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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

"L'unico rimedio ai mali del Paese sono le elezioni"

Salvatore Capone, segretario provinciale del Pd, parla anche delle prossime amministrative in programma nel 2012: "La sintesi con le altre forze della sinistra è sui contenuti prima che sulle persone"

LECCE - Oggi il Partito democratico salentino ha presentato la "campagna di autunno" con la quale il maggior partito di opposizione vuole rafforzare il contatto diretto con gli elettori, tanto a livello nazionale che locale, così come ribadito da Pierluigi Bersani la scorsa settimana proprio da Lecce. Prima della conferenza il segretario provinciale Salvatore Capone ha risposto alle domande di Lecceprima.

La campagna d'autunno annunciata da Bersani sta per partire. In che modo, segretario Capone?

"Viaggiamo su un doppio binario, presentare contenuti e proposte progettuali e politiche e nello stesso tempo confrontarci con i cittadini. Riguardo al primo aspetto penso, ad esempio, al forum "Dai immagine a realtà. Puglia 2015 c'è un sud che cambia" del Partito democratico pugliese che si conclude domani a Bari con tavoli tematici su turismo, economia sociale, innovazione ed energia. Oppure all'iniziativa sulla scuola in programma lunedì prossimo a Lecce con Francesca Puglisi, responsabile scuola dell'esecutivo nazionale".

"Per quanto concerne il secondo punto, e cioè il porta a porta di cui ha parlato anche Bersani la settimana scorsa, noi presenteremo un volto da far votare, ma la nostra visione sul Paese punto per punto. Misurando, attraverso il confronto, anche la forza del partito e il recupero del senso di appartenenza per il quale il tesseramento diventa essenziale".

Ma il Pd, che fino a pochi giorni fa sembrava tutt'altro che entusiasta di un ricorso immediato alle urne, è pronto per il voto?

"Il partito ha la forza e il coraggio di dire subito al Paese che il centrodestra ha fallito. C'è da vergognarsi per quello che è accaduto in questi ultimi anni in Italia, ridotta a brandelli per interessi personali che calpestano l'etica pubblica. Non c'è cura a questo male, l'unico rimedio è affrontare le elezioni".

A livello regionale, il Pd è attraversato da uno scontro dialettico molto intenso, per esempio tra Emiliano e Blasi. Dove, secondo lei, finisce la dialettica interna ed inizia il personalismo?

"Io penso che negli ultimi tempi il livello di personalismo si stia invece riducendo. Emiliano è una personalità autorevole del partito che sta dentro la squadra e non in un percorso autoreferenziale. Il segretario regionale Sergio Blasi ha voluto sottolineare solo il maggiore senso di responsabilità che ci deve accomunare".

Nella città di Lecce, domenica scorsa, il centrosinistra ha aperto due cantieri: la campagna del Pd nelle piazze e il laboratorio di partecipazione civica di Carlo Salvemini. Una sintesi è possibile?

"La sintesi la si trova sui progetti e non sulle persone. Anche qui ripeto: molte risorse, zero personalismi. Parliamo alla città con iniziative autonome che vanno nella stessa direzione perchè noi non abbiamo solo l'interesse a coinvolgere la militanza, abbiamo anche l'obbligo di rafforzare il rapporto con le forze sane della città, le associazioni e le professioni. Questo è uno sforzo che costa fatica ma necessario".

"Nel 2012 non ci si candida semplicemente per proporre una persone e delle liste ma per cambiare metodo e preparare delle scelte importante per il futuro di questa città. Mi sto accorgendo che, a prescindere da Berlusconi, il berlusconismo durerà ancora a lungo come visione individualistica della vita e delle relazioni sociali. Per questa ragione è fondamentale incontrare le persone della porta accanto. Non bastano internet e Facebook".

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