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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fse: dopo il disastro si tenta di rimediare, ma piovono nuovi attacchi

Venticinque treni fermi senza preavviso, su decisione dell'Ustif per motivi di sicurezza, e utenti su tutte le furie

LECCE – Il day after uno dei giorni più bui di Ferrovie del Sud Est le polemiche non si placano. Semmai, si rinfocolano anche per via di attacchi che arrivano soprattutto da esponenti del Movimento 5 Stelle. Fra questi, il parlamentare Diego De Lorenzis annuncia anche la decisione di inviare esposti alla Procura e alla Corte dei conti.

Da un lato c’è il problema della sicurezza, dall’altro un difetto di comunicazione, peraltro non nuovo in Fse. Tanto che se l’Ustif ha decretato lo stop di ben venticinque treni per possibile logoramento di alcuni componenti, l’utenza non ne ha saputo nulla. E ieri, centinaia di viaggiatori, fra cui molti turisti, si sono trovati davanti a quello che si potrebbe ben definire un binario morto.

Sul piano tecnico, una recente nota di Fse (che ha comunque assicurato di aver sempre svolto manutenzione), illustra la definizione di un nuovo piano di verifica sui convogli sotto la lente, gli Atr-220 costruiti dalla Pesa. Fra le varie problematiche sollevate, quella dei bordini, per i quali “si è concordato di inoltrare all’Ustif tutti i report con le puntuali misurazioni effettuate su ogni singola ruota”. L’ufficio di controllo, a oggi, sarebbe stato “in possesso di una documentazione solo parziale e non aggiornata”. Fse ritiene, in definitiva, che da lunedì prossimo (12 settembre), in coincidenza dell’avvio del nuovo anno scolastico, sarà possibile far ripartire dodici Atr. Gli altri convogli rientreranno in servizio in modo progressivo, al termine della manutenzione straordinaria già programmata.

Nel frattempo, sono giunte anche le scuse pubbliche del commissario di Fse, Andrea Viero. Non solo si è scatenata la bufera sui social, quando gli utenti hanno scoperto sulla propria pelle l’assenza dei treni, senza alcuna forma di preavviso, ma, ovviamente, anche la casella di posta dell’azienda è stata bombardata di posta. Viero non s’è nascosto, davanti alla “insufficiente informazione data in occasione dell'improvviso blocco della circolazione dei treni Atr decisa da Ustif” e ha ringraziato “tutti coloro che si sono prodigati per contenere il più possibile i disagi per i nostri utenti”. Ha parlato di “consapevolezza delle nostre inadeguatezze”, ma ha anche puntualizzato “l’energia e l'orgoglio che tutti in Fse stiamo mettendo per superarle e la determinazione, fortissima, ad uscire presto dal tunnel”.

Intanto, il parlamentare del M5S Diego De Lorenzis annuncia una nuova interrogazione, oltre – come detto - un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti sulle corse dei treni saltate. E ricorda che nel marzo del 2005, il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, rispondendo a una sua precedente interpellanza, aveva dichiarato fatti che oggi più che mai ritiene molto gravi.

“La prima, che i convogli di Fse erano privi dell'apparato Scmt; a seguito della tragedia tra Andria e Corato abbiamo tutti imparato l’importanza di questo sistema di sicurezza”. “La seconda, ancor più grave, è che il progetto di tali rotabili fu approvato, con parere favorevole dell'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi di Bari e della Commissione interministeriale e dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dalla stessa Regione Puglia a dicembre 2008” e “che l'autorizzazione alla circolazione dei treni sulle reti locali era stata acquisita”.

Diego De Lorenzis ritiene inaccettabile che all’improvviso si scopra “che per circa il 70 per cento del parco treni di Fse, ci siano dei gravi problemi sulla sicurezza”. “Com’è possibile – di chiede - che un’azienda di trasporto ferroviario regionale fondamentale per lavoratori, pendolari, turisti e soprattutto per studenti, sia praticamente costretta a bloccarsi per mancanza di un’adeguata manutenzione al parco rotabile certificato dal ministero?”.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Antonio Trevisi, si chiede invece quanto stiano costando i disagi “che stanno coinvolgendo tanti pendolari e chi li risarcirà”. “Verranno finalmente individuati i responsabili?” Tutte domande che saranno poste all’assessorato e agli altri organi, annuncia. “Quella che si sta vivendo – continua - è una vera e propria situazione di caos dove, oltre ai mezzi, mancano le informazioni”.

A suo avviso, tutto questo si sarebbe potuto evitare “avviando una graduale verifica e messa in sicurezza di tutti i treni interessati, anziché arrivare a un provvedimento di blocco che priva improvvisamente la rete Fse dei suoi treni migliori”.

Ieri, dal Pd, il consigliere Ernesto Abaterusso, aveva lamentato che “con l’applicazione del decreto legge Delrio la vicenda che riguarda il trasporto pubblico regionale rischia di oltrepassare i limiti della sopportazione”. “Dopo la strage dei convogli tra Andria e Corato tutto noi abbiamo invocato maggiori controlli e più sicurezza, è vero, ma questo non vuol dire ridurre all’osso, o peggio ancora, bloccare il trasporto ferroviario di un’intera regione”, aveva detto. “E pur comprendendo le tante difficoltà che sta incontrando la nuova dirigenza delle Fse, costretta a dover gestire una situazione disastrosa, credo sia quanto mai necessario muoversi e trovare soluzioni che riducano i disagi e le assurdità”.

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