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Dopo l'incidente il ministro Delrio invitato a riferire sulle iniziative per Fse

Intervento del senatore Stefàno in aula. Congedo chiede invece intervento dell'assessore Giannini. De Lorenzis accusa il governo

LECCE - "Chiedo al ministro Graziano Delrio di venire a riferire in Parlamento sulle iniziative straordinarie che intende assumere il suo dicastero che già da mesi è titolare delle Ferrovie Sud Est". Così il senatore Dario Stefàno, presidente de “La Puglia in più”, ha concluso il suo intervento in aula sull'incidente ferroviario di ieri tra due convogli Fse, avvenuto all’altezza di Galugnano (frazione di San Donato di Lecce) sulla tratta a binario unico tra Lecce e Zollino (il video dell'intervento di Stefàno in aula).

“Tra treni che ripartono lentamente, sporchi oltremisura e il rischio di sicurezza che tracima vergognosamente le percentuali minime previste dalla statistica – ha detto nel suo intervento il senatore - credo che questo complesso, affastellato e articolato problema delle Ferrovie nel Salento, e della Puglia più in generale, meriti una riflessione da parte del ministro delle Infrastrutture decisamente più profonda". Il caso ha voluto che proprio Stefàno, ieri, prima dell’incidente,abbia presentato un’interrogazione per portare l'attenzione un altro problema, quello della mancanza di igiene e pulizia all'interno dei vagoni del Frecciargento Trenitalia partito in mattinata da Lecce verso Roma. 

“A distanza di quasi un anno, un nuovo incidente pone nuovamente al centro il tema della sicurezza, che, purtroppo, nemmeno il clamore della tragedia e delle vittime dello scorso luglio (riferito all’episodio di Canosa, Ndr) è riuscito a garantire e irreggimentare. Pensare ancora oggi di dover prendere un vettore che cammina su una rete a binario unico con il rischio intollerabile di morire perché c'è la possibilità che due di questi treni si scontrino fronte a fronte - ha chiarito Stefàno - non appartiene in alcun modo alla logistica contemporanea”.

Dopo i primi interventi a caldo, di ieri, a margine dell’incidente, anche con scontri accesi tra fazioni politiche (basti pensare alla richiesta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, che hanno invocato le dimissioni dell’assessore pugliese ai Trasporti, Giovanni Giannini) anche oggi non sono mancati gli interventi, oltre a quello a Roma di Stefàno.                                                                    

Ernesto Abaterusso, presidente del gruppo consiliare Articolo 1 – Mdp, calca la mano sulla mancanza di interventi di adeguamento. “Nonostante più volte sia stata denunciata la superficialità con la quale da tempo viene gestita l'azienda di trasporto ferroviario in Puglia – commenta - e nonostante le ingenti risorse investite da Governo e Regione, poco o niente si sia fatto per stanziare adeguati investimenti utili a invertire la rotta di una storia fatta di mezzi vecchi e obsoleti, binari unici e non sicuri”.

“E così lo stato di abbandono dei trasporti – ricorda - torna oggi a manifestarsi in maniera prepotente con questo incidente che solo grazie a un miracolo non ha causato morti, ma ha messo e continua a mettere a repentaglio la vita di quei pendolari che ogni giorno scelgono di muoversi con il treno”.

Riferendosi alla strage sulla tratta Andria-Corato, Abaterusso ritiene che “dopo quell'incidente sarebbe stato lecito lavorare di più, con più determinazione, per dotare le ferrovie pugliesi di strumenti idonei a garantire la sicurezza dei cittadini”.

Il presidente de “La Puglia con Emiliano”, Paolo Pellegrino, chiede a sua volta di “accertare subito le responsabilità e dare una risposta chiara alle esigenze del territorio e dei pendolari. Quello che è successo nel Salento – dice - deve spingere la politica tutta a trovare soluzioni non più rinviabili sul fronte della sicurezza”.

 “Simili immagini con feriti, soccorsi e disperazione non sono più ammissibili – spiega Pellegrino – soprattutto con la stagione estiva praticamente alle porte. Da anni ci vantiamo di un Salento perla del turismo nazionale e mondiale, ma dobbiamo chiederci quali servizi offriamo ai turisti. Oggi, per fortuna, siamo qui a parlare di miracolo e di tragedia sfiorata. Ma cosa sarebbe successo in un’altra circostanza?”

Il consigliere Erio Congedo, invece, ha chiesto in seduta di Consiglio regionale che il presidente Emiliano e l'assessore Giannini relazionino sullo stato del sistema trasportistico pugliese, sulla quale ricorda di aver già interrogato la giunta nel 2016 e, prima ancora, nel 2011. 

“L'incidente verificatosi ieri in Salento su una tratta gestita da Ferrovie Sud Est, è di assoluta gravità innanzitutto perché solo miracolosamente​ non si è trasformato in tragedia – dice Congedo -, ma anche perché dimostra limiti in termini di sicurezza per i quali la Puglia solo qualche mese fa ha pagato un prezzo carissimo. A ciò si aggiunga la condizione di inefficienza dell'intero sistema che rende la Puglia, e in particolare Salento, in una situazione di marginalità non solo geografica ma anche infrastrutturale; situazione che rende opportuna e urgente una discussione sul sistema trasporti Puglia e sulle indicazioni di possibili soluzioni per superare i grandi limiti”.
L'assessore Giannini, da par suo, ha risposto di voler relazionare a breve, disponibilità che Congedo ha apprezzato per la tempestività.

Il deputato Diego De Lorenzis, componente del M5S in Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni alla Camera, incolpa per quanto avvenuto i governi nazionali e regionali degli ultimi vent’anni “e non certo il binario unico o dell’errore umano”. Il M5S ha chiesto quindi un’ informativa urgente in aula al ministro Graziano Delrio e ha depositato un’interpellanza”.

 “Tutti sanno gli annosi problemi di sicurezza sulle Ferrovie regionali e invece di interventi risolutivi il Governo si è lavato la coscienza con delle misure tampone, che hanno creato solo disagi come la diminuzione della velocità”, aggiunge De Lorenzis. “Il ministro è compiaciuto dell’assenza di vittime ma quanto avvenuto dimostra l’insufficienza del suo intervento: le bugie del ministro Delrio vengono a galla”.

“I soldi per mettere in sicurezza le reti ferroviarie regionali, non solo pugliesi, ci sono – prosegue De Lorenzis -, ma il Pd preferisce sprecarli per faraoniche opere inutili dove si annida corruzione e malaffare invece di investire nella sicurezza dei cittadini sulle tratte regionali. Questo succede perché a guidare il Paese c’è un'accozzaglia di incompetenti che curano i profitti di pochi a scapito dell’interesse generale”.

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