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Sabato, 27 Aprile 2024
Venti giorni per ripensarci / Campi Salentina

Maggioranza sfilacciata, il sindaco Fina ufficializza le sue dimissioni a sei mesi dal voto

Le frizioni maturate già da diversi mesi si sono acuite nell’ultima seduta del consiglio comunale dove i dissidenti non hanno votato favorevolmente una variazione di bilancio. “Decisione forzata, frutto di scelte che danneggiano la comunità"

CAMPI SALENTINA - Dopo mesi di tentennamenti e con una maggioranza ormai zoppicante dopo la presa di distanza di quattro dissidenti (Francesco Cantoro, Fabrizio De Luca, Davide Caretto e Alessandra Spalluto), l’epilogo nell’ultima seduta del consiglio comunale: la mancata votazione favorevole ad una variazione di bilancio ha lasciato intendere al sindaco Alfredo Fina, che sono ormai venute meno le condizioni per portare a termine il mandato elettorale a soli sei mesi della prossima consultazione per le amministrative.

Mentre in città l’asse Pd e Puglia in più era già proiettato verso una nuova intesa, in raccordo unitario con la coalizione di centrosinistra, per sostenere la candidatura per il secondo mandato di Fina, il primo cittadino ha deciso di protocollare, via pec, le sue dimissioni. Ora ci saranno i canonici venti giorni di tempo per valutare un eventuale ripensamento, o trovare nuove e larghe intese. Scaduti i termini, se non ci sarà il ritiro delle dimissioni, si procederà allo scioglimento dell’assise e all’avvio di sei mesi di commissariamento.

Le motivazioni del sindaco Fina

L’ultimo consiglio comunale si è concluso con il venir meno dei numeri in maggioranza. Motivo per il quale, dopo aver trascorso gli ultimissimi giorni a concludere e mettere in ordine tutto quello che di poteva, il primo cittadino di Campi si è ritrovato “costretto” a rimettere le sue dimissioni.

“Lo faccio con un’emozione forte che non riesco a trattenere, perché mai avrei immaginato di dover abbandonare le mie responsabilità senza un motivo valido e con un’unica colpa: quella di aver amministrato ogni giorno di questa esperienza guardando al bene della mia comunità come obiettivo di ogni scelta” commenta con delusione il sindaco uscente.

“Tutto questo accade a soli sei mesi dal prossimo appuntamento elettorale, perché alcuni membri della mia maggioranza, con grande stupore da parte mia, non hanno votato la variazione di bilancio, nonostante avessero votato il bilancio di previsione” spiega Fina, “questi stessi consiglieri, senza un reale motivo legato a scelte amministrative sbagliate o non condivise, hanno deciso di far cadere questa amministrazione. Con tutto quello che ciò significa per la città di Campi”

“Dico questo perché questi consiglieri, che con me si sono candidati, che sono stati maggioranza di governo, che mi sono stati affianco, che hanno votato favorevolmente ogni singolo provvedimento sia in giunta, sia in consiglio” incalza il primo cittadino, “oggi decidono che esiste qualche ragione, a me sconosciuta e di certo non legata alla mia azione amministrativa, perché questa amministrazione non continui il suo percorso”.

Fina passa poi in rassegna un sintetico bilancio di quanto realizzato nel quinquennio amministrativo. “Di certo, si poteva fare di più e meglio, tutto è perfettibile ma voglio ricordare che moltissime opere strategiche sono state compiute e numerosi progetti avviati” rivendica il sindaco dimissionario, “penso, solo a titolo di esempio, all’ex manifattura tabacchi che grazie ad un finanziamento Pnrr di 12 milioni di euro diventerà Centro di ricerca e formazione sull’enologia e la viticoltura e comprenderà un’enoteca dei vini regionali. All’ex carcere che con un finanziamento regionale di un milione di euro diverrà centro diurno. E ancora al centro fieristico, all’area sportiva polivalente presso il quartiere Mamma Bella, all’efficientamento energetico delle nostre scuole, al rifacimento del manto stradale di numerosissime vie. E poi la Città del Libro, il Festival Estate, il palazzetto e tanti progetti in corso che avremmo voluto seguire, come abbiamo fatto con tutti gli altri”.

“Il mio senso di responsabilità, la necessità di amministrare Campi con serenità e nel migliore dei modi possibili, il rispetto che nutro nei confronti dell’ente che sono stato fiero di rappresentare” conclude, “mi spingono oggi, con amarezza, verso questa sofferta decisione”.

I fedelissimi: “Gruppo logorato dai dissidenti”

A seguito delle dimissioni del sindaco Fina, i sette consiglieri di maggioranza (Laura Palmariggi, Andrea Grasso, Maria Rita Buccelli Rita Calliari, Lorena Spalluto, Alessandro Conversano e Jacopo Versienti), fanno quadrato attorno alla figura del primo cittadino e attorno alle sue scelte.

“Le dimissioni sono un atto dovuto. Da mesi infatti assistiamo ad un continuo logoramento del gruppo e dei suoi obiettivi” scrivono in una nota i fedelissimi del sindaco dimissionario, “la nascita del gruppo misto ‘per Campi’ era infatti un chiaro segnale di rottura che ha minato la stabilità della maggioranza. Infatti l'appena citato gruppo ha votato contro la variazione di bilancio dell'ultimo consiglio, pur avendo votato il bilancio di previsione. Il messaggio è stato inequivocabile, certificato anche dai toni e dai modi utilizzati per rimarcare la distanza con la compagine di governo”.

“Dispiace che sia stata aperta questa crisi a pochi mesi della scadenza del mandato perché non ne beneficerà certo la nostra comunità” concludono i consiglieri, “vi sono numerosi progetti in corso e sarebbe stato molto più utile avere un'amministrazione che potesse seguirli e portarli a termine. Siamo orgogliosi di aver amministrato Campi con il massimo dell'impegno e della serietà, vedendo realizzato giorno dopo giorno quanto scritto nel nostro programma elettorale”.

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