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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

La Fabbrica di Nichi e la Puglia migliore per ripartire

Il governatore rilancia il suo progetto politico a Bari e racconta cinque anni di amministrazione pugliese, elencando i traguardi raggiunti. E sulla sua leadership, torna a rilanciare le primarie

BARI - E' un Nichi Vendola in splendida forma quello che dal palco di Bari lancia la sua sfida alle prossime regionali, per continuare a costruire quella che ha definito la "Puglia migliore". Il governatore si presenta davanti ai suoi numerosi sostenitori e racconta cinque anni di amministrazione, inneggiando alla bellezza e alla biodiversità, ricordando le difficoltà di rileggere la "complessa macchina di potere", decifrandone i "suoi codici criptati": "I miei passi, nei labirinti del potere, talvolta erano inesperti e incerti - ha sottolineato nel suo intervento -, talvolta rotolavano come in un azzardo: bisogna avere sempre passi equilibrati - questo ho imparato - per non perdersi per strada, per camminare col fiato giusto, per raggiungere la meta. La differenza del governare è che non puoi più solo domandare, devi cominciare a rispondere: tu in prima persona".

Il primo obiettivo raggiunto in ordine di tempo che Vendola porta all'attenzione della platea della sua esperienza amministrativa è quello di organizzare l'inesistente protezione civile, in una Puglia in cui "il volontariato supplisce alle latitanze dei pubblici poteri ma non riceve formazione né coordinamento": "Non avevamo nulla - ha affermato -, oggi abbiamo una struttura attrezzata, con un coordinamento interforze che funziona con estrema competenza, con sale operative specializzate nelle varie tipologie di calamità, con intensi programmi formativi mirati anche al volontariato. Oggi sviluppiamo le nostre competenze sia sul ciclo della prevenzione che su quello dell'emergenza e del soccorso".

Poi Vendola ricorda cinque anni di "impegno generoso" e "senza tregua" nelle politiche di solidarietà sociale, grazie all'"infaticabile" Elena Gentile, "una di quelle donne del mio governo che hanno fatto per davvero e fino in fondo la differenza", in un percorso legislativo, caratterizzato dalla "cifra innovativa" della dignità delle donne e di ogni persona: "Abbiamo riordinato concettualmente - ha spiegato - la rete dei servizi sociali, implementato in forme consistenti la protezione delle fasce più deboli, immaginato percorsi più mirati all'inserimento e all'auto-valorizzazione, abbiamo scritto in norma di legge che ogni persona ha diritto ad essere considerata una risorsa da gratificare piuttosto che un problema da cancellare". Tra le iniziative ricordate, il finanziamento per 252 milioni di euro in un triennio e il monitoraggio dei primi 45 piani di zona dei comuni pugliesi, l'"assegno di cura", con 30 milioni di euro a sostegno di 4.000 nuclei familiari, oltre ad una spesa supplementare di 2 milioni di euro, anche per i malati di Sla. E ancora, interventi sulle diverse abilità con "diritti in rete", con il progetto "Sax" per la connettività sociale (grazie al quale 6 mila disabili hanno ricevuto pc e ausili informatici), contributi per 200 famiglie per adattare le autovetture alla mobilità dei disabili, 80 progetti di formazione e comunicazione per associazioni di famiglie di disabili. Vendola ricorda i finanziamenti degli asili nido dei comuni e delle aziende pubbliche, delle infrastrutture socio-assistenziali sul territorio e della ristrutturazione delle Asl per le nuove sedi di distretto, per nuovi poliambulatori e consultori, per nuovi Cup, per dipartimenti di prevenzione.

Sulla sanità, Vendola ha sottolineato di aver "concretamente avviato il cambiamento", a partire dalle messa a norma degli spazi ospedalieri, dalle cucine alle sale operatorie, rinnovando e implementando in proporzioni mai conosciute dalla Puglia il parco delle grandi macchine, trasformando in cantieri permanenti sia il Policlinico di Bari che gli Ospedali Riuniti di Foggia, portando a compimento il nuovo Ospedale della Murgia e il nuovo Oncologico nell'ospedale Cotugno di Bari. Il riferimento all'eliminazione del ticket sulle prestazioni specialistiche e farmaceutiche, con l'innalzamento della soglia di reddito per l'esenzione: "Con la destra il ticket - ha puntualizzato - lo pagavano quasi tutti" e sullo stato della sanità ha aggiunto: "Venivamo da una situazione disastrosa. Il Quintino Sella (Raffaele Fitto n.d.r.) che aveva governato la Puglia nella scorsa legislatura aveva millantato un bilancio in attivo di nove milioni di euro, e invece, ci ha lasciato con un buco enorme e i bilanci ballerini delle Asl, in cui erano inseriti come credito, dei crediti inesigibile, che quindi diventano debiti; un bilancio in cui non era calcolato il costo di diritti come la mensa, con conseguentemente arretramento dei servizi e dei diritti dei cittadini e dei pazienti".

E poi un passaggio sull'ambiente, con il riferimento all'istituzione di 15 parchi, la regolamentazione delle attività estrattive, la tutela degli ulivi secolari e delle acque, la riorganizzazione del ciclo dei rifiuti, il no al rigassificatore di Brindisi e al raddoppio dell'Eni, la limitazione sulle dissione: "Con l'amministrazione di Fitto - ha evidenziato Vendola - c'è stata la costruzione di Punta Perotti e l'abbandono del Petruzzelli. A fare da contraltare, con la mia amministrazione abbiamo l'abbattimento di Punta Perotti e la restituzione al corpo della città del Teatro Petruzzelli. C'è poco da aggiungere".

Un lungo elenco di iniziative anche per quel che riguarda la cultura, con particolare attenzione ai progetti di "Bollenti Spiriti", al completamento della ricostruzione del Petruzzelli, ai 164 laboratori urbani, al contratto etico e ai principi attivi, ad Apulia Film Commission, al Festival internazionale, al Polo del digitale, ai due cine-porti, ai "treni della memoria" sino al recente "Negba".

Vendola si sofferma anche sugli investimenti in materia di trasporti, sulle iniziative a tutela e promozione dell'agricoltura locale, sul turismo, "nostro orgoglio": "Mentre l'Italia precipitava - ha asserito il governatore -, la Puglia cresceva. Anche perché abbiamo avviato progetti di destagionalizzazione dei flussi turistici".

Per quel che riguarda il futuro politico della Puglia, Vendola non fa mistero di voler vedere una coalizione "larga, plurale, capace di stringere un compromesso necessario tra culture e interessi sociali differenti", di cui facciano parte il Pd, l'Idv, le formazioni a sinistra del Pd, i radicali, i repubblicani europei, i pensionati, i moderati e i centristi. E a chi pone un problema di leadership,Vendola replica: "In un campo più largo non si possono imporre e neppure subire dei veti. Io non ho un problema personale ma politico. Perché sono stato eletto attraverso un processo di popolo che sono state le primarie nel 2005. Allora le primarie sono la soluzione, anche adesso".

Per Vendola, "la destra è una fabbrica di paure" ed ecco perché c'è bisogni di "una militanza a progetto, nel nome di un sogno che non si è mai spento", per "continuare ostinatamente a volere e a costruire una ‘Puglia migliore'".

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