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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Uggiano La Chiesa

Malumori nella maggioranza di Piconese: nasce un nuovo gruppo consigliare

"Uggiano e Casamassella Libere", che vede l'adesione di tre consiglieri e due assessori, chiede più coinvolgimento nelle scelte amministrative e un ruolo più marcato nel governo cittadino. Ma assicura: "Fedeli al patto elettorale"

UGGIANO LA CHIESA – Un ruolo più marcato all'interno della maggioranza: il sindaco di Uggiano La Chiesa, Salvatore Piconese, non perde i pezzi, ma deve registrare una sostanziale novità interna alla sua compagine amministrativa, visto che, nel consiglio comunale del 22 ottobre, è stata ufficializzata la costituzione di un gruppo autonomo. Nonostante le rassicurazioni, però, sul fatto che l'evoluzione non inciderà sul futuro della giunta Piconese, la nascita di questa realtà, come accade in altri contesti comunali, segna una svolta, che può determinare i rapporti di forza interni.

"Uggiano e Casamassella Libere" (questo il nome scelto), che si definisce "civico" e "senza colori politici" (anche se alcuni dei membri sono vicini al Pdl) vede l'adesione del vicesindaco Umberto Muci, del consigliere Emanuele Stefàno e del consigliere e assessore all’Unione dei comuni Terre d’Oriente Augusto Paiano, nominato capo-gruppo consiliare. A loro si uniscono i due assessori Luca Leo e Alessandra Errico.

Nella dichiarazione in consiglio, il capo-gruppo Paiano ha affermato che le motivazioni che hanno spinto i consiglieri a costituirsi in un gruppo autonomo siano da ricercarsi "nell’appiattimento dell’azione amministrativa degli ultimi tempi" e pertanto gli stessi si propongono di incentivare ed indirizzare l’operato amministrativo verso la piena attuazione del programma elettorale: "Di fatto - ha assicurato Paiano - l’assetto amministrativo non subirà delle modifiche ma tale costituzione si è resa necessaria per  rivendicare un più completo coinvolgimento di tutto il gruppo nelle scelte amministrative, spesso non coinvolto in ogni singolo problema o decisione".

“Esprimo la mia vicinanza e condivido la scelta fatta dai colleghi consiglieri – afferma l'assessore Leo –, continueremo a sostenere la maggioranza consiliare con cui siamo stati eletti nelle consultazioni amministrative del 2010, ma si è reso necessario rivendicare un ruolo più marcato al fine di far valere le idee e i pensieri di tutti, affinché tutti gli amministratori di maggioranza possano essere coinvolti in tutte le decisioni amministrative. Sono fermamente convinto che in una vera democrazia il confronto e il dialogo costruttivo tra le parti siano elementi essenziali, senza i quali tutti ci trasformeremmo in semplici 'alzatori di mano' nell’assise comunale”.

E le prime distanze sono arrivate nella stessa assise, quando il gruppo ha espresso il proprio disappunto per l’aumento della spazzatura, la cosiddetta Tares, che si sarebbe potuto evitare mediante "una seria lotta all’evasione dei tributi permettendo anche ai cittadini che hanno evaso in buona fede, di condonare una parte dell’arretrato senza instaurare quindi uno stato di polizia" e "una rimodulazione del contratto con la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti solidi urbani, nella parte riguardante i servizi aggiuntivi come diserbo, manutenzione dei prati".

I nuovi equilibri amministrativi ad Uggiano partono da qui. E il primo cittadino, impegnato in queste ore in una difficile battaglia congressuale per la segreteria del Pd provinciale, sembra dover fare i conti con questa evoluzione. Raggiunto telefonicamente, Piconese è apparso sereno e ha così commentato: "L'auspicio è che il gruppo sia da sprone all'attività amministrativa fino alla scadenza elettorale. Quanto alle questione Tares, preciso che l'applicazione della stessa fosse inevitabile: sul recupero dell'evasione, abbiamo proceduto d'ufficio agli accertamenti previsti dalla legge; abbiamo già rimodulato i coefficienti del contratto di servizio raccolta rifiuti, fotografando la situazione del paese e con la concertazione con artigiani e commercianti. Posso assicurare che queste categorie pagheranno di meno, proprio grazie al nostro lavoro".

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