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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Il Barocco della discordia, Venneri media in Consiglio

Gallipoli, ancora polemica accesa sulla kermesse. Il gruppo di maggioranza non fa sconti: "Niente Consiglio sul Premio". Il sindaco: "Ne discutiamo in aula, ma l'area portuale non si concede"

GALLIPOLI - La lunga polemica sul Premio Barocco. Ancora viva e vegeta sulle sponde di Gallipoli. Capace di durare ancora, più di quanto durerà invece la classica diretta Rai della serata finale della 41esima edizione in programma il 7 giugno prossimo. Trasmessa dall'area portuale o al chiuso della sala del Teatro Italia? E' ancora tutto da vedersi. Anche perché non si riescono a capire le reali intenzioni di mamma Rai che nel giro di quei famosi 40 chilometri che dividono Lecce dalla cittadina ionica, ancora non ha chiarito se la prerogativa di far svolgere la manifestazione al chiuso sia un condizione improrogabile o un semplice optional meteorologico. E mentre la macchina organizzativa è in pieno fermento, la querelle politica che si è scatenata con l'annuncio del ritorno della kemesse nella sua città natìa, continua ad alimentarsi. Dopo la richiesta e l'annuncio da parte della minoranza consiliare di Palazzo Balsamo di un Consiglio comunale monotematico sull'argomento, sono giunte le prese di posizione "distinte" dal versante dell'amministrazione comunale e del gruppo di maggioranza del Pdl.

Una posizione mediana, ma al tempo stesso ferma e decisa quella del primo cittadino, che rimanda alla discussione in aula e alle linee di indirizzo dettate dall'assise comunale, ogni qualsivoglia decisione in merito al nodo Premio Barocco. Il tutto precisando che la "posizione dell'amministrazione comunale è espressa ampiamente escludendo l'opzione dell'area portuale per motivi di indirizzo politico legati anche alla questione delle problematiche del traffico caos". Più intransigente la posizione del Gruppo consiliare Pdl, comunicata dalla segreteria del deputato Vincenzo Barba, che invitano senza mezzi termini "il presidente del Consiglio comunale e il sindaco di Gallipoli ad evitare di convocare Consigli comunali che abbiano all'ordine del giorno il Premio Barocco".

La posizione salomonica di Venneri: "Consiglio sì, area portuale No!"

"La questione del Premio Barocco sarà affrontata nel Consiglio comunale, organo sovrano nello stabilire le linee di indirizzo dell'azione amministrativa. In quella sede saranno confrontate le diverse posizioni, ma quella dell'Amministrazione comunale è stata già ampiamente espressa e chiarita nel mio precedente intervento". Così il sindaco Giuseppe Venneri interviene sulla richiesta dei consiglieri della minoranza di indire un Consiglio comunale monotematico sul ritorno della kermesse. "In queste settimane" continua il primo cittadino, "l'esecutivo ha mantenuto un atteggiamento coerente e lineare, mentre non mi sembra che lo stesso possa dirsi per le altre parti coinvolte da questa vicenda. Da subito abbiamo espresso il nostro favore nel concedere il patrocinio gratuito alla manifestazione, escludendo l'opzione dell'area portuale non per capriccio o dispetto, come fa comodo dire a qualcuno dell'opposizione ma solo perché, lo ripeto ancora una volta, da anni ormai tale zona non ospita più eventi stante la sua peculiarità per gestire i grandi flussi veicolari, che in città aumentano di anno in anno.

Non è stata certo l'Amministrazione, sempre chiara su tale argomento sin dal primo minuto a fare passi indietro sulla location, passando dall'opzione al chiuso a quella all'aperto nel giro di poco tempo e decidendo di mettere in soffitta le insormontabili problematiche legate al rischio-pioggia, le stesse che erano costate l'allontanamento da Lecce. L'Amministrazione porterà la sua posizione nell'assise civica, pronta a confrontarsi con le forze politiche presenti nei banchi consiliari di Palazzo Balsamo".
Il primo cittadino si sofferma anche su un passaggio della nota dei consiglieri proponenti ed in particolare del Pd locale. "Quanto alla forza ed al consenso elettorale" replica Venneri, "è bene che il Pd aggiorni i propri dati: innanzitutto i 5mila voti presi nel 2008 sono stati ottenuti come coalizione di centrosinistra allargata all'Udc e quindi come sommatoria di più partiti. Tuttavia, i 3529 voti alle amministrative di due anni fa si sono polverizzati con i tonfi rimediati nelle recenti votazioni. Nelle ultime due competizioni in cui il Pd si è sottoposto al giudizio degli elettori di Gallipoli, per l'elezione provinciale e per quella regionale, non ha mai superato i 1.500 voti. Un dato che si commenta da solo e che dovrebbe consigliare quanto meno cautela al Pd prima di parlare di numeri e consensi, evitando così di incappare in magre figure".

