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Depuratore di Melendugno, il sindaco di Vernole insorge

I lavori per la realizzazione dello scarico a mare dei reflui provenienti dall'impianto a ridosso di San Foca lasciano perplesso Mario Mangione: "Le nostre marine già inetressate da Lecce e Surbo"

"E' con viva apprensione che la comunità vernolese ha appreso la notizia che sono in corso i lavori per la realizzazione dello scarico a mare dei reflui provenienti dall'impianto di depurazione a ridosso della marina di San Foca, a servizio dei comuni di Melendugno, Martignano e Calimera". Il commento è del sindaco della vicina Vernole, Mario Mangione, che ricorda: "Tale forte apprensione è determinata dalla circostanza che le marine vernolesi sono già state interessate, nella parte a nord, zona di San Cataldo, allo scarico di reflui della città di Lecce e da quelli della zona industriale di Surbo, determinando in un lungo lasso di tempo gravissimi danni all'ecosistema costiero nonché all'economia locale. La sola ipotesi di avere analogo scarico nel tratto sud della marina, paventa un ulteriore gravame insopportabile dalla comunità vernolese".

E se è vero che l'intervento ricade nel demanio di Melendugno, dal Comune limitrofo non l'hanno presa bene. Perché "esplicherebbe i suoi effetti nel tratto di mare del comune di Vernole con riflessi di ordine igienico, ambientale ed economico per la comunità vernolese, tenuto peraltro conto della realtà amministrativa che vede il Comune di Vernole e quello di Melendugno aggregati nell'Unione dei Comuni Terre di Acaya e di Roca". A tale proposito il primo cittadino chiede quindi di avviare immediatamente una fase concertativa allargata con il commissario per l'emergenza ambientale On. Nichi Vendola, con l'amministratore unico dell'Aqp Ing Ivo Monteforte, il responsabile del procedimento Emiliano Tarquinioo, ed il sindaco di Melendugno Roberto Felline. Obiettivo: "ricercare un sistema di smaltimento alternativo allo scarico a mare, nonché di essere portato a conoscenza di tutte le decisioni a riguardo che dovessero essere prese nel prosieguo della fase programmatoria ed istruttoria, in spirito di stretta ed efficace collaborazione istituzionale tra i diversi enti, nell'interesse reciproco ed a salvaguardia di tutta la popolazione e dell'ecosistema costiero che, ovviamente, non conosce confini amministrativi".

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