"L'Udc non sta con Vendola, ma solo con i lavoratori"

BARI - "L'Udc non sta con Vendola né con il Pdl, ma con i lavoratori. Le semplificazioni giornalistiche che ci vedono ogni giorno alleati con questo o quell'altro polo non fanno chiarezza su quella che è la posizione dell'Udc e non aiutano a comprendere il progetto del Partito della Nazione, come sottolineato nei giorni scorsi a Chianciano anche dal Presidente Casini": è duro il commento di Salvatore Negro, capogruppo a Viale Capruzzi dello scudocrociato, che critica il continuo yo-yo, a discapito dell'Udc e della sua presunta collocazione ora da una parte, ora dall'altra degli schieramenti politici.

"Noi siamo e vogliamo restare ‘distinti e distanti' dai due Poli - precisa Negro -, non per una posizione di comodo ma perché siamo fermamente convinti che la linea moderata e del dialogo è quella che può portare dei risultati al territorio, ai cittadini e alle famiglie sempre più in difficoltà a causa della crisi economica e sempre più disorientate per la crisi di valori e di riferimenti, crisi a cui il mondo politico ha contribuito in modo rilevante se si pensa all'alta litigiosità che caratterizza l'attuale sistema bipolare che mostra ormai tutte le sue crepe ed i suoi limiti".

Per queste ragioni a livello nazionale, come alla Regione Puglia, l'Udc rimarca di aver scelto "una terza via", quella "dell'opposizione moderata e del dialogo", che vuole lavorare "nell'esclusivo interesse del territorio e dei cittadini": "Così - aggiunge Negro -, nel caso delle internalizzazioni non abbiamo scelto di stare con Vendola, né contro Tremonti, ma abbiamo scelto di stare con i 5mila lavoratori che attendono una risposta dalle istituzioni e dal mondo politico e che oggi vivono l'incertezza del futuro. Questa è la strada che vogliamo percorrere e per cui vogliamo continuare a lavorare".