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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Errore procedurale: consiglio provinciale è rinviato

È stato rinviato il consiglio provinciale convocato nella mattinata: colpa di un errore procedurale che ha costretto Gabellone a rinnovare la seduta. Intanto D'Autilia è amministratore di Alba Service

LECCE - Un Consiglio Provinciale, riunito in seduta straordinaria a Palazzo dei Celestini, è stato interrotto e rinviato dopo l'esame di pochi argomenti all'ordine del giorno. In apertura dei lavori, il consigliere Mario Pendinelli del Gruppo ‘Patto per il Salento' ha preso la parola per dichiarare la sua adesione al progetto ‘L'Udc verso il Partito della Nazione'. Dopo aver preso atto dell'adesione al Gruppo Consiliare Pd da parte della consigliera Loredana Capone, il Consiglio ha deliberato il riconoscimento di due debiti fuori bilancio (Mega.Com s.r.l. e Consorzio Ugento Li Foggi) ed ha rinviato all'unanimità gli altri argomenti dell'Ordine del giorno aggiuntivo per una incompleta messa a disposizione degli atti (già pronti) in favore dei consiglieri provinciali.

A conclusione della seduta il consigliere provinciale Giovanni Siciliano (Salento C'è) ha dichiarato: "Va dato merito alla capacità di relazionarsi con la minoranza ed al tempismo del Presidente della Provincia Antonio Gabellone se non si è consumata una frattura tra le esigenze legittime della minoranza e le prerogative della maggioranza. Il Presidente Gabellone infatti è stato capace di prendere atto positivamente dei rilievi delle minoranze circa le presunte imperfezioni nella convocazione del Consiglio e nella trasmissione degli atti, riuscendo ad interpretare con successo le sensibilità delle stesse minoranze, accogliendole con favore".

Ma sono poco concilianti le opposizioni (Pd, Partito socialista, Idv, Salento c'è, Udc-patto per il Salento), che parlano di centrodestra "ormai con la testa alla vacanze", che "si è ostinato a convocare un Consiglio provinciale che, per ‘incomprensibili' ragioni di urgenza, prevedeva la discussione di alcuni ordini del giorno aggiuntivi, inseriti all'ultimo momento in fretta e furia, senza alcun rispetto del Regolamento per il funzionamento del Consiglio provinciale": "Gli atti - dichiarano dall'opposizione -, infatti, a differenza di ciò che prevede l'art. 69, sono stati messi nella disponibilità dei Consiglieri provinciali solo nella mattinata odierna, a poche ore dall'inizio del Consiglio".

Una volta che l'errore procedurale è stato evidenziato dal gruppo consiliare del Pd, a nome di tutte le opposizioni, il Presidente della Provincia non ha potuto fare altro che prendere atto dell'errore in cui è incorsa la propria maggioranza: "Non è la prima volta - dichiarano dalle opposizioni unite - che ci ritroviamo a discutere di argomenti, i cui atti relativi non sono a nostra disposizione al momento della convocazione del Consiglio provinciale. Auspichiamo che, dopo la pausa estiva, questa distratta maggioranza di centrodestra possa imboccare la strada giusta, per il bene dell'intera comunità salentina".

Ma non ci sta con la ricostruzione delle opposizioni, il capogruppo Pdl, Biagio Ciardo che dichiara: "Le opposizioni si sono aggrappate ad un formalismo ostruzionistico circa la trasmissione degli atti e la convocazione del Consiglio; un formalismo ostruzionistico davanti al quale la maggioranza non ha voluto far pesare la fredda forza dei numeri andando avanti nei lavori: anche in questa circostanza, infatti, si è preferito il dialogo e la mediazione, con in prima persona il Presidente Gabellone ad aprire le istanze del Governo e del centrodestra al contributo delle opposizioni. Prendiamo atto con dispiacere, invece, delle successive prese di posizione dei gruppi di minoranza, espresse attraverso comunicazioni alla stampa che ricostruiscono la vicenda in maniera parziale, con un centrosinistra che si fa scudo delle nostre aperture utilizzandole a proprio favore politico, per imbastire un'improbabile polemica, invece di accogliere positivamente il nostro comportamento e lo spirito democratico con cui siamo arrivati a queste determinazioni condivise con le minoranze. Avremmo potuto tranquillamente, infatti, proseguire i lavori approvando velocemente tutti i punti all'ordine del giorno, rassicurati dagli uffici sulla regolarità del Consiglio e sulla sua convocazione, per cui trasmissione degli atti e notifiche erano andate a buon fine con successo e nei tempi previsti dal Regolamento".

