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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Piano rientro: in attesa 5mila lavoratori nella sanità

Preoccupazione generale per il futuro dei 5mila lavoratori precari della sanità in attesa di stabilizzazione da circa 10 anni. L'Udc annuncia una "opposizione responsabile". Critico Michele Rizzi

BARI - "La proroga al 30 settembre concessa dal Governo alla Regione Puglia per rivedere il Piano di rientro sanitario, se da una parte ci fa tirare un sospiro di sollievo, dall'altra ci vede preoccupati per la sorte dei 5mila precari della sanità che da 10 anni attendono la stabilizzazione". È quanto affermato dal presidente del Gruppo consiliare dell'Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro.

L'atteggiamento dell'Udc di fronte all'appello dei partiti della maggioranza a lavorare insieme, secondo Negro, rimane quello attuato fino ad oggi di "una collaborazione reale sui problemi che interessano i pugliesi ed i lavoratori": "La nostra resta una opposizione costruttiva e responsabile - precisa -, lontana dai clamori mediatici e dalle posizioni di parte ed ideologiche".

Un atteggiamento che il capogruppo Udc vede dimostrato nei fatti dal suo partito, con l'assunzione delle responsabilità in più occasioni, come quando si è trattato di votare in aula la legge per continuare nel processo di stabilizzazione dei quasi 200 precari della Regione: "Lo abbiamo fatto lontani da quell'ipocrisia - ribadisce - di chi ha abbandonato l'aula per consentire il varo del provvedimento, mettendo a rischio lo stesso, dando un segnale tangibile di come la nostra forza politica di opposizione vuole collaborare nell'interesse della Puglia. Un atteggiamento che a qualcuno ha dato fastidio ma di cui poco ci preoccupa considerato che anche grazie a noi 200 lavoratori e le loro famiglie hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. E' questa la nostra linea: responsabilità ed equilibrio. E in questa direzione vogliamo proseguire".

Ma sulla questione precari della sanità, Michele Rizzi di Alternativa Comunista parla di "grande imbroglio": "Eravamo al fotofinish - spiega -, ultimissimi istanti della passata legislatura regionale. Vendola, di colpo, dopo che da deputato aveva votato le peggiori leggi sulla precarietà del lavoro come il Pacchetto Treu, si scopre ariete della lotta contro il lavoro flessibile e senza garanzie e fa approvare una legge regionale per la internalizzazione dei precari della sanità".

"Guarda caso - prosegue Rizzi - eravamo alla vigilia della campagna elettorale, che avrebbe vinto grazie anche a questa astuta mossa politica. Il sottoscritto aveva denunciato in campagna elettorale questa manovra elettoralistica di Vendola fatta esclusivamente per ottenere il consenso dei precari, pari a quelle fatte su reddito sociale e riforma sanitaria pubblica nel 2005 alla sua prima elezione. Evidentemente tutti i protagonisti di questa vicenda, ad esclusione dei lavoratori, sapevano come sarebbe andata a finire: uno scaricabarile vergognoso tra i Poli di centrosinistra e centrodestra e niente stabilizzazione perché ‘sforati da anni i patti di stabilità'".

Secondo Rizzi, Vendola incassa i consensi di molti lavoratori precari della sanità e adesso li starebbe scaricando: "Tutti contenti per i tagli di ospedali, posti letto, consultori, nuovi ticket".

Le carte ormai sono scoperte e chi ci rimette sono sempre i lavoratori. A loro tocca aspettare nuove promesse di campagna elettorale, magari quelle delle primarie! Alternativa comunista sarà impegnata tutta l'estate a spiegare a lavoratori e cittadini pugliesi il perché va continuata l'opposizione a questo ‘Piano di lacrime e sangue' per i lavoratori"

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