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Elezioni Comunali 2012: Provincia di Lecce Otranto

“Donne e futuro”, Alleanza per Otranto, esordio elettorale in piazza

La civica che sostiene il candidato sindaco Sammarruco apre la serie dei comizi, presentando il poker "rosa" della propria lista, tra fair play con gli altri contendenti e rimandi al "cambiamento" e ad un'idea "diversa" di città

OTRANTO - Donne, futuro, cambiamento. “Alleanza per Otranto” apre le “danze” dei comizi in piazza De Donno, nella sera della domenica delle Palme, e cerca nell’affetto dei sostenitori la risposta unitaria e visiva alla presentazione di qualche giorno prima della lista che fa capo al sindaco uscente, Luciano Cariddi. Si sa, la piazza non è tutto, ma la percezione numerica appare un dato sensibile su cui si giocano umori ed emozioni.

Sui contenuti, invece, la compagine uscita dall’esperienza di opposizione ed allargata a nuove leve, punta sulla partecipazione al femminile, facendo aprire il confronto pubblico da Barbara Ferrari, portavoce del gruppo, e poi da Cristina Stefanelli, Patrizia Tronci, Francesca Bortone e Gabriella Ottini, il poker d’assi “rosa” in campo nella lista. Ciascuna di loro prova a raccontare il proprio rapporto con la città e a spiegare il senso del coinvolgimento diretto nella sfida elettorale. La parole ricorrenti, però, sono due: “futuro” e “cambiamento”.

Non prendono parola, invece, i quattro consiglieri comunali uscenti e gli altri uomini in lista (Antonio Ottobre e Stefano Panareo ). Tocca al candidato sindaco, Corrado Sammarruco, intervenire ed esplicitare le linee del percorso intrapreso. L’incipit è dedicato alla piazza e ai presenti: “Se non avessi gli occhi per vedere – esordisce il capogruppo uscente di minoranza, facendo leva sull’ironia – penserei ad un pesce d’aprile. C’è entusiasmo e voglia di portare la nostra città verso il futuro”.

Sammarruco chiarisce che l’atteggiamento con cui affrontare la campagna elettorale “già bella, entusiasmante, coinvolgente” sia quello della “serenità”. Quindi, un rapido giro di ringraziamenti: a partire dai compagni di opposizione, con un riferimento particolare a Tommaso De Benedetto (è nota la lunga diatriba sulle mancate primarie e sulla sua originale indicazione della base nel ruolo di candidato sindaco, ndr), per la sua dimostrazione di “tenacia” e “caparbietà”; e poi al consigliere provinciale Francesco Bruni, a Pierpaolo Tondo, che “poteva – evidenzia l’avvocato – rappresentare la sintesi, ma siamo sicuri che sia più importante al gruppo la sua presenza a Roma”; ed, infine, a Leonardo Salzetti, sostenitore di Sammarrucco sin dalla prima ora.

Il candidato di Alleanza per Otranto sfoggia il fair playLa piazza (foto M.B.)-2 e ringrazia l’amministrazione comunale uscente, il sindaco, gli assessori e lo stesso Salvatore Miggiano, che “ancora oggi – puntualizza – rappresenta il punto di riferimento della maggioranza”. Un saluto anche a Nuovi Orizzonti, che “arricchisce il panorama politico”, ma che “non rappresenta solo un fatto numerico”: “È la dimostrazione tangibile – asserisce Sammarruco – che l’impianto monolitico dell’amministrazione non esiste più. Del resto, il nuovo nome della lista certifica la fine di quella esperienza”. Le “avvisaglie” sarebbero arrivate con il “caso Marrocco”, ossia con il dissenso pubblico espresso dal consigliere in un’assise a Palazzo Melorio, subito rientrato. “Noto, però – puntualizza Sammarruco -, che quel consigliere che si dissociava, oggi non viene più riproposto in lista”.

“Questa frammentazione del quadro politico – aggiunge – non è certo colpa nostra”. Poi un passaggio ulteriore: “Pensare che nulla sia cambiato rispetto a cinque anni fa è errato. Se noi avessimo riproposto quella compagine, avremmo sbagliato. Abbiamo colto questa esigenza di cambiamento, coinvolgendo alcune donne, non per una questione di quote rosa a cui non siamo affezionati, ma perché si creasse una nuova compagine capace di guardare ai prossimo vent’anni”.

Sammarruco, quindi, si definisce “pazzo di Otranto” ed elenca alcuni punti delle proposte programmatiche, dal lavoro agli otrantini, alla cultura e alla valorizzazione delle potenzialità cittadine inespresse, sino all’attenzione per le imprese: “Chiedo agli imprenditori locali: ma voi vi sentite più tranquillizzati da noi o da loro?”.

Poi una battuta sul pezzo che accompagnerà la campagna elettorale del sindaco: “Abbiamo saputo tramite i nuovi mezzi della rete e i social che farà da colonna sonore la canzone di Ligabue ‘Il meglio deve ancora venire’. Mi permetto umilmente di dare un suggerimento al sindaco Cariddi, cioè, di cambiarlo, perché la domanda che mi sorge è: Ma il meglio deve ancora venire per chi? Per gli otrantini o per i forestieri? Per chi ama la città o chi vuole solo speculare?”.

Sammarruco evidenzia che tutti i “grandi problemi” di cinque anni fa restino sul tavolo: dal depuratore alla viabilità, dal lavoro alla casa. “In questa campagna elettorale – conclude -, mi mancano alcuni amici. Ma, al di là del voto, sento la mancanza di una vicinanza fisica di chi ha condiviso con me tante battaglie. A queste persone, voglio dire che c’era una volta un uomo (il riferimento chiaro è a Martire Schito, sebbene non venga citato esplicitamente, ndr), che amava davvero Otranto. Ogni volta che ricorre l’anniversario della sua scomparsa, lo si ricorda come uno ‘spirito libero e forte’. Sono certo che se fosse qui, sarebbe insieme a noi ad indicarci la strada verso il futuro

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