio con gli interventi legislativi che hanno cambiato lo statuto dei diritti dei lavoratori". Vendola parla di "colpi di coda pericolosi e violenti di un regime ormai al suo capolinea". E intanto, ieri sera, il governatore uscente e Michele Emiliano, sindaco di Bari, sono tornati "fratelli" dinanzi alla platea del teatro Piccinni, segno di un accordo ritrovato e strategico per il giorno del voto.

Poli Bortone polemica col Pdl sui sondaggi; Rizzi: "Soldi ai disoccupati"
Adriana Poli Bortone polemizza col Pdl sulla questione sondaggi: "Dove il Pdl non arriva con i decreti legge - afferma - prova ad arrivare con la mistificazione dei sondaggi a pagamento. È stucchevole ormai questo continuo blaterare di sondaggi con cui il Pdl prova a colmare nella fantasia il divario che lo tiene lontano dalla vittoria: numeri in libertà a cui non corrisponde la benché minima proposta politica. Peraltro parliamo di sondaggi a pagamento, pagati dall'uno o dall'altro, e parliamo di istituti dei quali ormai si dice l'uno essere vicino alla sinistra l'altro alla destra e così via: questo la dice lunga sulla obiettività di queste rilevazioni".

Per la Poli "il Pdl insegua pure le rilevazioni, noi agli elettori proponiamo invece una rivoluzione, che parta una volta tanto da una donna, dalle tante donne che hanno aderito alla nostra proposta politica, e investa tutta la regione: a noi interessano le persone, i loro problemi, le diverse ipotesi di soluzione degli stessi; i numeri li lasciamo agli altri".

Il leader di Alternativa Comunista e candidato alla Regione, Michele Rizzi, torna a puntare l'attenzione sui temi del lavoro: "In Puglia - asserisce - c'è una marea di disoccupati che non viene mai citata dai mass media. Sono i senza voce che riempiono le liste di collocamento e che, spesso per l'età avanzata, non hanno alcuna possibilità di trovare lavoro in questo sistema di iniquità sociale. Alternativa comunista ha un'idea chiara a riguardo che è quella di introdurre un reddito sociale per i disoccupati. Un reddito sociale finanziato dai tagli ai soldi pubblici regalati al padronato da Fitto e da Vendola. Un reddito sociale che non deve sostituire la ricerca di un lavoro stabile, ma deve essere un ponte verso la ricerca di un'occupazione. Il mio impegno e quello di Alternativa comunista è diretto a dare voce ai movimenti dei disoccupati che vedono anche rappresentanza nelle nostre liste con il responsabile barese, Petruzzelli e quello tarantino, Alfano. I Poli borghesi finanziano il padronato, Alternativa comunista finanzierà i disoccupati ed i loro interessi. In questo siamo ancora una volta alternativi".

Querelle sulla ss275 tra Vendola e Palese
Non si placa la polemica sul caso della statale 275 Maglie-Leuca e sulla delibera Cipe sul raddoppio della strada. Vendola accusa il "ragionier Palese" di nascondere ai cittadini salentini la verità sulla questione "per puri scopi elettorali": "La Regione Puglia - si legge in una nota ufficiale - ha certamente sostenuto e approvato il progetto per il raddoppio della ss 275, ma non un progetto qualunque. Il nostro è un progetto di strada parco che dall'intersezione con la provinciale 210 fino a Santa Maria di Leuca deve necessariamente restringersi e rimanere a due corsie, sia pure con la messa in sicurezza, proprio per non deturpare le bellezze del Basso Salento".

"Il ragionier Palese - conclude il governatore - questo lo sa, così come sa che mentre risultavano stanziati 163 milioni per la stragrande maggioranza del tragitto, il governo ha stanziato i 135 milioni di euro solo per la parte che va dall'intersezione con la strada provinciale 210 fino Santa Maria di Leuca per costruire dei mostri di cemento maestosi e che nulla hanno a che fare con la salvaguardia dell'ambiente".

Pronta la replica del candidato del centrodestra: "È noto a tutti ormai che Vendola non ha dimestichezza con leggi, delibere, determine, anche se scritte in italiano, tanto che pure Antonio Di Pietro gli ha detto che in questi anni è stato raggirato da alcuni suoi assessori. A Vendola manderò per posta la Delibera Cipe n. 76 del 2009 nella quale è scritto molto chiaramente che il Governo ha finanziato esattamente il progetto di strada - parco che Regione, Provincia di Lecce e Comuni salentini, chiedevano, trovando anche i soldi aggiuntivi".

"Mente e sa di mentire - prosegue - perché se l'opera non fosse stata aggiornata con le prescrizioni della regione e delle autonomie locali sarebbe costata 136 milioni di euro in meno. Infatti il progetto preliminare prevedeva un intervento di 152 milioni di euro. Se Vendola per salvare un paio di alberi vuole che quella continui ad essere la statale della morte, lo dica chiaramente; così come dica chiaramente che non si politicamente non si rassegna ad ammettere che i soldi per il raddoppio di quella statale li hanno trovati il governo Berlusconi e la giunta Fitto nel 2003 e il governo Berlusconi e il ministro Fitto oggi".

Tondo contro il fotovoltaico selvaggio
Il candidato di Io Sud, Angelo Tondo, mette a fuoco un'altra questione, quella del fotovoltaico selvaggio nel Salento, con impianti che "rischiano di smantellare e devastare la flora e la fauna di questa terra". Secondo Tondo, il rischio è che i contadini e i proprietari terrieri, provati dalla crisi dell'agricoltura, che hanno optato per l'affitto dei i terreni per un ventennio, si troveranno tra le mani in futuro "una patata bollentissima". Occhi puntati anche ai sindaci che starebbero "contrattualizzando la selvaggia installazione del fotovoltaico, senza però inserire una clausola determinante: l'energia prodotta in questa terra deve restare qui".

Secondo Tondo, "la produzione che oggi sembra redditizia per meri fini economici legati all'affitto non comporterà alcun giovamento in termini energetici", perché "l'energia del sole sarà distribuita in tutta Italia e le nostre bollette saranno sempre esose". Dal candidato consigliere critiche anche alle società di impianti fotovoltaici che "hanno fiutato il business", e alla Regione, che "non ha regolato nulla": "I pannelli solari - afferma - possono essere installati sui tetti, sui fabbricati, ma non sui terreni fertili del Salento perché il rischio sempre più tangibile e concreto è quello che la terra sia violentata dal proliferare di impianti fotovoltaici. E il danno al territorio è ingentissimo".

Tondo, pertanto, invita tutti i sindaci della provincia di Lecce e del Salento e la Sovrintendenza per i Beni culturali, affinché blocchino le autorizzazione per l'installazione di impianti fotovoltaici a terra, ribadendo che "Vendola e Palese non sono nuovi a scelte sbagliate a livello regionale quindi il nuovo sta proprio nel vedere figure diverse operare in Viale Capruzzi, per il bene di questa terra": "Il Salento che consegneremo nei prossimi venti anni ai nostri figli - chiude - non può essere questo! E credo che nessuna persona dotata buon senso lo voglia".

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