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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Squinzano

L'ex sindaco Marra: "Persone frustrate mai riuscite a vincere regolarmente sul campo"

Sfiduciato a metà di aprile, guarda caso a meno di un mese dalle amministrative, dice la sua su come sarebbero andate veramente le cose. Un lungo comunicato senza peli sulla lingua del primo cittadino sfiduciato da 11 consiglieri

 

SQUINZANO – Accade quasi sempre così: poco prima delle amministrative le coalizioni che hanno governato per qualche anno entrano nella zona rossa, pronti a fare ammucchiata, tra consiglieri di maggioranza e consiglieri di opposizione (che altro non aspettano) per screditare il sindaco e stendere il tappeto rosso al commissario prefettizio. Ed è impossibile venire a capo delle vere ragioni che hanno portato al patatrac, nonostante innumerevoli comunicati stampa, da una parte e dall’altra, raccontano, ognuno per conto proprio, e a modo suo, i motivi per quella decisione “estrema”. Impossibile perché i fatti sono circoscritti a Palazzo, fatti che un forestiero mai potrà comprendere. Tant'è.

E allora l’ex sindaco di Squinzano, Gianni Marra, sfiduciato a metà di aprile, guarda caso a meno di un mese dalle amministrative, dice la sua su come sarebbero andate le cose. Un lungo comunicato senza peli sulla lingua che attacca così: “I signori di seguito indicati sono coloro che hanno la responsabilità di aver voluto interrompere l’attività dell’amministrazione da me guidata che ha operato sempre e solo con l’obbiettivo di far crescere la nostra comunità: Mino Miccoli, Gianni Caretto, Umberto Carrozzo, Antonio Giordano, Antonio Lusso, Mimina Maniglio, Fernanda Metrangolo, Maurizio Pezzuto, Roberto Pulli, Maurizio Scardia, Nando Stefanizzi e Virgilio Vacca”.

“Invece di agire alla luce del sole - potevano, infatti, non votare il bilancio nella seduta del Consiglio Comunale fissata per il 26 aprile -, commenta Marra -, hanno preferito rivolgersi ad un notaio di Brindisi, e alle ore 20 di domenica 22 aprile scorso hanno sottoscritto (11 firmatari) il documento di sfiducia con un ribaltone che ha modificato le vostre scelte, liberamente e democraticamente espresse nell’ultima tornata elettorale del 2008. I firmatari del documento  - aggiunge - sono persone frustrate che mai sono riuscite a vincere regolarmente sul campo in una leale competizione elettorale. Hanno, invece, fatto ricorso a questo strumento per interrompere l’attività di un’amministrazione che lavorava bene riscuotendo un forte consenso di gran parte dei cittadini. Ora questi signori, finalmente appagati, danno libero sfogo alla loro frustrazione, festeggiando nonostante i danni provocati all’intera comunità”.

Da qui, una lunga elencazione di cose fatte, secondo l’ex primo cittadino. Poi, la conclusione: “Ribadisco ciò che pubblicamente in varie occasioni e più volte è stato chiarito: non esistono procedimenti penali a mio carico, ne ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Preciso, inoltre, che durante il mandato di Sindaco ho percepito esclusivamente l’indennità di carica, senza ricevere altri compensi, compreso quello relativo allo stipendio di funzionario dell’Amministrazione provinciale presso cui sono stato in aspettativa non retribuita”.

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