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Ok per il piano territoriale: il Salento come un parco

E' stato firmato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, uno strumento che trasformerà il Salento in una mega città diffusa in un parco. Soddisfazione espressa da Pellegrino e la Manieri

Dopo lunghi anni di intense battaglie, i rappresentanti istituzionali di Palazzo dei Celestini hanno approvato, con 19 voti favorevoli e 8 astensioni, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, alla luce delle proposte e delle osservazioni arrivate da Comuni, associazioni e privati. Un importante traguardo perchè finalmente il Salento viene descritto "come città diffusa in un parco, con una popolazione di circa 800 mila abitati polverizzati su circa 100 comuni" come si evince dal documento.
"Con questo atto", dichiara il Presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, "segniamo un momento importante per l'Istituzione e per i cittadini. Prima in Puglia, tra le prime dell'Italia meridionale, la Provincia si dota di uno strumento che per il futuro individua un modello di sciluppo profondamente condiviso, come dimostrano le osservazioni presentate dai Comuni".

"Il piano", continua Pellegrino, "presenta una forte flessibilità e necessità di irrigidimenti riguardanti le aree paesaggistiche e le aree protette, ma è largamente condiviso. Riserva un'attenzione particolare alla salvaguardia del paesaggio perchè il tessuto abitativo che ha pervaso la campagna pone problemi di tutela dell'ambiente naturale, ma questa attenzione", precisa il numero uno di Palazzo dei Celestini, "non ha impedito di prevedere degli interventi produttivi che evitino una cementificazione indiscriminata ed evasiva".

Parole a cui fanno eco le dichiarazioni della senatrice Maria Rosaria Manieri, che esprime con dovizia di particolari il personale gradimento per il provvedimento finalmente adottato. "Nel programma è contenuto un prinicipio di cooperazione per destinare importanti risorse al valore paesaggistico e naturalistico del Salento", precisa l'assessore provinciale alla Gestione Territoriale, "garantendo nel contempo un crescente sviluppo della rete della Ferrovia Sud-Est". "L'ufficio del Piano", annota la Manieri, "ha espresso parere favorevole sugli interventi necessari per eliminare quei punti di criticità e per la messa in sicurezza delle strade".

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