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Gallipoli Futura rude con Solidoro e Minerva: “Indolenza, noi penalizzati”

Nuove interrogazioni della consigliera Della Ducata per contestare ritardi su atti e proposte di delibere. Segnalato caso di abusivismo

GALLIPOLI - E’ sempre in auge il braccio di ferro a distanza tra il gruppo consiliare dell’opposizione di Gallipoli Futura con il presidente dell’assise comunale di Gallipoli, Rosario Solidoro, esponente del Pd e anche con il sindaco Stefano Minerva e la sua maggioranza. Già nelle scorse settimane i consiglieri comunali di minoranza, Giuseppe Cataldi, Vincenzo Piro, e Mina Della Ducata (che sostituisce Flavio Fasano sospeso temporaneamente dalla carica), di concerto con il direttivo dell’associazione di riferimento, avevano inviato una diffida formale ad adempiere nei confronti del presidente del consiglio Solidoro lamentando ancora una volta un atteggiamento “ostruzionistico” da parte dell’organo super partes che non garantirebbe agli stessi “consiglieri comunali di opposizione il rispetto dei diritti per svolgere l’attività garantita dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti”. Ancora una volta il gruppo di Gallipoli Futura si era rivolto in maniera rude nei confronti dell’esponente del Pd, sfiduciandone il ruolo istituzionale, ritenendolo alla pari del segretario comunale, dei dirigenti e del sindaco Stefano Minerva, responsabile dell’atteggiamento “illegittimo e irrispettoso” nel negare l’accesso tempestivo ad atti dovuti per legge.

Accuse sulle quali il presidente dell’assise si era pronunciato con una istanza ufficiale di risposta evidenziando tempistiche, modalità e norme di regolamento adottate in merito ai rilievi mossi dai banchi dell’opposizione. La querelle ha avuto una nuova appendice nel corso della seduta del consiglio comunale di questa sera nell’ambito del quale la consigliera di Gallipoli Futura, Mina Della Ducata, ha presentato due nuove  interrogazioni indirizzate al sindaco Minerva. Una delle due interpellanze si è focalizzata nuovamente sulle presunte “mancanze” e sullo “sgarbo istituzionale” riservato al gruppo consiliare di Gallipoli Futura costretta secondo i rilievi della consigliera ad attendere mesi per ottenere i documenti e le informazioni che servono per poter adempiere ai compiti di controllo dell'azione amministrativa.

“Documenti ed informazioni che ancora dopo tre mesi” lamenta la nota di Gallipoli Futura, “non sono stati ancora consegnati, compiendo con ciò non solo una scorrettezza istituzionale ed amministrativa, ma perpetrando il reato di omissione d'atti d'ufficio”. Desiderosa di conoscere il pensiero del primo cittadino in merito a tali comportamenti contestati la consigliera ha inteso “conoscere anche i motivi che hanno impedito di iscrivere all'ordine del giorno del Consiglio comunale le tre proposte di deliberazione del gruppo consiliare richieste al presidente dell’assise il 13 dicembre scorso”. Il 31 gennaio scorso infatti essendo abbondantemente decorsi, dal 19 dicembre, i trenta giorni previsti dalla legge e dal regolamento per l’istruttoria, il gruppo di Gallipoli Futura ha diffidato il presidente a provvedere.

“Noi avremmo gradito, visto anche il delicato momento, che almeno la proposta per l’istituzione di una commissione permanente di controllo e garanzia fosse stata inserita subito all'ordine del giorno” scrive la Della Ducata nell’interrogazione “visto l'intento comune di perseguire correttezza, trasparenza e legalità nell'azione amministrativa. Ma il nostro sforzo propositivo è risultato finora vano. Su questo aspetto e sui ritardi vorremmo finalmente che il sindaco si esprimesse solennemente in Consiglio comunale”. Tema delicato di urbanistica, usi civici e occupazioni di aree demaniali da verificare quello contemplato nella seconda interrogazione presentata dal gruppo di Gallipoli Futura corredata da aereofotogrammetria.         

“Segnaliamo al sindaco, visto che il solerte ufficio tecnico, che pure spesso effettua in quelle zone, di cui ora diremo, sopralluoghi ed accertamenti, non ha mosso ad oggi alcun rilievo, una situazione di grave abusivismo” denunciano nell’interpellanza da Galipoli Futura, “ci riferiamo, come da aerofotogrammetria, ad una estensione di terreno di oltre mille metri quadri, occupata senza alcun titolo, parliamo della zona retrostante il campo sportivo, catastalmente individuabile con foglio 20 particella 419. Si tratta di area demaniale marittima, la cui occupazione abusiva crea un sensibile danno erariale per il mancato introito delle somme dovute per detta occupazione” accusano dal gruppo di opposizione, “e peraltro, in detta area, insiste un immobile che essendo proprietà dello Stato non poteva essere nemmeno concesso ed occupato come ora invece è. Per quanto detto chiediamo al sindaco di eliminare con urgenza questa situazione, procedendo a riscuotere anche quanto dovuto per la occupazione abusiva protrattasi da tempo”. 

    

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