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“Maestro di correntismo”. L’incontro con Matteo Renzi scatena la bagarre

Una mail-invito di Antonio Rotundo coglie di sorpresa Loredana Capone: “E’ la stessa persona che vuole rottamare le correnti”? L’ex deputato replica: la base del partito vuole il rinnovamento, non le carriere personali

 

LECCE - Da che pulpito viene la predica? Proprio lui, “maestro di correntismo”, dal Pci ai Ds passando per il Pds e Ds. E’ la definizione che di Antonio Rotundo dà Loredana Capone, in risposta all’invito dell’ex deputato di “rottamare le correnti”. Nel Partito democratico le acque si fanno sempre più agitate. Il congresso cittadino è alle porte e le primarie si intravedono all’orizzonte. E’ partita dunque la corsa per il miglior posizionamento: l’area maggioritaria, quella che si rifà alla mozione Bersani-Letta, ha indicato Andrea Imbriani mentre la vice presidente della Regione punta le sue carte su Lidia Faggiano. Tra le due candidature, quella coraggiosa e ambiziosa di  Alessandra Pinto che ha dalla sua tutto il movimento giovanile e qualche dirigente illustre come Alfonso Rampino, Antonio Maniglio e diversi quadri cittadini.

Con un post su Facebook, questa mattina, la Capone ha dichiarato la sua sorpresa per aver ricevuto una mail a firma proprio di Rotundo con l’invito a partecipare – sabato prossimo - all’incontro tra Matteo Renzi e i leccesi, il secondo nel giro di poche settimane. Questo sostegno di fatto alla candidatura del sindaco di Firenze, secondo Loredana Capone, altro non sarebbe che l'adesione ad una corrente e dunque renderebbe contraddittoria la proposta di rottamazione avanzata da Rotundo negli ultimi giorni a proposito della corsa alla segreteria cittadina.

Attonita la replica del diretto interessato: “Non potevo immaginare che invitare qualche amico e simpatizzante all’incontro con Renzi potesse scatenare reazioni scomposte al punto da mistificare la realtà e scambiare per organizzazione di inesistenti correnti l’impegno alla buona riuscita di una iniziativa alla quale – vorrei ricordarlo - partecipa non un nostro avversario, ma il Sindaco di Firenze che è anche un autorevole dirigente del nostro partito”.

“Al resto non replico per carità di patria – prosegue il consigliere comunale -, le considero affermazioni sgradevoli che sono un vero e proprio autogol e che non hanno bisogno di commenti, perché si commentano da sole. Rilevo, invece, con gioia che dalla nostra base sta giungendo in queste ore una pioggia di adesioni e un sostegno diffuso di chi è convinto che il rinnovamento del partito passa attraverso la rottamazione delle correnti, che sono diventate agli occhi dell’opinione pubblica e del nostro popolo strumento di carriere personali”.

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