E in queste ore viene reso pubblico il verbale redatto dall'Ufficio di presidenza, dove si legge testualmente: "Oggi 9 agosto, alle ore 14,05, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio della Provincia di Lecce, ha convocato il Dirigente del Servizio Consiglio, Avv. Paolo Vacca, e la sig.a Gerardi Marisa, Segretaria della Presidenza del Consiglio, e il Sig. Cosimo Stifani dell'Ufficio Consiglio, al fine di avviare una puntuale verifica dell'accaduto, ovvero dei motivi che hanno portato al rinvio del Consiglio provinciale causato dalla comunicazione del Rag. Silvio Toma, il quale ha dichiarato al Presidente del Consiglio che le proposte di deliberazioni e relativa documentazione di cui all'o.d.g. aggiuntivo non erano state depositate nei tempi dovuti, e che egli stesso nella mattinata di lunedì 9/agosto aveva provveduto a produrre copia degli atti per il relativo deposito, dopo aver verificato sul proprio computer che gli stessi provvedimenti erano già pronti da venerdì 6 agosto.

L'avv. Vacca comunica, invece, di aver verificato, firmato e depositato i provvedimenti dell'o.d.g. aggiuntivo in data 5 agosto, e di averli trasmessi per l'esame alla 2^ commissione consiliare fissata per lo stesso giorno, alle ore 11,00. A riprova di quanto sopra dichiara di aver espletato l'istruttoria, insieme con la Sig.a Gerardi e di avere riscontrato il deposito degli atti (precisamente: proposte di deliberazioni consiliari n.29 del 12.7.2010 ‘Immobile provinciale Castello Pio - Casarano'; n.36 del 30.7.2010 ‘Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni degli immobili della Provincia', n.37 del 3 luglio 2010 ‘Porzione ex convento Celestini - Ugento') effettuato giovedì 5 agosto, ore antimeridiane, presso l'Ufficio di Presidenza dalla sig.a Gerardi Marisa, immediatamente dopo la conclusione dei lavori della 2^ commissione consiliare. La sig.a Gerardi è presente all'odierna riunione e conferma quanto innanzi.

L'avv. P. Vacca precisa, ancora, che la 2^ commissione, aggiornatasi al 6 agosto, alle ore 11,30, esaminati gli atti nella loro completezza ha ritenuto di sottoporre l'argomento anche all'esame della 1^ commissione consiliare, fissata per lunedì 9 agosto, immediatamente prima della seduta del Consiglio provinciale. Commissione, quest'ultima, che tuttavia è andata deserta. Il dirigente e la sig.a Gerardi confermano, pertanto, a questo Ufficio di Presidenza che il deposito degli atti aggiuntivi e relativi allegati è avvenuto nel pieno rispetto dei termini regolamentari.

Il Sig. Stifani Cosimo, interrogato dall'ufficio di Presidenza, dichiara e conferma che in data odierna 9 agosto, alle ore 9,00, ha materialmente costatato (quindi prima dell'inizio dell'Assise) che gli atti erano regolarmente depositati presso la segreteria della Presidenza del Consiglio. L'Avv. Paolo Vacca e la Sig.a Marisa Gerardi si dissociano, pertanto, in maniera chiara e decisa dalla dichiarazione pubblica di cui innanzi, resa nel corso dell'odierno Consiglio Provinciale dal Rag. Silvio Toma al Presidente del Consiglio, provocandone il rinvio. L'Ufficio di Presidenza preso atto delle dichiarazioni rese dall'avv. P.Vacca, dalla Sig.a Marisa Gerardi e dal Sig.Cosimo Stifani, alle ore 15,25 dichiara chiusa la verifica e rimette il presente verbale al Presidente della Provincia, dott. Antonio Gabellone, per i provvedimenti conseguenti"
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Alba Service: D'Autilia amministratore unico, scoppia la polemica
Damiano D'Autilia, consigliere comunale di Lecce, è stato nominato Amministratore Unico di Alba Service e, secondo il Pd, questa scelta fa diventare ufficialmente Palazzo dei Celestini "una succursale del Comune capoluogo": "Un Ente autorevole, che negli anni passati è stato motore dello sviluppo del Salento - dichiarano Cosimo Durante, Alfonso Rampino, Gabriele Caputo, Roberto Schiavone e Loredana Capone -, oggi si riduce ad essere camera di compensazione di equilibri politici raggiunti altrove. E' impensabile, infatti, che Palazzo dei Celestini vada ‘a ruota' di decisioni assunte presso altri Enti, svilendo il ruolo da protagonista che negli anni si era guadagnato grazie ai passati governi di centrosinistra. In particolare, tale nomina potrebbe apparire una forzatura, tenuto conto ciò che prescrive il bando, in quanto pare che l'interessato avesse un rapporto di consulenza con Alba Service fino a poco tempo fa, ben oltre la scadenza dei termini indicati nel bando stesso".

"L'appello alla ‘saggezza' del Presidente Gabellone - precisano - , affinché ribadisse con una nomina autonoma e non decisa da altri in altri luoghi, è caduto miseramente nel vuoto; immaginiamo, a questo punto, che tanto tergiversare sia stato solo la classica ‘melina' adottata per perdere tempo e far giungere la nomina quando ormai l'attività dell'Ente è pressoché bloccata per la pausa estiva".

