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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Precari nella scuola: anche la Regione cerca soluzioni

Si è tenuto un incontro tra l'assessore regionale al diritto allo studio Sasso e i consiglieri Udc, per cercare soluzioni sul crescente disagio dei precari nelle scuole, acuito dalla riforma Gelmini

BARI - Precari nella scuola: è tempo di soluzione e di interventi per lenire le situazioni di disagio. Il senso dell'incontro che il gruppo consiliare regionale dell'Udc ha avuto in queste ore con Alba Sasso, assessore all'Istruzione e Diritto allo studio della Regione Puglia, è stato questo. Dopo la richiesta dei giorni scorsi, l'appuntamento ha perseguito l'obiettivo di definire un quadro di intervento utile a fornire risposte serie, concrete ed immediate ai precari della scuola.

Il presidente del gruppo, Salvatore Negro, ed i consiglieri Euprepio Curto, Giannicola De Leonardis e Peppino Longo hanno evidenziato a turno i disagi dei propri territori, sottolineati dalle tante manifestazioni di dissenso, dagli scioperi, dalle mille forme in cui viene contestata la riforma Gelmini, "basata - come sottolinea Negro - su un mero calcolo finanziario e che poco tiene conto del dramma umano di oltre 200mila precari e delle difficoltà oggettive in cui gli studenti affrontano questo nuovo anno scolastico".

"Basti pensare che nella provincia di Brindisi (e non è un caso isolato) - ha sottolineato Curto - ci sono scuole materne che in un aula ospitano 32 bambini, dai 3 ai 6 anni, con tutte le difficoltà didattiche che nascono da una classe numerosa e con bambini di età così diversa".

"Se è vero che questa è la conseguenza di scelte sciagurate del Governo nazionale - ha evidenziato il presidente dell'Udc - è anche vero che la Regione possiede gli strumenti per lenire,almeno in parte, tale situazione di grave disagio". In particolare, il Gruppo dell'Udc ha chiesto all'Assessore Sasso quali azioni il Governo regionale intenda mettere in campo per recuperare il maggior numero possibile di precari esclusi, riproponendo anche il progetto già sperimentato lo scorso anno "Diritti a scuola", finanziato da fondi comunitari e finalizzato alla lotta contro la dispersione scolastica. Un progetto che nella prima edizione ha impegnato 1300 docenti e circa 180 lavoratori del personale non docente.

Il Gruppo Udc, ha anche chiesto un'azione forte nei confronti del Governo nazionale per far riconoscere agli insegnanti precari lo stesso punteggio degli insegnanti a tempo indeterminato, reiterando il proprio impegno a sensibilizzare i parlamentari pugliesi per sostenere ogni iniziativa che la Regione Puglia vorrà prendere a sostegno dei precari della scuola. L'assessore Sasso, assicurando il proprio impegno, ha anche garantito che a giorni verrà riproposto il Bando di "Diritti a scuola", augurandosi che le scuole vogliano parteciparvi con tempestività: "Ancora una volta - ha concluso Negro - facciamo nostro l'appello dei Vescovi italiani che proprio oggi attraverso la stampa invitano la politica a deporre realmente i personalismi che mai hanno a che fare con il bene comune e a risolvere il problema dei precari della scuola su vie di giustizia e solidarietà".

Provincia di Lecce: richiesta tutela per il settore florovivaistico
Udc protagonista in queste ore anche a Palazzo dei Celestini, dove il gruppo consiliare, intercettando le sempre più forti ed insistenti preoccupazioni per gli ulteriori oneri fiscali a cui vanno purtroppo incontro gli operatori del settore florovivaistico, ha formalizzato una mozione sul costo del gasolio in serra. Con il mancato ripristino delle agevolazioni per l'acquisto del gasolio da utilizzare per il riscaldamento delle serre, le difficoltà per il distretto florovivaistico, recentemente approvato e riconosciuto da apposita delibera regionale e che interessa i territori di Leverano e Taviano, appaiono evidenti.

Il gruppo consiliare ritorna a chiedere al Presidente Antonio Gabellone una nuova iniziativa nei confronti del Ministero delle politiche agricole, visto che la sua prima lettera inviata non sembra aver sortito l'effetto sperato, ritenendo indispensabile continuare a garantire l'accisa zero per il gasolio da usare in serra.

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