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Domenica, 28 Aprile 2024
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Per il Comune è inquilina morosa, ma i bollettini dimostrano il contrario

Un'assegnataria di alloggio popolare, così come tanti altri, si è vista recapitare una richiesta di pagamento del presunto debito pena la risoluzione del contratto. E' stata costretta a rivolgersi ad un legale dimostrando l'avvenuto versamento

LECCE – Nel tentativo di recuperare quanto prima le morosità maturate dagli inquilini delle case popolari di sua proprietà, il Comune di Lecce ha ingenerato non pochi malumori. Centinaia di assegnatari si sono visti infatti notificare, nei mesi scorsi, le richieste di pagamento dei canoni non versati. Chi avesse già versato quanto dovuto, recitava la missiva, era pregato di recarsi personalmente all’ufficio competente con i bollettini postali. Chi non lo avesse fatto, invece, avrebbe avuto 30 giorni per regolarizzare la propria posizione, pena la risoluzione del contratto.

La questione è delicata da più punti di vista anche perché la recente pubblicazione della graduatoria degli aventi diritto ad una casa popolare impone anche la verifica del possesso dei requisiti da parte di chi già ha avuto un alloggio comunale. La disponibilità di nuove case è praticamente pari a zero ed è quindi di fondamentale importanza verificare la legittimità di ogni assegnazione vigente.

Il sollecito del Comune di Lecce, però, è giunto anche ad inquilini, circa duecento, la cui situazione è pacifica o quasi, come risulta dalle ricevute: una donna si è vista richiedere cinque anni di canone, come se non fossero stai mai pagati, pur avendo sempre corrisposto al Comune quanto dovuto. E così non è rimasta altra soluzione che rivolgersi all’avvocato Giuseppe Antonio Lombardo per intimare l’annullamento della posizione debitrice.

Ma come si è potuto verificare che morosità oramai annose siano emerse soltanto ora e, d’altra parte, come mai non risultano al Settore patrimonio i versamenti di chi pure li ha più o meno regolarmente sempre fatti? L’inconveniente, si sospetta, può essere stato generato dal trasferimento delle competenze dal personale della Lupiae Servizi, che prima, di fatto, aveva la responsabilità dell’ufficio comunale, a personale direttamente dipendente da Palazzo Carafa.

Più volte, nel corso di sedute recenti delle commissioni consiliari - in vista dell’approvazione del regolamento per le case popolari e per i cosiddetti “alloggi parcheggio” - è stata posta la questione della composizione dello staff dell’Ufficio casa che si deve muovere, spesso, tra situazioni delicate dal punto di vista sociale ed economico. 

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