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Lunedì, 29 Aprile 2024
Convocate per il 26 novembre

Primarie, Signore non si candida contro Salvemini: appello alla coesione

Il vice sindaco era la figura più accreditata per interpretare i malumori del gruppo consiliare nei riguardi del primo cittadino, ma la sua decisione ora lascia il Pd leccese in imbarazzo. Il termine per la presentazione delle candidature scade il 26 ottobre

LECCE – Si sfila dallo scenario delle primarie del centrosinistra Sergio Signore, vice sindaco ed esponente di punta del Pd leccese. A una settimana circa dalla scadenza per la presentazione delle candidature, restano dunque in campo il sindaco, Carlo Salvemini, e Pierpaolo Patti, consigliere di maggioranza che ha aderito a Sinistra Italiana nella primavera del 2021.

Signore, che è il vice sindaco della giunta, ha comunicato la sua decisione con una nota poche ore prima del direttivo del partito, convocato per il pomeriggio di oggi, e ora il Pd si ritrova in un certo imbarazzo: è dal gruppo consiliare dei demi, infatti, che sono affiorate, senza mai esplicitarsi nero su bianco, le perplessità rispetto all’ipotesi della ricandidatura di Salvemini. Ora bisogna capire se ci sono ancora volontà e forza per tirare fuori un altro possibile candidato: è abbastanza evidente che, venuta meno la disponibilità di Signore e non essendo mai stato in discussione il sostegno a Salvemini dell’altro assessore del Pd in giunta, Paolo Foresio, non sarà facile trovare una figura spendibile per la consultazione già programmata per il 26 novembre.

Signore ha voluto inziare la sua comunciazione esprimendo gratitudine nei confronti di chi aveva dimostrato di evdere con favore e interesse un suo coinvolgimento diretto: “Nel ribadire il mio completo impegno per il Partito Democratico e per la coalizione di centro-sinistra e in un gesto di responsabilità politica, pur ringraziando le molte personalità cittadine che mi hanno sollecitato ad una discesa in campo alle primarie per avermi mostrato concreti segni di ampia stima, sollecitazione ed incoraggiamento, comunico, anche a fronte dei continui articoli  di stampa, di non poter accedere all'idea di candidarmi alle prossime primarie contro il sindaco Salvemini”.

Il richiamo all’unità

Il vice sindaco del Pd ha quindi confermato il suo pieno impegno “nei confronti dello stesso sindaco, del Partito Democratico, della coalizione di centro-sinistra progressista e riformista oltre che civica. In un contesto politico in cui la coesione riveste un ruolo fondamentale per garantire una leadership stabile ed efficace, sottolineo con enfasi l'importanza di preservare l’unità all'interno del fronte del centrosinistra per affrontare la prossima sfida cruciale del 2024 per il bene della città di Lecce”.

Signore non sarà quindi il portabandiera dei malumori del Pd e, anzi, dalle sue parole, sembra emergere un appello a serrare i ranghi una volta per tutte: “La massima priorità mia, del Pd e della coalizione intera deve consistere nel mantenere salda la nostra posizione nel panorama politico di Lecce e nell’opera di collaborazione per il completamento, nel quinquennio 2024-2029, del progetto di progresso civile, sociale, urbanistico della città iniziato nel 2017 e rilanciato nel 2019. Evidenzio con orgoglio i successi ottenuti finora dall’amministrazione di cui faccio parte, quale vice sindaco, e a guida del sindaco Salvemini sottolineando con vigore l'importanza di rafforzare ulteriormente il centro-sinistra per affrontare le sfide future con determinazione e coesione. L’unità rappresenta la chiave imprescindibile per il futuro ed un valore da tutelare da parte di tutti noi”.

Patti: qui l'articolo sulla sua candidatura

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