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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Minacce terroristiche e microcriminalità. Rassicurazioni da prefetto e procuratore capo

Un tavolo è stato convocato in mattinata, presso gli uffici di via XXV Luglio, per analizzare le problematiche attuali del Salento: da un lato l'aumento dei furti ai danni dei negozi. Dall'altro, la possibilità di terroristi infiltrati tramite gli sbarchi sulle coste del Tacco

LECCE – Le possibili minacce derivanti dalla crisi libica e dai flussi migratori, e l’escalation di furti nel Tacco, soprattutto ai danni degli esercizi commerciali. A sbarcare, prima ancora dei migranti, questa mattina, è stata l’attualità.

I due temi caldi del momento sono stati analizzati negli uffici della Prefettura leccese alla presenza, tra gli altri, del procuratore capo Cataldo Motta. Come lo stesso prefetto, Giuliana Perrotta, ha avuto modo di ribadire, non vi è però alcun allarme terrorismo. Le recenti minacce riportate dagli organi di stampa e provenienti dell’organizzazione terroristica Isis, infatti, hanno acceso anche alcune apprensioni nel Salento terra di flussi migratori.

La paura è, infatti, quella che questi ultimi vengano utilizzati per acuire, e anche per organizzare logisticamente, una tensione internazionale già in atto. L’attenzione da parte delle istituzioni locali, in collaborazione con le forze dell’ordine e la Procura della repubblica ci sarà, eccome.

Ma nessun segnale d’allarme, comunque. I controlli sugli sbarchi saranno ancora più rigorosi, hanno promesso da via XXV Luglio. E tutti i cittadini stranieri, dopo la traversata, saranno obbligati a fornire la propria identità. L’attenzione è alta da parte del ministero che, tramite gli enti locali, ha imposto il massimo scrupolo durante le operazioni di verifica. Coloro che si rifiuteranno di dettare le proprie generalità, saranno inviati presso i centri della nazione, in attesa della successiva espulsione.

Il procuratore Motta e il prefetto del capoluogo salentino si sono, inoltre, mostrati altrettanto tranquilli anche sugli ultimi episodi di microcriminalità registrati nell’hinterland leccese, in particolare a Surbo. Oltre a rafforzare la vigilanza in generale su tutto il territorio, si è disposta una più incisiva azione da parte della polizia municipale del posto.

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