Critica anche la senatrice di Io Sud, Adriana Poli Bortone "Tutto come previsto, secondo copione, il solito a cui ci hanno abituato gli amministratori del Pdl. Per accontentare i delusi di un'amministrazione, aggiustano le cose e spostano le pedine da una parte all'altra. Così è accaduto (e ne eravamo certi), per accontentare chi era rimasto a bocca asciutta al comune di Lecce. Un posto al sole gli è stato trovato su altre poltrone. Lo avevamo detto qualche giorno fa. Che questi giorni di riflessione portino consiglio al presidente della Provincia di Lecce Gabellone, perché non proceda a nomine tatticamente annunciate in quel di ferragosto".

"Invece - aggiunge -, manco a dirlo, ecco qua il piattino pronto per gli scontenti di Palazzo Carafa all' Alba Service. La Provincia insomma è diventata quel che temevamo, la camera di compensazione del comune capoluogo e le istituzioni sono state utilizzate non come cosa pubblica, ma per gli affari privati, come proprietà privata appunto, per dare il contentino. Basta con questo tipo di politica. Ci siamo stancati di queste forme che costituiscono l'ennesima mancanza di rispetto per i cittadini. E non ci resta che affermare che non si smentiscono mai dal Pdl, nessuno escluso, anche quando sembrano rinsavire per un istante, constatiamo amaramente che si è trattato solo di un bluff".

Restauri di opere d'arte: l'impegno della provincia
150mila euro sono stati impegnati dalla Provincia di Lecce a sostegno del progetto "La Provincia Restaura": si tratta di contributi per i restauri di opere d'arte mobili esistenti nelle chiese del Salento. Il bando prevede che i soggetti beneficiari siano le parrocchie, le rettorie o confraternite che potranno presentare richieste di contributo per i restauri di dipinti su tela e tavola, affreschi, statue lignee, lapidee, di cartapesta o argento e organi storici.

Il contributo tuttavia non potrà superare il 50% della spesa prevista. Pertanto la cifra con cui si sostiene il progetto sarà complessivamente di 300mila €. Una cifra non straordinaria, ma sicuramente rilevante se si pensa che è superiore a quanto la Soprintendenza dedica annualmente a tutta la Regione: "Questa scelta, la giunta provinciale l'aveva già messa in cantiere all'inizio del 2010 con il bilancio di previsione e intende sottolineare due realtà - evidenzia l'assessore provinciale alla Cultura Simona Manca - La prima è strettamente connessa con la ricchezza del territorio, dove chiese medievali e barocche devono la loro immagine di grande attrazione e documento storico non solo all'architettura, ma anche alle decorazioni interne, con grandi cicli di affreschi, dipinti e con scenografiche e teatrali statue di santi, angeli, madonne".

"La seconda è la volontà - prosegue - di evidenziare e dare impulso a una delle più interessanti realtà dell'ente; quella del gabinetto di restauro del museo provinciale che guiderà l'operazione. Una struttura di eccellenza, unica in Puglia, dove in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici della Puglia, si lavora attualmente per due grandi mostre ‘Echi caravaggeschi in Puglia' e ‘Terra d'Otranto dal Manierismo alla Controriforma', che riceveranno un forte impulso dal progetto La Provincia Restaura".

Ex Convitto Palmieri per ospitare il museo provinciale
"Il primo piano dell'ex Convitto Palmieri, per la sua predisposizione e collocazione, ben si presta ad ospitare il Museo provinciale Sigismondo Castromediano, che oggi ha sede nell'ex Collegio Argento di Viale Gallipoli. L'Università del Salento dovrebbe comprendere le ragioni della Provincia, ma anche della città e del territorio, e recedere dall'idea di insediarvi un anonimo centro euro-mediterraneo di cultura australiana": è quanto dichiara il capogruppo regionale dell'Udc, Salvatore Negro, che ritiene come trasferire il Museo nelle sale dell'ex Convitto Palmieri voglia dire "ridare dignità e valore alla storia di Lecce e del Salento, ed offrire alla città, che sempre più punta sulla valorizzazione dei beni artistici ed architettonici, un ulteriore gioiello per le migliaia di visitatori che ogni anno scelgono il Salento come meta turistico culturale".

L'idea di trasferire il Museo provinciale nella sede dell'ex Convitto Palmieri era già stata avanzata tempo fa dell'ex assessore alla Cultura Aurelio Gianfreda, che la espose alla Commissione competente. All'Università del Salento venne offerta la possibilità di trasferire il progetto nell'ex Collegio Argento, ma. di fronte al rifiuto e alle autorevoli resistenze della stessa Università, nei primi mesi del 2009 il Consiglio Provinciale votò a favore del comodato d'uso: "Ciò non toglie però - precisa - che l'intera faccenda non possa essere rivista. Se l'Università dovesse insistere nel suo progetto, invito sin da ora le forze politiche di Palazzo dei Celestini ed il presidente Gabellone a riportare in Consiglio la questione e a mettere in atto ogni iniziativa, anche giuridica, tesa a riportare nella disponibilità della Provincia l'edificio dell'ex Convitto Palmieri".

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