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Difensore civico, nasce il nuovo testo dell'articolo 35

S'è riunito oggi a Palazzo dei Celestini, in seduta straordinaria, il Consiglio provinciale. Approvato anche il bilancio dell'Istituto di culture mediterranee. Pellegrino propone di ridurre il cda

S'è riunito oggi a Palazzo dei Celestini, in seduta straordinaria, il Consiglio provinciale . All'ordine del giorno, in particolare, il nuovo testo dell'articolo 35 dello Statuto provinciale che definisce compiti, prerogative e modalità di elezione del difensore civico e il nuovo testo dell'articolo 16 con la previsione del controllo interno di legittimità sugli atti di determinazione dirigenziale. Sulla base delle modifiche apportate all'articolo 35, il difensore civico esercita il diritto di accesso ai documenti amministrativi per ottenere tutte le informazioni possibili per espletare il suo mandato; accede a qualsiasi ufficio per compiervi accertamenti con facoltà di chiedere notizie e informazioni sulla stato della pratica, sulle cause degli abusi, delle disfunzioni, dei ritardi o delle carenze; promuove una conciliazione paritetica in merito a qualsiasi controversia tra amministrazione e persone all'interno di un provvedimento già adottato; partecipa al controllo interno sugli atti di determinazione dirigenziale; esercita la tutela giurisdizionale sui diritti dell'accesso e le funzioni di garante del contribuente.

Come figura istituzionale, può promuovere, inoltre, rapporti di collaborazione e consultazione con altri difensori civici, con le associazioni di tutela dei cittadini , con altri organismi e autorità di garanzia con i quali definire protocolli d'intesa. Con le modifiche apportate all'articolo 16, invece, il Consiglio provinciale ha stabilito che i dirigenti, per l'attuazione dei propri compiti, adottano determinazioni soggette al controllo interno di legittimità nei limiti e nelle forme stabilite dal regolamento.

Il controllo di eventuale di legittimità è stato riconosciuto al difensore civico, attraverso l'introduzione dell'articolo 5bis del regolamento dei controlli interni. Sulla base di questa modifica, approvata all'unanimità, il difensore civico esercita tale controllo, su istruttoria del segretario generale nei cinque giorni successivi alla richiesta. Nel caso in cui riscontri vizi di legittimità il difensore civico lo comunica al presidente della Provincia e al dirigente interessato. Il presidente si pronuncia nei tre giorni successivi sulla conferma definitiva della determinazione o su suo annullamento per motivi di illegittimità.

Altro argomento affrontato, il rendiconto della gestione dell'anno 2006 dell'Istituto di culture mediterranee, bilancio ha ottenuto 19 voti favorevoli; otto sono stati gli astenuti. Il presidente Giovanni Pellegrino ha poi preso parola, proponendo di ridurre il numero dei componenti del consiglio di amministrazione dai sette attuali a tre. Sarà ora sottoposta all'esame della commissione provinciale. Dopo l'approvazione a maggioranza di alcuni debiti fuori bilancio e del Piano faunistico venatorio provinciale, il Consiglio, con voto unanime, ha approvato due ordini del giorno proposti dal consigliere provinciale Nicolino Sticchi. Con il primo si richiede alla Regione di completare il processo di decentramento amministrativo con il trasferimento alle Province delle risorse finanziarie necessarie per garantire l'esercizio di tutte le funzioni amministrative decentrate a livello provinciale. Con il secondo si impegnano presidente Pellegrino e assessore all'Ambiente Giann Scognamillo ad intervenire presso la struttura commissariale per l'emergenza ambientale e la Giunta regionale perché siano attuate le politiche necessarie per il riutilizzo delle acque reflue depurate e recuperabli.

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