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"Non paghiamo servizi inesistenti": la rabbia degli agricoltori contro le cartelle dei Consorzi

Coldiretti ha schierato i trattori davanti alla sede del Consorzio d'Arneo, a Nardò. Poi ha consegnato al direttore un dossier che documenta, con foto, lo stato dei canali privi di bonifica

NARDO' - Detto, fatto. Anche a Nardò, come era già accaduto a Gravina di Puglia, sono arrivati i trattori di Coldiretti. Rumorosi e ingombranti, posteggiati in bella mostra in via XX settembre davanti alla sede del Consorzio commissariato dell’Arneo, gli automezzi hanno dato un tocco di folklore alla protesta degli agricoltori contro il pagamento delle cartelle richiesto dai Consorzi di bonifica.

Consorzi peraltro tutti commissariati, in Puglia come nel Salento, ad eccezione di due enti foggiani.

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Un problema neppure nuovo, che si ripropone ora con più vigore. Il tributo 630, lo ricordiamo, è ordinariamente chiesto per sostenere le spese delle operazioni di bonifica e irrigazione effettuate dagli enti consortili. Solo che, stando alle vibranti denunce degli addetti ai lavori, questi servizi non sono stati effettuati. E la rabbia per il pagamento delle cartelle, che si ritiene illegittimo, continua a crescere.

A riprova di quanto denunciato, i rappresentanti locali e regionali di Coldiretti hanno presentato al direttore del Consorzio dell’Arneo un accurato dossier che documenta, con foto inequivocabili, lo stato dell’arte dei canali. Spesso ostruito a causa della scarsa o nulla manutenzione. Per non parlare del servizio di fornitura di acqua che non serve tutte le zone adeguatamente.  

“Sono stati emessi i ruoli per gli anni 2014 e 2015 senza che sia stata avviata l’attività di bonifica ordinaria e straordinaria, come era invece nei patti. Alcuni agricoltori stanno affrontando pignoramenti di conti corrente, aziende, pensioni, immobili, contratti di affitto per il pagamento delle cartelle – ha ribadito il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia -. Alla collaborazione propositiva e responsabile nella delicata vicenda, sempre nell’ottica di un risanamento complessivo dei Consorzi, non sono seguiti i fatti”.

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Ritenendo inaccettabile l’imposizione di un tributo per servizi “non resi e inesistenti”, Coldiretti respinge in blocco ogni ipotesi di emissione dei ruoli di bonifica 2016, 2017 e 2018.

“Sarebbe immorale anche solo pensare – ha tuonato Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce - di far pagare le cartelle della bonifica agli agricoltori che nel Salento stanno combattendo in solitudine la piaga della xylella. Oggi tutti sono vicini e solidali al popolo salentino, ma la solidarietà va testimoniata con i fatti”

Il rappresentante dell’associazione ha ricordato che agli agricoltori ed agli imprenditori non è arrivato un euro di aiuto per sostenenre le aziende olivicole e cooperative al collasso: “Contiamo frantoi chiusi e vivai ingabbiati dalle maglie comunitarie. Vedremo chi avrà il coraggio di aggiungere il danno alla beffa. È un percorso di cui non vogliamo neppur sentire parlare e denunceremo nomi e cognomi di chi vorrà intraprenderlo, attuarlo e sostenerlo”.

La solidarietà degli esponenti politici

“Il rombo dei trattori certifica il livello di malessere dell’agricoltura pugliese nei confronti del malgoverno regionale” commentato Andrea Caroppo, segretario pugliese della Lega che considera le richieste dei consorzi “una vergogna”.

Il consigliere regionale, che ha partecipato alla manifestazione, ha ricordato che da anni si denuncia “l’assurdità e l’illegittimità” di questi tributi ai quali non fa fronte alcuna opera. “Mi domando cos’altro debba accadere e quanta rabbia altra debba essere messa in circolazione per far comprendere al governo regionale che o cambia decisamente rotta o è meglio che se ne vada”, conclude lui.

“Tantissimi imprenditori e agricoltori sono stremati dalle schizofreniche politiche regionali sul tema dell’agricoltura – ha chiosato Lorenzo Siciliano, consigliere comunale del Pd a Nardò -. Dalla disorganizzazione ed improvvisazione su come affrontare l’avanzata della xylella alle cartelle pazze inviate dai consorzi si evince chiaramente come il comparto agricolo sia utilizzato solo come serbatoio elettorale”.

Siciliano ha rimarcato l’assenza alla manifestazione “degli amministratori comunali, sindaco in testa, Rinchiusi nel palazzo e sguazzanti sui social, ben lontani dalla vita reale e dalle difficoltà quotidiane delle persone, che hanno una paura matta di ascoltare e di affrontare”.

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