Il Pdl alza barricate: "Nessun Consiglio sul Premio Barocco. Ci sono altre priorità"

La minoranza chiede il Consiglio comunale per la questione Premio, e il massimo partito di maggioranza risponde picche. E preferirebbe evitare anche la discussione in aula. Scrive in una nota il gruppo consiliare: "Invitiamo il presidente del Consiglio comunale, Enzo Benvenga e il sindaco di Gallipoli, Giuseppe Venneri, ad evitare di convocare Consigli comunali che abbiano all'ordine del giorno il Premio Barocco, dal momento che non sembra necessario per gli interessi della città, che si continui a rallentare l'attività istituzionale per dibattere su argomenti triti e ritriti che hanno soltanto l'intenzione di seminare zizzania laddove, invece, occorre fervida concentrazione per proseguire nel raggiungimento di tutti gli obiettivi del nostro programma politico. Non dieci anni fa, ma appena 20 mesi or sono, il Consiglio comunale, dopo una attenta e profonda disamina, ha stabilito che le linee di promozione inseguite dal Premio Barocco sono assolutamente distoniche con quelle che la città intende raggiungere e ha votato a stragrande maggioranza l'indirizzo politico al quale la Giunta deve attenersi in ordine alle questioni inerenti al Premio Barocco".

E continua: "Se a tutto ciò si aggiungono le parole offensive che gli organizzatori del premio ebbero a dire più volte ai rappresentanti istituzionali della città e alla città stessa, si comprende bene che tra la nostra Istituzione e il ristretto gruppo di persone che dà vita al Premio non c'è alcuna sintonia sugli obiettivi da raggiungere e sulle modalità strumentali occorrenti per una più proficua crescita dell'immagine turistica, sociale e culturale della ‘Città Bella'. Non è un caso che gli organizzatori per varie edizioni della loro manifestazione abbiano scelto altre location in altre città. Poiché il calendario degli eventi di promozione di Gallipoli è una cosa seria, invitiamo la nostra Amministrazione a mettere un punto fermo su queste vicende e in maniera definitiva! Sono ben altri i temi di cui bisogna discutere in Consiglio Comunale, sono ben altre le priorità, sono ben altri gli interessi, sono ben altre le preoccupazioni. Se qualcuno non ha nient'altro a cui pensare che non sia il Premio Barocco, può tranquillamente affittare una sala privata ed indire un pubblico dibattito al quale prenderanno parte le "oceaniche folle" di cittadini interessati e le tantissime persone "acculturate ed esperte in cinematografia ed eventi di ogni genere…".

E conclude la nota del Pdl gallipolino: "Il Consiglio Comunale è una cosa molto seria e in questa sede abbiamo il dovere morale di discutere di lavoro e occupazione, pesca e portualità, bisogni ed esigenze della collettività gallipolina e non di ‘sfizi' per apparire su questioni vetuste, stucchevoli e nauseanti…Tutto il resto, tutto ciò che è frivolo, deve essere discusso fuori dal tempio della democrazia per evitare che i consiglieri comunali, che hanno ruoli ben più importanti e ben più complessi, trovino modo e tempo, strumentalmente, di esprimere preferenze o dinieghi sull'opportunità che a presentare un Premio sia questo o quel conduttore. Si pensasse, invece, da parte degli amici e colleghi della minoranza alle vere e più serie problematiche che investono quotidianamente tutti noi gallipolini che vogliamo esserci e non apparire".

Le ragioni della richiesta dell'Opposizione: "Basta rancori personali, riabbracciamo il Barocco"

Con una seconda comunicazione che illustra la formulazione dell'ordine del giorno sulla questione Premio Barocco, i consiglieri di riferimento dell'opposizione gallipolina hanno ribadito le regioni della loro azione e della loro richiesta: "Abbiamo richiesto la convocazione urgente del Consiglio Comunale" scrivono i consiglieri comunali dei gruppi Pd, Noi Ci Siamo, Grande Gallipoli e Udc, "finalizzata all'approvazione da parte dell'assise cittadina di un forte atto di indirizzo affinché il sindaco, l'esecutivo e l'amministrazione tutta vogliano accordare all'organizzazione del Premio Barocco la massima collaborazione e disponibilità possibili. Specialmente in termini di idonei spazi all'aperto da concedere a seguito dell'istanza che la stessa organizzazione del Premio Barocco ha già avanzato ufficialmente in questi giorni e di quelle che intenderà avanzare nell'immediato futuro".

Riteniamo in tal senso di estrema importanza il fatto che l'amministrazione comunale di Gallipoli, che in passato si era espressa negativamente a fronte del possibile ritorno del Premio Barocco a Gallipoli, pur tra distinguo, giustificazioni varie e possibili disponibilità, voglia in questa seconda occasione mutare radicalmente indirizzo in chiave favorevole e collaborativa. L'occasione che si presenta in questi giorni, stante il primo passo mosso dal patron, Fernando Cartenì, dovrebbe essere colta al volo dalla città che verrebbe a fruire, ancora una volta, della grande vetrina culturale e mediatica costituita dall'evento. Tutti siamo al corrente delle innegabili positive ricadute che la manifestazione apporta Gallipoli, in termini di immagine, di consolidamento della sua notorietà nazionale ed internazionale, ed economiche per le maestranze locali impegnate e per gli operatori del turismo di Gallipoli. Ed opportuno sarebbe che, una volta per tutte, venissero accantonati vecchi e dannosi rancori personali che hanno avvelenato ed avvelenano la serenità amministrativa ed economica della nostra città".

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