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Neviano, scontro politico sull'area posta sotto sequestro: "Clima preelettorale"

Nei giorni scorsi i sigilli nel luogo dove dovrà sorgere il canile. Il sindaco: "Terra e roccia saranno usati per gli altri lavori". E accusa associazione ambientalista ed ex assessore Iasi di speculazione politica. La replica: "Ci sono anche molti resti di asfalto, fatto molto grave"

NEVIANO – A Neviano impazza la bufera politica sul caso di un’area posta sotto sequestro nelle campagne, laddove dovrà essere realizzato il canine comunale. Nei giorni scorsi sono scattati i sigilli della polizia provinciale con l’ipotesi di reato di deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi. La vicenda è nata dopo alcune denunce. E gli agenti hanno svolto il sequestro quando hanno trovato, oltre a terra e rocce da scavo, anche materiale di risulta di altro tipo. Tutto proveniente da lavori che si stanno svolgendo in piazza Concordia e in altri punti. Fra le altre cose, in paese, è in fase di realizzazione un campetto di calcio.  

A margine dell’episodio, il sindaco Silvana Cafaro, parlando a nome dell’amministrazione comunale, ha voluto precisare che “il solo materiale classificato come terre e rocce di scavo, proveniente dai lavori di piazza Concordia, a seguito delle analisi eseguite, è stato ritenuto idoneo al riutilizzo”. Ha tuttavia evidenziato quella che ritiene una certa “superficialità della ditta appaltatrice dei lavori nell’ottemperare alle disposizioni dell’ente comunale a causa della presenza di spezzoni di asfalto nei siti”. Materiale che in gran parte e suo dire, “stante i formulari depositati, è stato ed è conferito dalla ditta stessa in discarica autorizzata, come previsto dal capitolato d’appalto”.

Il primo cittadino non ha però gradito alcuni aspetti, tanto da dichiarare: “Ci sembrano strane le eccessive attenzioni dai comitati che giungono solo in questo periodo preelettorale. Vista la velocità con cui si stanno eseguendo i lavori in piazza Concordia per liberare e restituire l’area riqualificata alla cittadinanza ed agli esercenti, a nostro avviso sono finalizzate all’ostruzionismo sui tempi di esecuzione dei lavori per strumentalizzare politicamente questa circostanza”.

La stoccata è diretta soprattutto ad Antonluca Iasi. “Strano, pure – aggiunge infatti il sindaco Cafaro -, come l’ex assessore ai Lavori pubblici intenda tentare di bloccare un’ulteriore opera èer socializzazione, pur essendo a conoscenza e dopo aver ampiamente condiviso le intenzioni dell’amministrazione di realizzare il campetto, per propria propaganda preelettorale ed ancora una volta a danno dei ragazzi nevianesi”.

Infine, un’ulteriore precisazione: “L’amministrazione, nell’ottica di economizzare e quindi ridurre le spese per la realizzazione del canile sanitario e del campetto in prossimità della scuola media, ha inteso ed intende disporre il riutilizzo della sola terra e roccia da scavo proveniente dai lavori in piazza Concordia”.

Il diretto interessato, Iasi, non la manda a dire e nella tarda serata di ieri ha replicato: “Mi chiedo quale sia la ragione per cui Il sindaco di Neviano, alla notizia di una denuncia sporta contro ignoti da alcuni membri della sua comunità per segnalare lo scarico non autorizzato di materiale nocivo in sito non idoneo, risponda attaccando ferocemente il sottoscritto e il comitato ambientale ‘La Radice’ con l’accusa che si tratti di pura propaganda politica”.

“Come può un tema importante come quello dell’ambiente e della salute dei cittadini essere considerato da chi guida quella stessa comunità come un semplice strumento di speculazione politica?”, si chiede Iasi.

“Forse l’intenzione del sindaco è quella di spostare l’attenzione dal reale problema, e minimizzare in tal modo quello che è di fatto un accaduto gravissimo. Perché – aggiunge - lo scarico di cemento e asfalto, non piccoli spezzoni di asfalto, in un sito non adatto è senza dubbio un fatto gravissimo, che chi amministra una comunità non dovrebbe mai e il alcun modo permettere”.

Iasi sostiene dunque che “il sindaco preferisca ancora una volta lo scontro e il duello mediatico” e sottolinea: “Il 27 giugno scorso il Comune di Neviano ha autorizzato la direzione dei lavori di rigenerazione di piazza Concordia e piazza Caduti a smaltire in Contrada Moneta il materiale di risulta, provvedendo alla separazione di terra e roccia dal bitume ed allo smaltimento di quest’ultimo secondo le disposizioni di legge”.

“Ad oggi – aggiunge - nel sito ubicato in Contrada Moneta e sottoposto a sequestro da parte della polizia provinciale, sono presenti circa 3mila metri cubi di materiale misto, composto in buona parte da lastroni di asfalto e cemento”. E a tale proposito, invia anche una foto dell’area (visibile in apertura, Ndr). “Pertanto – conclude -, come può il nostro sindaco affermare che tutto il materiale servirà alla realizzazione del canile sanitario e di un nuovo campetto, se lo stesso ufficio tecnico impone alla ditta lo smaltimento secondo le disposizioni di legge?”. 

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